iQOO è il tipico esempio di brand poco diffuso ma interessantissimo, come confermato dalle potenzialità dell’ultimo iQOO 7. Chissà se l’avvento di vivo in Europa possa comportare l’importazione del suo sub-brand, anche perché siamo sicuri che molti di voi sarebbero curiosi di provare il nuovo flagship. Oltre a Xiaomi Mi 11, è uno dei primi a fregiarsi dello Snapdragon 888, così come di specifiche tecniche all’avanguardia.
iQOO 7 si supera: un aggiornamento sblocca il supporto del display ai 1.000 Hz
Come tutti i top di gamma di ultima generazione, anche iQOO 7 è dotato di un display AMOLED con refresh rate a 120 Hz. Fin qui nulla di strano, ci sono anche smartphone che vanno oltre come Mi 10T, Redmi K30S, Red Magic 5G/5S, Lenovo Legion, Nubia Play, ROG Phone 3 ed i loro schermi a 144 Hz. Gli stessi iQOO Z1 e Neo 3 son in grado di toccare i 144 Hz di refresh rate. Ma c’è un particolare in cui iQOO 7 eccelle in un modo in cui nessuno smartphone è riuscito finora.
Con l’ultimo aggiornamento ad Origin OS, con firmware PD2049B_A_1.9.3, iQOO ha abilitato il supporto del display al campionamento del tocco a 1.000 Hz. Finora soltanto Xiaomi Mi 11 si era spinto fino ai 480 Hz, mentre gli smartphone da gaming succitati arrivano “soltanto” a 240/270 Hz. Tutti i display si compongono di due elementi fondamentali: il refresh rate ed il touch sampling rate, altresì detto campionamento del tocco. Il primo parametro riguarda la frequenza di aggiornamento visiva dello schermo: più è alta, più lo schermo risulta reattivo agli occhi. Il secondo, invece, non è un qualcosa di visivo bensì di tattile: più il campionamento del tocco è alto, più il touch screen è reattivo.
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A cosa serve un campionamento del tocco elevato?
Se un display ha un touch sampling rate a 240 Hz, per esempio, significa che il touch può rilevare fino a 240 tocchi al secondo. Può sembrare un numero altissimo, ma è un parametro che risulta veramente utile solamente in un contesto. Mi riferisco al mondo del gaming: da un po’ di tempo a questa parte, il gaming mobile si è arricchito di titoli che richiedono una maggior reattività (a meno che non ci si affidi ad un controller dedicato). Capirete da voi che in uno sparatutto, specialmente se multiplayer online, avere uno schermo che rileva il tocco sul grilletto prima possibile può fare non poco la differenza.