Kirin 9000 è in grado di trasformare i video low-res in 1080p

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Presentato in occasione del debutto della famiglia Huawei Mate 40, il Kirin 9000 è l’ennesima (e forse l’ultima) prova di forza da parte di HiSilicon. Forte del suo processo produttivo a 5 nm, l’implementazione di ben 15,3 miliardi di transistor lo rende uno dei chipset più potenti di sempre per il mondo smartphone. Una potenza che non va unicamente a beneficio della fluidità, ma che apre le porte a nuovi scenari, anche nell’ambito della multimedialità.

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La potenza del Huawei Kirin 9000 si riflette anche sulla conversazione dei video

L’ultima dimostrazione pubblicata da Huawei parla delle potenzialità del Kirin 9000 in ambito video. Con l’ausilio del suo chipset, l’azienda ha sviluppato una tecnologia in grado di restaurare i video. Una feature simile a quella recentemente sviluppata dalle rivali OPPO e Vivo, anche se in quel caso si applicava unicamente alle foto. Il concetto, però, è sostanzialmente il medesimo: mediante l’individuazione del disturbo delle immagini, software ed hardware lavorano in sinergia per portare le clip da bassa ad alta risoluzione.

Il funzionamento di questo tipo di tecnologia del Kirin 9000 si basa sostanzialmente sul denoising, una tecnica per intervenire sulla riduzione del rumore. Un grosso intervento lo danno anche la doppia NPU e la relativa intelligenza artificiale, potendo analizzare le immagini ed agire di conseguenza. Possono così essere effettuate ottimizzazioni locali per il ritocco dei volti, per esempio, così come abbigliamento, accessori, capelli e così via. Il risultato è un’immagine che, pur essendo nativamente in 480p o 540p, può diventare in Full HD a 1080p.

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