Due anni fa ci chiedevamo se con Xiaomi Mi Pad 4 si fosse aperto un importante ciclo di tablet dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Purtroppo ad oggi, nel 2020, non abbiamo né visto una versione occidentale (o meglio, con software ufficiale Global) né un successore dello stesso. Qualcuno ci ha fatto su un render, ma ad oggi notizie concrete non ce ne sono. Ripercorriamo quindi la storia di qualcosa che doveva essere ma non è stata del tutto, cercando di capire perché non c’è ancora un sequel.
Xiaomi Mi Pad: il debutto con NVidia, passando per Windows 10 poi il calo da Mi Pad 3 in poi
Tutto cominciò quando Xiaomi tentò di lanciare un suo tablet Android, nel 2014, che fosse una vera alternativa ad iPad di Apple e anche ai Galaxy Tab. Ed in effetti il primo Xiaomi Mi Pad era davvero potente per l’epoca, grazie al chipset NVidia Tegra K1, che garantiva davvero ottime prestazioni, con un display a livello del Retina del tablet della mela morsicata ed anche un software, la MIUI, perfettamente ottimizzato per questo tipo di utilizzo. Fu tanto di successo che ancora oggi gli utenti cinesi lo cercano usato.
Dopo il successo ottenuto dal capostipite, Xiaomi decise di sperimentare. Il Mi Pad 2 fu lanciato con la doppia possibilità software, cioè sia con Android, sia con Windows 10. La scelta però di utilizzare un Intel Atom X5-8500 per gestire la piattaforma X86 si rivelò un flop dato che la doppia via non ha aiutato nessun prodotto di nessun produttore, facendo sparire il sequel di un cult nel dimenticatoio presto.
Xiaomi quindi cercò di riportare in auge la categoria tablet con Mi Pad 3, che però aveva un hardware sì pensato per il settore, ma di certo non esaltante, visto che il MediaTek MT8176 impallidiva rispetto allo NVidia Tegra K1 ed è tutto dire. Questo lo rese il Mi Pad meno acquistato di sempre, iniziando a segnare il calo purtroppo ancora presente.
Infatti, sebbene il Mi Pad 4 del 2018 fosse un prodotto onesto, di buona qualità e apprezzato anche dal mercato occidentale, un mancato arrivo di una vera versione Global e soprattutto una MIUI non più ottimizzata come successe con il primo Mi Pad, portarono presto gli utenti a migrare verso i sempre più performanti Huawei MediaPad, Lenovo Tab, Samsung Galaxy Tab e soprattutto iPad, ormai conferma del settore e primo classificato incontrastato (o quasi).
Xiaomi Mi Pad 5: i possibili scenari del futuro
Quindi, Xiaomi ha ufficialmente rinunciato alla categoria tablet? La risposta è no, non proprio, ma le difficoltà per uscire con un prodotto importante non sono poche. Questo perché il volto del brand di Lei Jun è cambiato profondamente, salendo di livello e prezzo.
Quindi, un solo prodotto, per giunta di fascia bassa, non renderebbe l’idea di quello che è oggi il colosso cinese che ha da poco compiuto 10 anni. Ma sopratutto Xiaomi, causa un numero considerevole di partner, ha un ecosistema tanto vasto quanto dispersivo ed i suoi prodotti consumer si confondono facilmente tra la moltitudine creata dallo stesso brand.
Un nuovo Mi Pad 5 quindi non avrebbe la vetrina giusta per sfondare. A meno che, come scritto prima, non si alzi il livello e si lanci un Mi Pad Commemorative Edition (o Ultra) ed anche un Redmi Pad, di cui pure si è discusso tanto. Tutto questo ovviamente, se Xiaomi risistema la sua concezione di ecosistema MIUI.
⭐️ Scopri le migliori offerte online grazie al nostro canale Telegram esclusivo.