Quasi non si riesce a stare al passo con tutti i dispositivi lanciati da Xiaomi nell’ultimo periodo, soprattutto in ambito smartphone. Dando un’occhiata alla serie Mi 10, infatti, troviamo un quantitativo di prodotti davvero esagerato, che vede tra gli ultimi Mi 10T e tutti i suoi fratelli. Qualche settimana fa, dunque, abbiamo avuto l’opportunità di provare in anteprima Xiaomi Mi 10T Pro (qui trovate il video dedicato), in attesa di poterlo recensire. Anche quel momento, però, è arrivato. Posso parlarvi, quindi, finalmente di questo nuovo smartphone, di fascia alta, all’interno di questa recensione completa. Andremo a vedere tutte le sue caratteristiche tecniche, cercando di capire se davvero ne valga la pena, considerando soprattutto il prezzo raggiunto nelle ultime settimane.
Recensione Xiaomi Mi 10T Pro
Indice
Unboxing
Ovviamente la confezione è piuttosto grande, considerando anche le misure dello smartphone che vedremo tra poco. Non c’è alcuna caratteristica particolare, però, che lo contraddistingua rispetto alle altre custodie della serie, proponendo uno sfondo nero, con inserti di color oro. Oltre questo, poi, all’interno di tale box di vendita troviamo:
- Xiaomi Mi 10T Pro;
- cover morbida in TPU trasparente;
- cavo USB/USB Type-C;
- breve manuale delle istruzioni, anche in lingua italiana;
- alimentatore da parete con presa europea;
- spilletta per la rimozione dello slot SIM.
Design & Materiali
Xiaomi Mi 10T Pro non è assolutamente un device maneggevole, misurando 165,1 x 76,4 x 9,33 mm. Dando uno sguardo a questi dati, quindi, è chiaro come sia difficile da tenere in mano in alcune situazioni un po’ più precarie. Nonostante sul retro mostri bordi arrotondati, che ne facilitano leggermente la presa, il dispositivo risulta essere comunque grande. Se a questo ci aggiungiamo anche i 218 grammi di peso, capiamo bene che si tratta di un prodotto difficile da gestire nel quotidiano, non adatto sicuramente a tutti. Al di là di questo aspetto, però, i materiali utilizzati sono sicuramente pregiati, mostrando un frame metallico lucido ed una back cover in vetro, protetta da un Corning Gorilla Glass 5. Quest’ultima, devo dire, trattiene le impronte, ma molte meno rispetto a quello che mi sarei aspettato.
Analizzando tutte le varie componenti, troviamo un sensore per le impronte digitali sulla destra, così come il bilanciere del volume. Non mancano, poi, il microfono principale, l’ingresso USB Type-C, lo speaker di sistema e lo slot SIM, che può contenere contemporaneamente ben due nano SIM. In alto, invece, troviamo il secondo microfono, per la soppressione dei rumori ambientali, così come il sensore IR. Notiamo come sia la parte superiore che inferiore siano “tagliate”, nel senso che non seguono la linea arrotondata del frame laterale. Questo, però, non ha nessn impatto sull’esperienza quotidiana con il prodotto.
Non è possibile non notare il modulo fotografico posteriore, dato che tale componente sporge di un buon millimetro rispetto al profilo del device. Qui troviamo ben tre diversi sensori, nonché il singolo flash LED. Inutile dire, quindi, che poggiando lo smartphone su una superficie piana, il telefono traballa parecchio. Solo con la cover presente in confezione si riesce in minima parte a porre rimedio a tale situazione. Vi ricordo, poi, che comunque Mi 10T Pro non ha alcuna certificazione contro acqua e polvere, ma è ugualmente splash-proof. Questo vuol dire che se qualche schizzo d’acqua finisce sulla sua superficie, non c’è assolutamente nulla di cui preoccuparsi.
Sistemi di Sblocco
A differenza di tanti altri dispositivi concorrenti, Xiaomi ha optato per l’introduzione di un sensore biometrico posto lateralmente. Una soluzione che, per quanto mi riguarda, è davvero azzeccata. Ancor più che in altre situazioni, ad esempio con il sensore sotto il display, mi sono trovato davvero bene con questa componente. Tale modulo, montato su Mi 10T Pro, garantisce quindi un’ottima reattività ed un’efficienza davvero elevata, riconoscendo il nostro dito nel 100% dei casi. Ovviamente, però, su questo punto potrei trovarmi in disaccordo con un certo tipo di utenti, magari dotati di mani più piccole.
Non manca lo sblocco tramite riconoscimento del volto, sempre molto preciso durante le ore diurne. Di sera, purtroppo, mostra qualche incertezza in più, facendo difficoltà a riconoscere il volto. A favore di luce, magari sfruttando qualche lampione in esterna, tutto diventa più semplice. Sconsiglio come sempre, però, l’utilizzo massiccio di tale sistema, dato che comunque è molto meno sicuro rispetto al riconoscimento dell’impronta.
Display
Dando un’occhiata alle specifiche notiamo la presenza di un display LCD IPS da 6,67″ con risoluzione FHD+ (1.080 x 2.400 pixel), form factor in 20:9, luminosità di 500nit, supporto all’HDR10, certificazione TÜV Rheinland, Corning Gorilla Glass 5 e refresh rate a 144Hz.
Oltre ad alcune soluzioni software che ne migliorano l’utilizzo nella vita quotidiana, come la Reading Mode 3.0, questo pannello è forse uno dei migliori sul mercato, perlomeno nella sua fascia di prezzo. Non è un AMOLED, ma non per questo la qualità è scarsa. Anzi, qui i colori sono sempre ben riprodotti, sebbene come di consueto i bianchi tendano leggermente al blu ed i neri siano privi di una certa profondità. Nulla che ne infici l’utilizzo nella vita di tutti i giorni. Discorso diverso, invece, per il foro sulla parte superiore sinistra, che a qualcuno potrebbe dare fastidio. Personalmente, dopo qualche minuto, ci ho fatto subito l’abitudine, risultando ben ottimizzato su ogni app. All’interno di tale componente, comunque, risiede una selfie camera da 20MP.
Come detto, la frequenza di aggiornamento del display è di 144Hz. Questa, però, può essere impostata anche su 90Hz e 60Hz in maniera manuale. Nonostante questo, quando il sistema lo riterrà opportuno, il refresh rate verrà aumentato in automatico, magari con app che supportano frequenze più elevate. Tutte soluzioni software, comunque, che è difficile dire con certezza se funzioni o meno. Al di là di questo, però, si nota proprio come già a 90Hz tutto sia più fluido, non solo all’interno dell’interfaccia ma anche nelle singole applicazioni. Touchscreen assolutamente promosso, quindi, così come il sensore di luminosità. Grazie a questo pannello, che può arrivare anche fino a 650nits, non avrete alcun problema a visualizzare i contenuti a schermo anche in esterna sotto la luce diretta del sole.
Hardware & Prestazioni
Sotto la scocca trova spazio un SoC Qualcomm Snapdragon 865, dunque una soluzione octa-core con tale configurazione: 1 x ARM Cortex A77 da 2.84GHz + 3 x ARM Cortex A77 da 2.4GHz + 4 x ARM Cortex-A55 da 1.8GHz. Ovviamente parliamo, quindi, di uno degli ultimi chipset di fascia alta del brand americano, che in questo caso è coadiuvato da 8GB di RAM LPDDR5 e 128GB di memoria interna (UFS 3.1). Vi ricordo, tra l’altro, che quest’ultima non è espandibile, perché lo slot SIM può contenere solo due nano SIM.
Xiaomi Mi 10T Pro gira alla perfezione, senza mostrare mai alcuna incertezza, non solo all’interno dell’interfaccia ma anche nelle singole applicazioni. Complice anche un refresh rate elevato, infatti, tale prodotto è in grado di eseguire diverse operazioni insieme, senza mostrare il fianco, restituendo una fluidità nei movimenti davvero eccezionale. Passare da un’app all’altra, come Facebook, Instagram, Whatsapp, Telegram e tante altre, è davvero un gioco da ragazzi. Qui, poi, su tale pannello è anche possibile usufruire di tutti in contenuti in streaming alla massima qualità possibile, grazie alla certificazione Widevine di tipo L1.
Non voglio soffermarmi troppo su tale comparto, perché anche in fase di gaming questo smartphone non delude le attese grazie ad una GPU Adreno 650. Si tratta, infatti, di uno di quegli smartphone che supportano la massima qualità grafica su Call of Duty Mobile, pur riuscendo ad offrire un ottimo frame-rate. Giocare a videogame di questo tipo è un assoluto piacere, dunque credo che non sia necessario focalizzarsi per forza su uno smartphone da gaming. Qui, tra l’altro, è stato inserito anche un sistema di raffreddamento a liquido (LiquidCool Technology) che riesce a mantenere sempre piuttosto basse le temperature. Anche dopo decine di minuti di gioco, quindi, il device non scalda troppo.
Benchmark
Software
Mi 10T Pro propone la MIUI 12, con patch di sicurezza del 1° settembre 2020. Nulla di più lontano, quindi, dall’esperienza che può offrirvi Android stock, ma è anche per questo che gli smartphone Xiaomi sono sempre piuttosto apprezzati. Tra tutte le varie personalizzazioni del robottino verde, infatti, la MIUI forse è ancora una delle più complete e particolari. Voglio precisare, però, come molte delle novità presenti su tale smartphone siano state implementate anche sui device che montano lo stesso tipo di software, anche di fascia di mercato leggermente più bassa.
Non manca l’app per le gestione del telefono, che ci permette di pulire la RAM, di gestire le app installate, di controllare i vari permessi delle applicazioni e tanto altro. Oltre questo, poi, nel multitasking c’è, ad esempio, la possibilità di attivare le finestre flottanti su tantissime app. Questo ci permette di navigare su altri programmi, o sul web, mantenendo sempre a vista tale applicazione. Basta eseguire un tap su di essa, e questa torna in finestra. Xiaomi, poi, ci ha abituati ad un certo tipo di sistema, integrando le app clonate, il Game Turbo, i Temi e tante altre cose.
Solito punto su cui si discute sempre molto, è quello relativo alla pubblicità nelle app di sistema. Questo è un problema, se così possiamo chiamarlo, che probabilmente non verrà mai eliminato sulla MIUI, ma che in una certa misura può essere limitato. Ad esempio, quando si installa un’applicazione dal Play Store si può decidere di non attivare il controllo da parte del sistema, evitando così di dover attendere l’installazione del programma all’interno di una schermata che contiene pubblicità.
Fotocamera
Come già visto, sul retro trova spazio un imponente modulo fotografico da 108MP + 13MP + 5MP. Si tratta, quindi, di una configurazione che ormai Xiaomi ha già imparato a gestire su altri modelli. Oltre l’obiettivo principale, dunque, troviamo il sensore grandangolare (13MP) con FOV di 123° e la camera macro (5MP). Ovviamente l’interfaccia è quella che già avrete imparato a conoscere anche sugli altri modelli.
Di giorno la qualità è davvero soddisfacente, pur non rappresentando nulla di entusiasmante. Non siamo al cospetto, infatti, di un vero e proprio top di gamma sotto questo aspetto. Malgrado ciò, il bilanciamento del bianco e dei colori è piuttosto buono, anche con l’HDR automatico. Quest’ultimo, tra l’altro, l’ho mantenuto sempre attivo e devo dire che il sistema ha saputo sfruttarlo a dovere nelle situazioni più scomode. Buona la resa dei dettagli e la qualità generale dello scatto, anche con la camera grandangolare. Non aspettatevi molto dal sensore più piccolo, da 5MP, perché in questo caso le macro mostrano un maggior rumore fotografico e ben pochi dettagli.
Quando giunge la notte, Xiaomi mostra quanto di buono fatto nel corso di questi anni in tale comparto. Mi 10T Pro, quindi, quasi come Mi 10, ha saputo sempre restituire immagini equilibrate, caratterizzate da un rumore di fondo solo accennato. Considerando anche la fascia di prezzo in cui si va ad inserire tale modello, sono foto più che soddisfacenti. Qui, poi, troviamo anche la Night Mode, che pur falsando leggermente la realtà, riesce a colmare alcuni problemi che si manifestano scattando con il sensore principale. Non sempre, infatti, le luci artificiali vengono gestite nella giusta maniera.
Anteriormente abbiamo un sensore da 20MP, con apertura f/2.2, che non mi ha affatto colpito. Tutti i selfie che ho scattato sarebbero stati buoni per una condivisione sui social, ma niente di più. Abbiamo, quindi, una discreta qualità in condizioni di luce ottimali, mentre di sera si perde qualche dettaglio in più. In questo caso, però, potrete ricorrere alla modalità notturna, una soluzione che in alcune situazioni può davvero rivelarsi piuttosto utile.
Video
Con questo smartphone è possibile registrare video in 8K a 30fps. Si tratta, però, di una risoluzione folle che, al momento, è buona solo per fare del marketing. Consiglio, quindi, di registrare in 4K a 60fps, potendo godere già di una buona qualità sotto diversi aspetti. Ho trovato ottima, infatti, la messa a fuoco automatica e la resa generale delle immagini, sebbene ci sia una pecca. La stabilizzazione ottica non è il massimo e si notano parecchi tremori che su altri device concorrenti non si notano. Per Xiaomi, quindi, c’è ancora del lavoro da fare.
Audio & Connettività
Parto subito ad analizzare la qualità audio, dato che a bordo di questo smartphone sono presenti due speaker. Uno è posizionato in basso, occupando la consueta posizione sul frame inferiore, mentre l’altro è stato integrato all’interno della capsula auricolare. Da questo punto di vista, quindi, l’effetto è assolutamente buono, ma non eccezionale. Soprattutto per il prezzo a cui viene proposto ora il device, quindi, devo dire che va più che bene. Si riescono a percepire abbastanza bene tutte le varie frequenze, sebbene i bassi siano un po’ scarichi e contribuiscano a rendere poco corposo l’audio. Nulla da dire, invece, sulla capsula auricolare in fase di chiamata, che si comporta piuttosto bene restituendo un audio pulito e chiaro.
A livello di connettività non manca praticamente nulla a questo device, che monta un modulo Wi-Fi 6 e supporta la rete 5G (solo NSA). Ottime le prestazioni via wireless, quindi, anche nei punti meno coperti della casa, ma purtroppo sul 5G non posso esprimermi dato che attualmente il mio piano d’abbonamento con Fastweb non mi permette di sfruttarlo. Non disperate, però, perché il 4G+ è assolutamente una certezza, permettendovi di navigare in rete e condividere file ad una velocità piuttosto elevata. Troviamo, poi, anche il Bluetooth 5.1, l’ingresso USB Type-C 2.0, il sensore IR, l’NFC, GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDou/Galileo/QZSS.
Autonomia
All’interno di tale unità trova sede una batteria da 5.000 mAh, uno dei motivi che probabilmente rende pesante questo device. Nonostante questo, però, il dispositivo riesce sempre a portarci fino a sera senza troppi problemi, anche con un utilizzo intenso della rete 4G e di diverse app, come Gmail, Whatsapp, Telegram, Facebook, Instagram, Google Drive, YouTube e poco altro. Ovviamente ho mantenuto sempre tutti i vari sensori attivi, compreso il Bluetooth, sfruttando sempre il display da 144Hz. Quasi sicuramente, però, con il fatto che per la maggior parte della giornata non si vanno mai a sfruttare veramente, dato che non ci sono applicazioni che lo supportano (tranne i giochi), l’autonomia non ne risente. Difficile dire, però, se il sistema abbia impostato automaticamente i 90Hz, piuttosto che i 120Hz.
Vi ricordo che in confezione trova spazio un alimentatore da parete da 33W, che quindi permette di passare dal 10% al 100% in poco meno di 2 ore.
Prezzo & Conclusioni
Xiaomi Mi 10T Pro si trova, attualmente, anche a meno di 500 euro. Un prezzo che, visto ciò che propone il mercato in questa fascia, è assolutamente competitivo, non trovando molti rivali. Tra i prodotti usciti nell’ultimo periodo, anzi, molto probabilmente questo è lo smartphone migliore in tale ambito. Ha tutto ciò che qualsiasi utente può desiderare: velocità, affidabilità, buona fotocamera, ottima autonomia, buon display.
Xiaomi nel corso di questi anni ha prodotto davvero tantissimi smartphone differenti, alzando sempre un po’ l’asticella del rapporto qualità-prezzo. Con Mi 10T Pro, quindi, potrebbe aver raggiunto un punto da cui non è più possibile tornare indietro. Se questo smartphone, dopo poco dalla sua uscita, riesce ad essere proposto sul mercato a circa 500 euro, tutti gli altri dovranno necessariamente adeguarsi in futuro. Non è uno telefono esente da difetti, ma questo Mi 10T Pro ha davvero poco da invidiare ad alcuni top di gamma da 800/900 euro.