Il OnePlus 8T è la conferma che le cose stanno cambiando per OnePlus. E ormai, dopo circa 7 anni che è nel mercato, l’azienda si sta sempre più trasformando da un brand che nato rivolgendosi agli appassionati del settore con prodotti esteticamente distinguibili e tecnicamente avanzati, ad un colosso più “mainstream” entrato di fatto anche nel mercato degli ultra-premium con il suo OnePlus 8 Pro.
Insomma, basta pensare alla presentazione del OnePlus Nord per capire che ormai l’azienda non è più quella del primo OnePlus One, ed tutto sommato è giusto così: OnePlus ormai non è più una start up, e la scelta di produrre dispositivi in grado di competere con diverse fasce di mercato è più che lecita. E il fatto che in effetti ci sia realmente riuscita è già un grande successo.
Ed appena ho messo le mani sul nuovo OnePlus 8T mi sono reso conto che il giro di boa era compiuto. Perché è palese che alcune scelte di design si siano un po’ standardizzate, come la fotocamera non più centrale e, diciamolo, piuttosto simile a quella del Realme 7 Pro, che però nasconde delle funzionalità che potrebbero lasciare a bocca aperta: insomma, anche con il OnePlus 8T l’azienda continua ad essere una sorta di “trend setter” del settore, ma lo fa a modo suo, abbandonando alcune delle funzioni (molto apprezzate) che abbiamo visto arrivare per la prima volta con l’8 Pro, come la ricarica wireless.
Indice
Recensione OnePlus 8T: tanti passi in avanti e qualche passo in dietro
Contenuto della confezione
Se c’è un merito che bisogna dare a quelli di OnePlus è la cura dei dettagli nei loro prodotti, e non solo nei dispositivi veri e propri ma anche in tutto ciò che li accompagna. E la scatola del nuovo OnePlus 8T ne è un chiaro esempio: realizzata con materiali di ottima qualità, continua ad essere caratterizzata dal tipico colore rosso ed include, oltre allo smartphone (che, tra l’altro, viene venduto già con la pellicola protettiva per lo schermo applicata), anche una cover in TPU molto bella sulla quale spicca la scritta “Never Settle”, un nuovo cavo di ricarica USB-C e il nuovo caricabatterie Warp Charge da 65w.
Design ed ergonomia
I numeri parlano chiaro: così come il suo predecessore, anche il OnePlus 8T è grande. Ma non grande quanto il suo predecessore, con i suoi 160,7 x 74.1 x 8.4 mm e 188g di peso, non solo perde qualche millimetro rispetto al OnePlus 8 Pro, ma pesa ben 10 grammi in meno. In soldoni, è molto più comodo da utilizzare – anche con una mano – ed nonostante pesi meno, continua a dare quel touch and feel tipico di un premium phone a tutti gli effetti.
Realizzato con un design che l’azienda ha chiamato “Flowscape” e disponibile in due colorazioni (Aquamarine Green e Lunar Silver), la back cover del OnePlus 8T è in vetro ed è caratterizzata da un processo costruttivo che la rende decisamente poco sofferente alle impronte digitali. Lateralmente continua ad esserci il tasto per la selezione delle modalità sonore, mentre in basso è presente la porta USB-C 3.1, affiancata da uno dei due speaker stereofonici.
Sono poi presenti le solite finezze di OnePlus, come il feedback aptico che – generazione dopo generazione – migliora sempre più, mentre il sensore per le impronte digitali è stato posizionato sotto al display e (alleluja) è diventato più preciso e veloce.
Scheda tecnica – OnePlus 8T
- SoC: Qualcomm Snapdragon 865
- GPU: Adreno 650
- RAM: 8/12 GB LPPDR4X
- Memoria: 128 / 256 GB UFS 3.1 non espandibile
- Batteria: 4500 mAh
- Connettività: 5G SA/NSA, WiFi 6, Bluetooth 5.1, NFC
- Ricarica cablata: 65 Watt
- Ricarica Wireless: no
Display
Uno degli elementi che da sempre si sono distinti nei dispositivi di OnePlus è lo schermo, ed anche con il OnePlus 8T le cose non sono cambiate (o forse sì?). Il display del nuovo OnePlus è un 6.55 pollici Fluid AMOLED di tipo E3 (che riduce le emissioni di luce blu) con una frequenza di aggiornamento di 120 Hz, con il quale però è stato abbandonata la risoluzione QHD+, a favore di una più conservativa FullHD+ e si opta per un pannello non curvo: e qui, una curiosità, in realtà il pannello utilizzato nel OnePlus 8T è di tipo pieghevole, ed è stato utilizzato dall’azienda – nonostante, in realtà, il display non sia di tipo curvo – per via del peso e dello spessore più ridotti, e una gamma colore molto più ricca.
E qualcuno potrebbe dire che tra risoluzione e display flat OnePlus possa aver fatto un passo indietro, è vero, ma si tratta tutto sommato di una scelte sensate, che non inficiano negativamente sulla qualità dell’immagine: i 402 ppi garantiscono una densità di pixel per pollice più che adeguata, ed il bilanciamento tra colori e saturazione è quasi perfetti.
Ma al di là delle specifiche tecniche vere e proprie, quella dello schermo del OnePlus 8T rimane (come al solito) un’esperienza utente molto appagante, che da il meglio di sé anche in condizioni di luce diretta e se attivati i 120 Hz: l’accoppiata tra qualità del pannello, velocità di aggiornamento e Oxygen OS 11, rende l’utilizzo del dispositivo sempre fluido e visivamente piacevole.
Hardware
Ad essere sinceri, non ci sono differenze hardware sostanziali tra il OnePlus 8T e il OnePlus 8 Pro. Il processore è il solito e solidissimo Snapdragon 865, affiancato da una GPU Adreno 650 e 8 o 12 GB di memoria RAM che dall’LPDDR5 del OnePlus 8 Pro, tornano ad essere di tipo LPDDR4X. Ma se per la RAM c’è stata una sorta di rimodulazione, per quanto riguarda la memoria interna c’è un’ottima novità: i tagli saranno due, da 128 GB o 256 GB, ed entrambi utilizzeranno memorie UFS 3.1 (leggermente più prestanti delle UFS 3.0 del suo predecessore).
Insomma, in quando a prestazioni siamo decisamente in linea con le aspettative: le velocità sono eccellenti, sia con le operazioni più comuni che quando si eseguono task più complessi, che vengono portati a termine senza il minimo rallentamento del sistema e, soprattutto, senza che il dispositivoi scaldi eccessivamente.
E questo è possibile anche grazie ad un nuovo sistema di dissipazione, che è realizzato con una camera a vapore (in grafite, rame e silicone) più grande del 285%. E sì, anche questo il motivo strutturale che ha “costretto” OnePlus a spostare la fotocamera.
Quasi scontato sottolineare che l’esperienza di gioco è ai massimi livelli anche in questo caso e non solo grazie all’hardware, ma anche grazie al Game Space, che integra una serie di funzioni nate con lo scopo di migliorare il gaming, che vanno dall’ottimizzazione delle memorie, della grafica e del feedback aptico, fino alla gestione delle connessioni di rete in modo da migliorare lo streaming e alla modalità Fnatic, che porta tutto al massimo.
Per quanto riguarda la connettività non ci sono molte novità rispetto alla generazione precedente. Il modem 5G è lo stesso Snapdragon X55 che abbiamo visto nel OnePlus 8 Pro, in grado di gestire velocità fino a 7.5 Gbps in download e che garantisce una buona ricezione (anche grazie alle antenne, che ora sono state posizionate in alto) con valori SAR non particolarmente elevati: 0,95 W/Kg per la testa e 1,26 W/Kg per il corpo. Bene anche il WiFi, compatibile con lo standard WiFi 6.
Fotocamera
Il primo istinto che ho avuto appena ho visto il modulo delle fotocamere del OnePlus 8T è stato chiedermi perché. Perché inserire un sensore per le macro ed un sensore in bianco e nero, e lasciare a casa uno zoom ottico? Insomma, perché OnePlus ha pensato di allinearsi allo standard della fascia media, dove non solo si trovano dispositivi con il comparto fotografico della stessa forma e delle stesse dimensioni, ma anche con la stessa scelta di sensori. Insomma, perché?
In realtà però, dopo realizzato qualche test fotografico mi sono dovuto ricredere e per diversi motivi: per le performance con la modalità notte, presente anche nei video e di qualità eccellente, e per il fatto che sembra che tra tutte le aziende che utilizzano il Sony IMX586, OnePlus sia stata l’unica che ha davvero capito come farlo funzionare al pieno delle sue forze.
Ma Andiamo con ordine. Il comparto fotografico del OnePlus 8T è composta da un sensore principale Sony IMX586 da 48 megapixel, stabilizzato otticamente e con un ottica f/1.7, affiancato da un’ultra-grandangolare da 16 megapixel che utilizza un sensore Sony IMX481 ed un’ottica F/2.2 con un field of view di 123°. Ci sono poi una macro da 5 megapixel con una distanza di messa a fuoco di 3 cm ed un sensore bianco e nero da 2 megapixel.
Ed indipendentemente dalla reale utilità dei due sensori “minori” che, a parer mio, giovano poco nella vita di tutti i giorni, le fotografie realizzate con OnePlus 8T sono tra le migliori mai viste con questo sensore di Sony e sono senza dubbio allineate ai più diretti competitor del brand. La fotocamera principale ha un’ottima gamma dinamica, contrasto e dettagli ben bilanciati ed un’accuratezza cromatica decisamente buona. Buone anche le foto con la fotocamera grandangolare, che perde leggermente in quanto a gamma dinamica (anche in HDR) e dettaglio, ma che ha un field of view molto ampio.
Ciò che più ci ha stupito però sono le performance generali dello smartphone con le modalità notturne. Sia per quanto riguarda le foto, che per quanto riguarda i video, il OnePlus 8T è praticamente di vedere al buio, e lo fa in maniera più veloce e precisa di tutti gli altri dispositivi della stessa fascia di prezzo. Con lo smartphone è possibile scattare in modalità notte sia con la lente principale che con la ultra-grandangolare, con risultati più che buoni che calano leggermente quando si utilizza la fotocamera ultra-wide dove, nonostante alcuni possibili micro-mossi, siamo comunque con un asticella molto alta.
E lo stesso effetto lo si ha con i video, che possono essere registrati fino alla risoluzione massima 4k a 60 fps, ma che vengono limitati al FullHD a 30 fps quando si utilizzano le funzioni video ritratto, che realizza buoni video con effetto bokeh, e Notte: quest’ultima è davvero eccezionale, e permette di registrare video in ambienti dove altri smartphone non riescono a catturare nulla.
Senza lode e senza infamia la fotocamera frontale, che continua ad utilizzare un sensore Sony IMX471 da 16 megapixel, con un’ottica f/2.4 e stabilizzato elettronicamente. Non ha l’autofocus e le buone prestazioni in condizioni di buona luminosità vengono leggermente meno in condizioni di luce bassa, dove si continua a notare un’attenuazione del rumore troppo invasiva, che genera immagini piuttosto impastate.
Software
OnePlus 8T è animato da Android 11, personalizzato con la OxygenOS 11 che, anche se a primo impatto non denota cambiamenti importanti, in realtà diventa molto più “stock” come esperienza ed è caratterizzata da un generale spostamento dell’interfaccia utente verso il basso, un po’ come abbiamo già visto nella OneUI di Samsung (e lo si nota tantissimo nelle Impostazioni).
Ed al di là della praticità o meno della scelta, si tratta di un’interfaccia grafica molto piacevole da utilizzare e che, nonostante l’esperienza Android stock, continua ad esprimere l’identità dell’azienda e ad essere riconoscibile: inutile girarci intorno, OxygenOS è una delle migliori personalizzazioni di Android. Punto.
Nell’app fotocamera è stato introdotto un nuovo tasto rapido per la condivisione delle foto, è presente il nuovo Game Space che integra anche una funzione di prevenzione dei tocchi involontari, c’è un nuovo Ambient Display con 10 nuovi stili per l’orologio e c’è la Zen Mode 2.0 che diventa “collaborativa”: una sorta di “stop di gruppo” con il quale ci si potrà rilassare con i propri colleghi o amici. E sì, è una cosa inutile che probabilmente nessuno utilizzerà mai, però è un’idea simpatica. Infine, c’è una novità anche per l’applicazione delle Note, che con OxygenOS 11 è in grado di trasformare in testo ciò che viene detto in fase di registrazione, in tempo reale.
Batteria
Nella media le prestazioni della batteria da 4500 mAh integrata nel OnePlus 8T che, al massimo delle sue potenzialità riesce comunque a garantire più di 6 ore di schermo acceso, e che introduce una novità molto importante ma che, purtroppo, non integra la ricarica wireless. E, sinceramente, non sono riuscito a spiegarmi il motivo di questa scelta: insomma, con OnePlus 8 Pro era stata addirittura introdotta la ricarica wireless veloce a 30w, mentre con l’8T viene proprio abbandonata. E a me pesa moltissimo non poter ricaricare lo smartphone appoggiandolo su una basetta di ricarica senza fili. Peccato.
E chissà, forse l’assenza della ricarica wireless è stata resa necessaria anche dal il nuovo design del pacco batteria, che si ricarica a 65w e richiederà 15 minuti per passare dallo 0% al 58%, oppure 40 minuti per una ricarica completa: in realtà le batterie sono due, e vengono caricate in parallelo dal nuovo caricabatterie che, tra le altre cose, è in grado di ricaricare anche una Nintendo Switch o addirittura un MacBook Air.
Prezzo e conclusioni – OnePlus 8T
Il prezzo di OnePlus 8T varia a seconda della versione scelta. Il modello con 8/128 costa 599 euro ed è disponibile solo nella versione Lunar Silver, mentre OnePlus 8T da 12/256 costa 699 euro ed è disponibile anche nella colorazione Aquamarine Green.
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E insomma, OnePlus 8T è un’ulteriore conferma che l’azienda è cambiata, ma in un certo senso è tornata quella di prima. Insomma, con questo prezzo e questa novità OnePlus con l’8T ha tutte le carte in regola per tornare ad essere un game changer. Amen.
Perché il OnePlus 8T è uno degli smartphone più piacevoli da utilizzare, in cui display e fotocamera la fanno da padroni, anche coadiuvati dall’ottima OxygenOS 11. E, certo, se con OnePlus 8 Pro i compromessi tecnici erano quasi assenti, con la nuova versione dello smartphone è come se si fosse fatto un passo indietro, e l’assenza della ricarica wireless si fa sentire parecchio. Se fosse stata integrata, il OnePlus 8T sarebbe stato uno smartphone quasi perfetto. Ma, hey, a questo prezzo non si può volere di più.
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