Vista la tanta attenzione ad esso rivolta, dopo la recensione abbiamo ben pensato di confrontare POCO F2 Pro con competitors quali Xiaomi Mi 10 Pro, Realme X50 Pro e X2 Pro. Ma un aspetto su cui spesso non ci si sofferma troppo è legato alla resistenza strutturale del dispositivo. Per questo viene in nostro aiuto JerryRigEverything, tanto abile quanto impavido nel mettere sotto torchio gli smartphone. Pochi giorni fa ha svolto il suo tradizionale test di resistenza, a cui adesso segue il teardown di POCO F2 Pro.
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Il teardown di POCO F2 Pro ci rivela com’è fatto al suo interno
Se avete visto il succitato test, avrete notato come la pop-up camera di POCO F2 Pro abbia avuto problemi nell’essere martoriata. E se inizialmente sembrava essersi riassestata, a quanto pare si è definitivamente bloccata fuori dopo un po’ di tempo. Il problema sta nel motore elettrico che consente il movimento su e giù della selfie camera. A causa dei colpi inferti da JerryRigEverything, questo pezzo non funziona più come dovrebbe, essendosi incastrato permanentemente.
Il disassemblaggio si rivela piuttosto standard: bisogna prima scollare la back cover, poi rimuovere viti e scheda madre per avere completo accesso alla componentistica montata dentro. Le “interiora” di POCO F2 Pro non sembrano nascondere niente di anomalo o particolare. L’unica stranezza (se così vogliamo chiamarla) è rappresentata dal sistema di raffreddamento utilizzato. Differentemente dal rame che viene solitamente usato, qua la vapor chamber è realizzata esternamente in alluminio, mentre il rame è all’interno. La sezione è anche collocata diversamente, fra il display e la parte interna: in questa maniera il calore può essere dissipato più velocemente, senza passare attraverso altri strati della scocca.
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