Ci sono determinate tecnologie che, per un motivo o per l’altro, non hanno mai veramente attecchito su smartphone. Vi ricordate il 3D Touch, introdotto da Apple e ripreso su Android da produttori come Huawei, Xiaomi e Meizu ma poi prontamente abbandonato? Lo stesso è accaduto al riconoscimento facciale 3D, di cui ancora si serve iPhone ma che su Android è molto poco diffuso. Gli unici modelli che lo integrano sono Google Pixel 4, OPPO Find X (ma non X2) e Huawei Mate 30 Pro. Il motivo è presto detto: il sistema di sensori necessario costa tanto ed occupa molto spazio. E in un mondo dove si esigono smartphone a tutto schermo, è quasi considerabile come un controsenso. Ma la diffusione dei sensori ToF potrà venire in aiuto ai produttori, come nel caso di Huawei P40 Pro.
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Niente notch per Huawei P40 Pro, ma il riconoscimento facciale sarà 3D
Sappiamo già che, per quanto sia Huawei P40 che P40 Pro avranno un display forato, il comparto fotografico non sarà il medesimo. Se sul modello base avremo un doppio sensore, quello superiore potrà contare su una tripla fotocamera. I due sensori principali saranno fondamentalmente invariati, mentre il terzo sarà, appunto, un sensore ToF.