Per il VP di Huawei è molto difficile trovare un’alternativa a Google

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Il ban deciso dagli USA ha comportato l’impossibilità per Huawei di avere a che fare con le aziende americane. Una su tutte Google, con conseguente assenza dei servizi GMS su modelli come quelli della serie Mate 30. Nel nostro ultimo video avete potuto vedere com’è vivere con un telefono senza app Google, un’assenza che, per quanto sia abbastanza bypassabile, potrebbe tenere alla larga gli utenti meno smaliziati.

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Huawei senza Google? Sarà dura, lo afferma lo stesso vice presidente

Di recente il vice presidente Joy Tan è stato intervistato sull’argomento dal Financial Times, confermando le difficoltà che la compagnia sta riscontrando. “Dopo il ban della Entity List, siamo stati in grado di capire alcune delle soluzioni alternative. La parte più impegnativa sono i servizi gestiti da Google. Possiamo continuare ad utilizzare la piattaforma Android, dato che è open source, ma non possiamo utilizzare i servizi che aiutano le app a funzionare su di essa“.

Per il momento Huawei è riuscita pressoché in toto a compensare alle limitazioni del ban, ma non dal punto di vista software sui propri smartphone. E per quanto sia in fase di sviluppo HarmonyOS ed i relativi servizi HMS, non si può ancora parlare di alternativa completa. “Dobbiamo trovare soluzioni alternative per quell’ecosistema, ma ci vorrà ancora tempo“, afferma Joy Tan. Nel frattempo, le due parti stanno cercando di venirsi in contro, per quanto il cappio del governo Trump sia ancora attorno al collo di Huawei.


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