Nella mitologia greca Atlas è una divinità greca simbolo di potenza, spesso raffigurata nell’intento di tenere sulla spalla la volta celeste. Non è un caso, quindi, che Huawei abbia deciso di chiamare Atlas 900 il nuovo sistema AI presentato alla conferenza annuale Huawei Connect 2019 tenutasi a Shanghai, in Cina. Vi basti sapere che la potenza erogata da questo impianto hardware è paragonabile a quella di 500 PC contemporaneamente, secondo quanto affermato dal produttore.
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Huawei Atlas 900 fa impallidire con la sua incredibile potenza di calcolo
All’interno del gargantuesco Atlas 900 sono contenuti migliaia di Ascend 910, il chipset AI più potente al mondo presentato lo scorso agosto. Ognuno di questi è in grado di generare fino a 512 TeraFLOPS e, una volta collegati tramite la combinazione di HCCS, interfacce 100G RoCE e PCIe 4.0, sprigionare un complessivo di addirittura 1024 PetaFLOPS. Numeroni che di per sé non significano nulla ma che, una volta messi all’azione, fanno sì che Atlas 900 sia in grado di completare il ResNet-50 in soli 59.8 secondi, 10 secondi in meno rispetto al precedente detentore del record mondiale. ResNet-50 è una rete neurale a 50 strati utilizzabile in ambito AI: vi lasciamo a questo documento dedicato nel caso voleste approfondire.
All’atto pratico una potenza del genere apre nuovi scenari in ambito di ricerca scientifica, così come astronomica, meteorologica, automobilistica ed altro ancora. Huawei ha inserito l’Atlas 900 all’interno del suo servizio Huawei Cloud, permettendo ai propri clienti di usufruirne. Anche perché il produttore stima che nei prossimi 5 anni la computazione statistica diverrà sempre più utilizzata. E in questo settore i sistemi AI giocheranno un ruolo strategico, ricoprendo più dell’80% della forza computazionale utilizzata nel mondo.
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