Xiaomi come Apple: dirotterà parte della produzione in India

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Novità per la linea produttiva di Xiaomi. Il brand, che è stato tra i primi a portare parte della produzione in India, incrementerà la forza lavoro all’interno dello stato, investendo circa 200 milioni nei prossimi tre anni.

Trend già visto: solo diverse settimane fa, la produzione di parte degli iPhone è stata trasferita in India, anche se per ragioni differenti.

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Xiaomi aprirà uno stabilimento di 6000 posti di lavoro in India

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La scelta di Xiaomi ricalca quanto già visto per altre società: pare che l’India offra soluzioni ed opportunità economicamente ancor più vantaggiose della Cina. Passando ai numeri, infatti, Xiaomi ha intenzione di aprire uno stabilimento di oltre 25.000 metri quadri, in grado di produrre circa 300 milioni di componenti ogni anno.

L’azienda incaricata di ciò sarà la Holitech che – in un primo momento – produrrà soltanto moduli fotografici, touch screen e impronte digitali. La produzione inizerà nel terzo trimestre del 2019 e, grazie all’apertura del nuovo stabilimento, Xiaomi sarà in grado di creare 6000 nuovi posti di lavoro.

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Una politica che – come detto – non sorprende. La società cinese è stata infatti una delle prime fautrici del “Made in India” e questa mossa non fa altro che confermare le mire rimarcate a più riprese, proprio come precisa Muralikrishnan B, Chief Operating Officer di Xiaomi India.


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