Come forse già saprete (in caso contrario, leggete qua) la scure del governo Trump si è ufficialmente abbattuta su Huawei. La sfida politico/commerciale fra USA e Cina va avanti a spron battuto: non soltanto con i dazi, ma anche con il blocco delle aziende. Ma ad essere più preoccupati di questa delicata situazione, oltre a dipendenti ed azionisti, sono coloro che possiedono uno smartphone o un tablet del colosso cinese. Nell’attesa di un comunicato ufficiale da parte di Google e Huawei, vediamo di fare chiarezza sulla situazione. Ovviamente non mancheremo di aggiornare l’articolo non appena ci saranno novità in merito.
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Come anticipato, quello che accadrà in futuro non è ancora definito. Soprattutto perché le aziende coinvolte stanno attendendo il giusto momento per rilasciare un comunicato ufficiale in merito. Ma nel frattempo il team Android ha prontamente specificato la situazione, dandoci qualche dettaglio in più.
For Huawei users’ questions regarding our steps to comply w/ the recent US government actions: We assure you while we are complying with all US gov’t requirements, services like Google Play & security from Google Play Protect will keep functioning on your existing Huawei device.
— Android (@Android) 20 maggio 2019
Come affermato in questo tweet, gli smartphone già presenti in commercio non subiranno limitazioni nei servizi Android, come Play Store e Play Protect. Ma i dubbi rimangono, non soltanto sugli smartphone futuri, ma anche su quelli attualmente in circolazione. Vediamo, quindi, di rispondere a quelle che saranno le domande più gettonate fra i possessori di dispositivi Huawei.
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Ho uno smartphone/tablet Huawei: cosa succederà adesso?
- Il mio smartphone/tablet Huawei continuerà a ricevere aggiornamenti?
- Certo, gli aggiornamenti software continueranno ad arrivare, visto che quasi sempre le novità riguardano prettamente la EMUI anziché Android. Tuttavia, la questione dei major updates è ancora vaga, dato che nel tweet qua sopra non è specificato.
- Potrò continuare ad utilizzare le Google Apps sui dispositivi Huawei?
- Secondo quanto riportato da Reuters, il ban di Trump fa sì che Huawei possa fare affidamento soltanto sull’AOSP (Android Open Source Project). Come risaputo, infatti, Android è di per sé open source, quindi di libero utilizzo da parte di tutto. Ciò significa che tutti i dispositivi, Huawei e non, possono utilizzare Android senza alcun tipo di blocco. Lo stesso non si può dire per le Google Apps, dato che queste sono closed source, in quanto di proprietà di Google. Attendiamo maggiori dettagli a riguardo, anche se probabilmente i telefoni già in circolazione non subiranno limitazioni di questo tipo.
- E le patch di sicurezza?
- Anche qua rimane il dubbio. Essendo Huawei adesso vincolata al mondo AOSP, le patch di sicurezza potranno essere aggiornate soltanto quando saranno disponibile nell’AOSP. Come affermato nel primo comunicato ufficiale di Huawei, “continueremo a fornire aggiornamenti di sicurezza e servizi post-vendita a tutti gli smartphone e tablet Huawei e Honor esistenti, sia quelli già venduti che ancora disponibili a livello globale“.
- Cosa succederà alle altre aziende come Honor, Xiaomi, Redmi, UMIDIGI, Elephone, ecc.?
- Attualmente il ban del governo Trump è rivolto unicamente a Huawei. Questo perché la motivazione nasce dalla volontà di salvaguardare la sicurezza nazionale, dato che Huawei lavora anche nelle infrastrutture di rete degli USA. Lo stesso non si può dire per gli altri brand succitati, i quali hanno legami puramente commerciali e niente più. Basti pensare che molti di questi nemmeno operano in America, pertanto è da scongiurare quasi sicuramente un loro ban.
- Cosa succederà alla gamma Huawei MateBook?
- Essendo vincolate a tutte le aziende americane, il ban di Huawei non riguarda solo Google ma anche Intel. Anche in questo caso manca la conferma, ma tutti i chipset americani avrebbero preso atto della situazione. Di conseguenza, la produzione dei notebook Huawei potrebbe rallentare, anche se l’azienda avrebbe da parte talmente tanti chipset da poter andare avanti per almeno 3 mesi. Ma il nodo fondamentale riguarda Microsoft: non ci sono ancora notizie a riguardo, ma è probabile che gli aggiornamenti Windows possano interrompersi.
- Qual è la situazione con Google Pay/Android Auto/Widevine/WearOS?
- Per il momento non ci sono dettagli in merito. Continuate a seguirci per seguire tutti gli aggiornamenti del caso.
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