Questa settimana si è svolta la IEEE Internationa Conference on Communication 2019 (ICC), conferenza tenutasi a Shanghai dal 20 al 25 maggio, e tra i partecipanti non poteva che figurare anche OPPO, azienda leader del settore 5G. Con il tema di quest’anno – Empowering Intelligent Communications – l’ICC ha riunito i migliori esperti globali dell’industria e del mondo accademico per condividere visioni ed idee sulle ultime tecnologie nelle comunicazioni. E ovviamente non si poteva che guardare oltre gli attuali standard e pensare al futuro con il 6G.
OPPO pensa al 6G e anticipa la sua visione alla IEEE Internationa Conference on Communication 2019
Il 22 maggio, Henry Tang – Director of Standards Research and Chief 5G Scientisti di OPPO – nel corso del suo intervento ha posto l’accento sull’impegno del brand nel campo della connettività. Non a caso il suo speech – intitolato B5G (Beyond 5G) & 6G: Connecting Intelligence – Tang ha presentato un’anteprima di quello che ci aspetta in futuro.
“Dopo il lancio del 5G e delle tecnologie come l’IA, le telecomunicazioni continueranno a potenziarsi e a
migliorarsi a vicenda, abilitando la vera interconnessione tra le persone, le cose e l’intelligenza”.
L’evoluzione dell’intelligenza connessa dal 5G al B5G al 6G è descritta come “un sistema per intelligenza artificiale, dall’intelligenza artificiale e dell’intelligenza artificiale”. Insomma una trasformazione in grado di cambiare radicalmente il modo di vivere e di lavorare.
Dal 5G al 6G, OPPO mostra la sua visione del futuro
Il 5G consente nuove connessioni tra le persone e le cose che possono essere utilizzate per sostenere una gamma di applicazioni verticali esistenti come l’IoT per il consumatore, IoT per le aziende e video in HD. Allo stesso tempo, l’adozione dell’IA in un business come la guida autonoma mostra come AR e VR siano pronte ad accelerare. Di fronte alla guida autonoma, all’ubiquitous reality e ad altre applicazioni di AI con elevati requisiti di potenza computazionale, storage e bassa latenza, il 5G apre canali in tempo reale e ad alta velocità per realizzare funzionalità come il “cloud perception, cloud learning e cloud collaboration”.
In futuro, Tang immagina un mondo condiviso da persone ed agenti intelligenti, con B5G e 6G come fattori chiave per l’interconnettività Human-Thing-Intelligence. Man mano che le tecnologie evolvono, nella fase successiva l’obiettivo è quello di migliorare il sistema 5G introducendo funzionalità IA come le reti neurali e il machine learning. L’implementazione dell’IA risolverà imperfezioni e imprecisioni nelle teorie delle telecomunicazioni wireless esistenti, rendendo l’ecosistema 5G più veloce, più delicato e più efficiente al fine di soddisfare le crescenti esigenze delle prestazioni della rete.
Le sfide del futuro standard di connettività
Per quanto riguarda il 6G, secondo Tang sempre più imprese saranno gestite in gran parte senza l’intervento umano. Le macchine e l’intelligenza artificiale interagiranno direttamente in molteplici scenari, una collective intelligence. E ovviamente non potrà che emergerne un nuovo tipo di business, riguardante le connessioni intelligenti tra dispositivi smart. I dati tradizionali saranno accompagnati dalle trasmissioni smart basate su AI e il tutto su rete 6G. E, com’è facile immaginare si aprirà una nuova sfida riguardante il miglioramento della velocità, latenza ed affidabilità; per non parlare poi di copertura, precisione, sicurezza e così via.
L’azienda cinese continuerà nello sviluppo di questa nuova tecnologia e Tang ci ricorda gli investimenti fatti nel 5G (con il team dedicato formato nel 2015) e in Ricerca e Sviluppo. Dopo l’esordio di Reno 5G in Europa, OPPO è entrata ufficialmente – ed a gamba tesa – in questo settore e dopo aver mostrato le potenzialità dell’attuale standard è pronta ad andare avanti. Cosa ci riserverà il futuro?
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