Come volevasi dimostrare, l’onda mediatica derivante dal ban di Huawei da parte degli USA si sta ripercuotendo anche sulle vendite del brand. Le prime segnalazioni a riguardo ci arrivano dal sito britannico Music Magpie, il quale ha registrato un aumento del 154% di trade-in di smartphone Huawei. Il “trade-in” è il sistema con cui un utente dà indietro un telefono per avere soldi o altri modelli.
Aggiornamento 23 maggio: nuovi dettagli sull’andamento delle vendite in Europa e Asia per Huawei. Il report di El Pais indica un calo del 50/70% per le vendite in Spagna nei negozi delle catene Mediamarkt (il nostro MediaWorld) e El Corte Inglés. Per quanto riguarda il Giappone, Softbank e KDDI hanno posticipato il lancio di vari modelli, fra cui il nuovo Huawei P30 Lite.
Il ban di Huawei impatta sulle vendite, con migliaia di ordini annullati in Europa
Ma il dato forse più rilevante ci arriva dalla Spagna, più precisamente dalla celebre piattaforma di Amazon. A causa dei venti di guerra fra USA e Huawei, con conseguente blocco da parte di Google, in sole 36 ore più di 15.000 ordini sono stati annullati da parte di coloro che avevano acquistato modelli targati Huawei. A nulla è servita la proroga di 90 giorni: le persone sono spaventate dalla possibilità di acquistare un telefono senza aggiornamenti futuri.
Inoltre, la campagna Prime Day è stata annullata, così come la Huawei Week per l’Italia, evidentemente ridimensionata in quanto adesso priva di telefoni. Senza considerare che tutte le campagne pubblicitarie sono state interrotte in Spagna. Non ci sono dati per quanto riguarda le altre nazioni, ma non ci meraviglieremmo nello scoprire che il dato è condiviso anche nel resto dell’Europa.
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