A seguito dell’inserimento di Huawei, da parte dell’amministrazione Trump, nella lista nera delle aziende cinesi che non posso operare sul mercato statunitense, Google avrebbe comunicato tramite la sua capogruppo Alphabet di aver iniziato le procedure per interrompere i rapporti di collaborazione commerciale con il colosso cinese. A comunicare tale indiscrezione è la nota e autorevole agenzia stampa Reuters che cita una fonte attendibile che le ha recapitato queste informazioni.
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Aggiornamento 20/05 ore 11:32: arrivano le prime dichiarazioni anche da parte di Honor, per quanto tramite Twitter in maniera sommaria.
Thank you for your concern about this event. Huawei is actively seeking resolution on this. Please be assured that we will continue to deliver best product service and experience to our customers.
— HONOR (@Honorglobal) 20 maggio 2019
Aggiornamento 20/05 ore 10:25: Huawei ha finalmente rilasciato le prime dichiarazioni ufficiali sulla situazione con Google.
“Huawei ha dato un contributo sostanziale allo sviluppo e alla crescita di Android in tutto il mondo. Come uno dei principali partner globali di Android, abbiamo lavorato a stretto contatto con la loro piattaforma open source per sviluppare un ecosistema che ha avvantaggiato sia g li utenti che l’industria. Huawei continuerà a fornire aggiornamenti di sicurezza e servizi post-vendita a tutti gli smartphone e tablet Huawei e Honor esistenti, sia quelli già venduti che ancora disponibili a livello globale. Continueremo a costruire un ecosistema software sicuro e sostenibile al fine di fornire la migliore esperienza a tutti gli utenti a livello globale.“
Aggiornamento 20/05 ore 05:26 : il team Android ha tenuto a specificare che tale provvedimento avrà effetto sui futuri modelli. Nello specifico, servizi come Google Play e Play Protect continueranno a funzionare sui dispositivi già commercializzati. Nessun dettaglio, invece, sugli aggiornamento di sistema.
For Huawei users’ questions regarding our steps to comply w/ the recent US government actions: We assure you while we are complying with all US gov’t requirements, services like Google Play & security from Google Play Protect will keep functioning on your existing Huawei device.
— Android (@Android) 20 maggio 2019
Huawei corre ai ripari: Kirin OS pronto al debutto?
Il primo effetto di tale azione ricadrà ovviamente sul mercato mondiale poiché Huawei non avrà più accesso da subito al Google Play Store e alla suite di servizi di Google. Inoltre anche le successive versioni di Android potrebbero non arrivare sugli attuali e futuri smartphone dell’azienda cinese. Questa decisione potrebbe interessare anche il sub-brand di Huawei ovvero Honor.
È importante precisare che Android è un progetto Open Source che chiunque può utilizzare e modificare ma Google offre, a pagamento, supporto nello sviluppo e l’accesso al Google Play Store. Dunque l’assenza di tali condizioni pregiudicherebbero un corretto utilizzo dell’OS così come avviene allo stato attuale.
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Questo scenario apocalittico dunque sta diventando realtà e Huawei, come anticipato in passato, potrebbe correre ai ripari ufficializzando il suo Kirin OS che, come comunicato più volte dall’azienda stessa, è già pronto e funzionante. Tale sistema operativo, ovvero un fork personalizzato di Android, è stato sviluppato proprio per contrastare l’eventuale divieto di Google di utilizzare i suoi servizi. Huawei spende circa 11 miliardi di dollari ogni anno nei rapporti commerciali con aziende statunitensi come Intel, Qualcomm e Google nell’acquisto di componenti hardware e software.
In attesa di un comunicato da parte di Google e di uno statement di Huawei prendiamo, nonostante l’affidabilità della notizia, queste informazioni con il beneficio del dubbio e l’auspicio che si trovi una soluzione a questa assurda e paradossale situazione onde evitare un disastro in stile ZTE. Al momento è ipotizzabile che la rottura tra le due aziende possa interessare solo i nuovi dispositivi e non l’attuale gamma che però resterebbe ferma all’attuale versione di Android.
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