Più passa il tempo più la fascia mid-range del mercato degli smartphone si fa interessante ma soprattutto conveniente. Basti vedere lo Xiaomi Redmi Note 5, un terminale piuttosto completo come abbiamo potuto constatare in fase di recensione. E se si parla di dispositivi con Snapdragon 636 entra in ballo anche ASUS ZenFone 5, più costoso ma altrettanto apprezzabile come testimoniato dalla nostra prova. Se siete curiosi di sapere quale modello sia più conveniente, scopritelo nel nostro confronto.
Confronto Xiaomi Redmi Note 5 vs ASUS ZenFone 5
Unboxing
Forte della commercializzazione italiana, lo Xiaomi Redmi Note 5 Global offre un caricatore EU in dotazione. Entrambi gli smartphone, poi, hanno in confezione una cover protettiva in silicone morbido. Ma l’ASUS ZenFone 5 ha dalla sua la presenza di cuffie in-ear, al contrario del brand cinese che non le offre nemmeno con i propri top di gamma.
Design e qualità costruttiva
- Xiaomi Redmi Note 5
- 158.6 x 75.4 x 8.05 mm – 182 g
- ASUS ZenFone 5
- 153 x 75.65 x 7.85 mm – 165 g
L’estetica è uno dei maggiori spartiacque fra questi due smartphone. Per lo Xiaomi Redmi Note 5 è stata utilizzata una scocca in metallo, con finiture sufficienti ed in linea con il prezzo. L’ASUS ZenFone 5, invece, sfoggia un più accattivante corpo in vetro. Inoltre, la dual camera a semaforo dello Xiaomi ricorda più palesemente le linee di iPhone X, facendo storcere a coloro che preferiscono un look più originale.
Pur avendo un display più ampio, seppur di poco, ASUS ZenFone 5 gode di dimensioni più ottimizzate, mentre lo Xiaomi Redmi Note 5 è più ingombrante. Teniamo di conto, però, che quest’ultimo ha una batteria più capiente che influisce.
Sistemi di sblocco
Visto che parliamo di dispositivi full screen, su tutti e due il sensore ID è posteriore. Per quanto la velocità del sensore sia la medesima, lo Xiaomi Redmi Note 5 risulta leggermente più veloce, visto che lo sblocco del display avviene prima. Da segnalare, però, che con ASUS è presente lo swipe sul lettore per abbassare la tendina delle notifiche. Allo stesso modo troviamo su ambedue il Face Unlock, il quale si è dimostrato migliore su ASUS ZenFone 5, riuscendo a sbloccare anche con poca luce. Inoltre, c’è la gesture per sollevare il telefono e risvegliare il display, rendendo il tutto più fluido.
Display
- Xiaomi Redmi Note 5
- IPS – 5.99″ FHD+ (2160 x 1080 pixel) – 403 PPI – vetro 2.5D Gorilla Glass ?
- ASUS ZenFone 5
- IPS – 6.2″ FHD+ (2246 x 1080 pixel) – 402 PPI – vetro 2.5D Gorilla Glass 3
Se l’ASUS ZenFone 5 ha dimensioni minore ma una diagonale maggiore è perché l’azienda ha optato per l’adozione di un display con notch. Che piaccia o meno, è comunque camuffabile tramite software. Detto questo, la prima cosa che si nota affiancandoli è come l’ASUS abbia un bilanciamento del bianco più tendente al giallo, mentre lo Xiaomi risulta più neutro. Sullo Xiaomi è invece migliore il contrasto, così come il livello di nero (comunque non molto profondo su entrambi).
Il software dello ZenFone 5 risulta migliore, in quanto permette una regolazione fine del bianco, mentre lo Xiaomi ha soltanto 3 presets (Calda, Normale e Fredda). Stessa cosa per la gamma cromatica, regolabile su più livelli sull’ASUS e con 3 presets per Xiaomi (Auto, Contrasto elevato, Normale).
Parlando di luminosità, l’ASUS ZenFone 5 risulta leggermente più luminoso (500 nits di picco contro circa 450 nits, mentre il Redmi Note 5 ha una migliore luminosità minima per l’utilizzo in notturna. Il sensore di luminosità si comporta ugualmente con tanta luce, mentre con poca luce risulta più reattivo a bordo dello Xiaomi. C’è da dire, però, che l’ASUS risulta meglio calibrato, con lo Xiaomi che tende a stare basso con i nits.
Prestazioni
La natura di questo confronto nasce dalla volontà di mettere testa a testa due terminali con hardware similare. Tutte e due gli smartphone, infatti, sono basati sullo Snapdragon 636 di Qualcomm. Il chipset, realizzato a 14 nm, comprende una CPU octa-core Kryo 260 fino ad 1.8 GHz ed una GPU Adreno 509. Abbiamo poi 4 GB di RAM LPDDR4X-1333 dual channel e 64 GB di memoria eMMC espandibile tramite microSD. Di questi ultimi, all’avvio 52.10 GB sono disponibili su ASUS e 50.43 GB sullo Xiaomi.
Come prevedibile, le differenze sono nei piccoli dettagli, dato che a livello generale le performance sono quasi equivalenti. La gestione della RAM risulta più efficiente sull’ASUS ZenFone 5, anche se di default la memoria occupata dal sistema sia 2.5 GB, mentre lo Xiaomi Redmi Note 5 si attesta sui 2.2 GB. Questo grazie anche ad OptiFlex, un tool AI per dare priorità alle app più usate. La velocità di esecuzione delle app va leggermente a vantaggio dello Xiaomi.
Ho svolto alcuni stress test sulla CPU, i quali hanno evidenziato due comportamenti diversi. Infatti, l’ASUS tende a rimanere più uniforme nelle prestazioni, salvo soffrire dei picchi improvvisi in negativo. Lo Xiaomi, invece, risulta più stabile ma dopo alcuni minuti va automaticamente in thermal throttling. Le temperature sono pressoché equivalenti, con l’ASUS che risulta leggermente più fresco.
Parlando di gaming, anche qua sono i piccoli dettagli a differenziare i terminali. Con Asphalt 8 il frame rate è leggermente più costante sullo Xiaomi, anche se in ambo i caso ci si attesta sui 30 fps a dettagli alti.
Software
In questi giorni ho ricevuto aggiornamenti minori su entrambi i modelli. Tuttavia, lo Xiaomi Redmi Note 5 è basato su Android 8.1 Oreo con patch di sicurezza di maggio 2018. Il software di ASUS ZenFone 5 è invece basato su Android 8.0 Oreo con patch di aprile 2018. E conoscendo Xiaomi, non è difficile credere che Redmi Note 5 verrà maggiormente supportato per lungo tempo. Senza considerare l’aspetto legato al modding, solitamente più prolifico in casa Xiaomi.
Al di là di ciò, l’esperienza utente è piuttosto differente. Sia la ZenUI 5 che la MIUI 9 sono interfacce ricche di opzioni e personalizzazioni, così come differenze. Innanzitutto sull’ASUS è presente il drawer e la possibilità di modificare la griglia delle icone della home, ottimizzando gli spazi. Se l’ASUS permette di nascondere e richiamare i tasti a schermo, lo Xiaomi va oltre ed integra le comode gestures full screen con cui muoversi rapidamente fra i menu.
Entrambi hanno i Temi, Dual App e varie gestures fra cui il double tap to wake. Solo l’ASUS integra anche il Game Genie (la suite per il gaming), le ZeniMoji (!) ed il double tap to sleep, mentre lo Xiaomi offre il Second Space dove custodire files privati, la Quick Ball e l’utile Registra Schermo.
Alla luce di tutto ciò, la MIUI risulta più ordinata, mentre la ZenUI è un’interfaccia sì più completa ma anche confusionaria. Tanti menu, tante opzioni non chiare sul loro compito e non mancano alcune traduzioni alquanto maldestre (ed anche mancanti).
Qualità foto/video
- Xiaomi Redmi Note 5
- posteriore: 12+5 mpx – EIS – f/1.9-2.0 – 1.4/1.12 µm
- frontale: 13 mpx – f/2.0 – 1.12 µm
- ASUS ZenFone 5
- posteriore: 12+8 mpx (grandangolare) – OIS+EIS – f/1.8-2.0 – 1/2.55″ & 1/4″ – 1.4/1.12 µm
- frontale: 8 mpx – f/2.0 – 1.12 µm
Dal punto di vista del software, trovo che quello dell’ASUS ZenFone 5 sia meglio realizzato. Dalla schermata principale si possono rapidamente raggiungere tutte (o quasi) le opzioni a disposizione, mentre sullo Xiaomi si cambia modalità tramite swipe. Senza considerare la modalità Manuale, esaustiva su ASUS e insufficiente su Xiaomi.
Se ve lo steste chiedendo, la Google Camera può essere installata di default sull’ASUS, mentre lo Xiaomi richiede lo sblocco del bootloader e l’abilitazione delle librerie Camera2 API.
Qualitativamente parlando, gli approcci di Xiaomi ed ASUS appaiono subito differenti dal punto di vista cromatico. Le foto scattate dallo Xiaomi Redmi Note 5 risultano più bilanciate ed apparentemente “smorte”, mentre l’ASUS ZenFone 5 realizza scatti di forte impatto visivo.
Purtroppo ciò implica una scarsa fedeltà cromatica in più occasioni con una tendenza alle tonalità fredde, per quanto l’ASUS sia anche dotato di un sensore di spettro colore. Ciò è dovuto anche all’AI Scene Detection, opzione non disattivabile che varia determinati parametri (saturazione e bilanciamento del bianco, per esempio) in base al soggetto inquadrato.
Di base le foto risultano più luminose con ASUS, anche se si nota una certa tendenza alla sovraesposizione. Utilizzando la modalità Auto HDR, presente su entrambi, a convincere di più è Xiaomi, con parti buie ed illuminate dal buon equilibrio reciproco.
Buona la messa a fuoco PDAF, così come la modalità Portrait, mentre in fase di zoom si comporta meglio l’ASUS, con un effetto meno artificiale.
E non dimentichiamoci, poi, che ZenFone 5 ha un secondo sensore grandangolare di buona qualità, una chicca non da poco in questa fascia di prezzo.
In fase di autoscatto la situazione non cambia, con l’ASUS che cattura selfie dalla migliore resa generale, per quanto ogni tanto la messa a fuoco non sia perfetta. Entrambi hanno Auto HDR e modalità Portrait anche con la camera frontale. Tuttavia, lo Xiaomi permette di scattare selfie più comodamente anche toccando il sensore d’impronte.
Parlando di video, anche se hanno lo stesso hardware, ASUS ZenFone 5 è meno limitato, con video anche in 4K e in Full HD a 60/120 fps, mentre Xiaomi si ferma al Full HD a 30 fps. Di giorno preferisco la stabilizzazione elettronica di Xiaomi, i colori sono più vividi ma anche falsati sull’ASUS che però realizza clip più luminose.
L’audio catturato è più pulito con ASUS, mentre lo Xiaomi ha un volume più alto. Di notte sono entrambi sufficienti e nulla più, con ASUS che tende a sovraesporre e, anche se le clip sono rumorose su tutti e due, quelle di Xiaomi sono meno luminose. I video selfie sono più stabili con ASUS, ma preferisco la resa cromatica e l’esposizione di Xiaomi. Di notte, invece, sono piuttosto comparabili, per quanto ASUS continui a sovraesporre.
Connettività
- Xiaomi Redmi Note 5
- dual SIM 4G – Wi-Fi ac Dual Band- Bluetooth 5.0 – sensore IR – Radio FM – microUSB – GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDou
- ASUS ZenFone 5
- dual SIM 4G – Wi-Fi ac Dual Band – Bluetooth 5.0 – NFC – USB Type-C – GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDou
Sia con Xiaomi che ASUS la connettività 4G prevede il supporto alla banda 20 con la medesima qualità di ricezione, come dimostrato anche dai valori di dBM e ASU. Ho effettuato diversi speed test al chiuso e all’aperto, sia sotto 4G che Wi-Fi mono/dual band, con risultati equiparabili ma non sempre uguali, come potete vedere nella tabella sottostante.
Le differenze vedono lo Xiaomi Redmi Note 5 avere la Radio FM ed il sensore IR per essere usato come telecomando. L’ASUS ZenFone 5 ha invece l’NFC e la più comoda porta USB Type-C. Anche se lo Xiaomi ha soltanto la microUSB, per entrambi la velocità di trasferimento dati via USB è uguale (un file da 1.37 GB impiega circa 54 secondi).
Per quanto riguarda la navigazione satellitare, entrambi hanno la bussola. Al chiuso i satelliti rilevati sono gli stessi ma l’ASUS riesce ad agganciarne di più. All’aperto è lo Xiaomi a ricevere un migliore segnale.
Qualità audio
In termini di riproduzione multimediale, la differenza principale è rappresentata dallo speaker stereo dell’ASUS ZenFone 5, il quale sfrutta la capsula auricolare come speaker secondario. L’output fornito è potente quanto quello dello speaker mono dello Xiaomi Redmi Note 5 che, però, pecca in profondità e corposità delle frequenze basse ed alte.
L’audio in cuffia è tutto a vantaggio dell’ASUS ZenFone 5. Non che lo Xiaomi Redmi Note 5 sia insufficiente, anzi, ma sia qualità che volume sonoro verta favore del terminale di ASUS. Il tutto è arricchito dal supporto DTS:X, una piccola suite per personalizzare ed equalizzare l’audio. Da menzionare che anche lo Xiaomi Redmi Note 5 ha uno suo equalizzatore. In fase di chiamate o ascolto di messaggi vocali, invece, la qualità tramite capsula auricolare è praticamente uguale.
Autonomia
Concludiamo con l’autonomia e qua il verdetto è presto detto, non tanto per i consumi, che sono piuttosto equivalenti quanto per la capacità, visto che Redmi Note 5 ha una 4000 mAh a differenza dei 3300 mAh di ASUS. Durante i test svolti, 5 minuti di streaming video hanno portato a -2% di batteria su Xiaomi e -1% su ASUS. Salendo a 30 minuti, invece, lo Xiaomi cala del -7%, mentre ASUS del -9%. Nessuna sorpresa negli stress test Antutu, con un -3% per tutti e due.
Seppur in confezione abbiano un caricatore 5V 2A, entrambi supportano il Quick Charge 3.0, con lo Xiaomi si carica del tutto in 2 ore. Tuttavia, ZenFone 5 ha delle funzioni di intelligenza artificiale che rallentano la carica e salvaguardano la longevità della batteria, a discapito delle tempistiche (di circa 1.5/2 ore).
Conclusioni e differenze di prezzo
Come avrete capito e come spesso accade in questi casi, un vincitore vero e proprio non c’è. Xiaomi Redmi Note 5 è un telefono concreto, con un’ottima autonomia e che svolge bene i suoi compiti senza strafare. ASUS ZenFone 5 costa sì di più ma offre un’esperienza più rifinita e che cerca di avvicinarsi alle fasce più alte del mercato. Cosa acquistare starà più al vostro portafogli che alle vostre preferenze, per quanto l’esperienza software della MIUI e della ZenUI possa influire nella scelta.
Discuti con noi dell'articolo e di Xiaomi nei gruppi Telegram e Facebook dedicati!
Non perdere alcuna notizia, offerta o recensione pubblicata sul nostro sito! Seguici sui social per rimanere sempre aggiornato in tempo reale grazie ai:
Canale Offerte , Canale News, Gruppo Telegram, Pagina Facebook, Canale YouTube e il Forum.