Recensione Oukitel K6: battery phone ma con qualcosa in più

Oukitel K6

Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un “corposo” battery phone del brand cinese. Nel caso di Oukitel K6, lo smartphone prova a scrollarsi di dosso il suo ruolo principale e cerca di spingersi oltre, proponendo un comparto fotografico con quattro sensori ed un’estetica niente male. Il device sarà riuscito nel suo intento? Scopriamolo nella nostra recensione.

Recensione Oukitel K6

Confezione di vendita

L’Oukitel K6 arriva in un bel box in cartonato bianco, con il logo K6 metallizzato al centro della confezione e quello del brand in alto sinistra. Aprendo la confezione di vendita, troviamo:

  • Oukitel K6;
  • cover protettiva in plastica morbida;
  • caricatore con presa EU da 5V 3A;
  • cavo USB / USB Type-C;
  • spilletta per l’estrazione dello slot dual SIM / microSD;
  • adattatore USB Type-C / USB;
  • adattatore USB Type-C / ingresso mini-jack da 3.5 mm;
  • manualistica.

Design e qualità costruttiva

Lo smartphone misura 158.7 x 76.3 x 10.4 mm per un peso di 211 grammi. Trattandosi di un battery phone è necessario dare per scontato che avremo a che fare con un dispositivo dalle dimensioni “importanti”. Tuttavia, questo inconveniente viene smussato dal design, estremamente curato nonostante l’utilizzo di materiali non esattamente premium.

La back cover, infatti, è realizzata in policarbonato con curvatura 3D che restituisce un bell’effetto glossy (anche se presenta un trattamento oleofobico insufficiente). L’alluminio è riservato esclusivamente al frame perimetrale, interrotto in alcuni punti da delle sottilissime bande plastiche. Oukitel K6 si lascia tenere in mano ed il grip in genere è abbastanza buono. La cover presente nella confezione gli fa perdere qualche punto per quanto riguarda l’estetica, ma almeno il retro sarà al sicuro dalle “ditate”.

Oukitel K6

Frontalmente trovano spazio la sensoristica, il LED di notifica, la capsula auricolare e una dual selfie camera (con tanto di flash LED). Il retro ospita la dual camera principale (localizzata al centro e con orientamento verticale), il lettore d’impronte digitali e il logo dell’azienda. Lungo il bordo inferiore abbiamo un ingresso USB Type-C, un singolo speaker e il microfono. Il lato destro è dedicato al bilanciere del volume e al tasto Power; quello sinistro allo slot dual SIM / microSD.

Un piccolo appunto. Abbiamo riscontrato alcuni problemi con la porta USB Type-C. Utilizzando un cavo diverso da quello in dotazione non è stato possibile né ricaricare la batteria né effettuare il trasferimento dati. Il cavo presente nella confezione presenta un connettore leggermente più lungo della media. Non si tratta di un vero e proprio difetto, bensì di una scelta costruttiva, che in alcune situazioni può risultare davvero scomoda. Ci teniamo a sottolineare che non è la prima volta che si verifica un evento del genere, specialmente con dispositivi di fascia economica.

Display

Il display è un bel pannello In-Cell da 6 pollici di diagonale e 402 PPI, con risoluzione Full HD+ (2160 x 1080 pixel) e rapporto in 18:9. Si tratta di una buona soluzione, in grado di restituire colori realistici (anche se in alcuni momenti un po’ troppo saturi). I bianchi hanno una leggerissima tendenza all’azzurro (appena accennata) ed i neri, anche se non particolarmente profondi, hanno un resa soddisfacente. Nel complesso il display è da promuovere in pieno.

Oukitel K6

Lo schermo con curvatura 2.5D a protezione del display presenta un trattamento oleofobico migliore di quello della back cover, pur rimanendo al di sotto della sufficienza. Come ogni smartphone con a bordo un SoC MediaTek, nelle Impostazioni troviamo il solito MiraVision. Il tool ci permette di andare a modificare a nostro piacimento alcuni aspetti dei colori (contrasto, saturazione, luminosità, nitidezza, temperatura).

Prestazioni

Come già anticipato nel precedente paragrafo, sotto la scocca abbiamo il chipset a 16 nm MediaTek Helio P23 (MT6763) con una frequenza massima di 2.0 GHz, in compagnia di 6 GB di RAM LPDDR4X Dual Channel e 64 GB di storage espandibile tramite microSD. L’Oukitel K6 si comporta in maniera degna durante l’utilizzo quotidiano, risultando abbastanza celere. Lag e impuntamenti sono estremamente rari e – in generale – non vi sono motivi di frustrazione per la user experience. La GPU ARM Mali-G71 MP2 a 700 MHz ci permette di far girare sia i giochi casual che quelli più impegnativi senza alcun tipo di problema.

Benchmark

Da segnalare l’impossibilità di effettuare i benchmark utilizzando Geekbench (sia in versione Free che Pro). Non è chiaro quale sia la causa dietro questo fenomeno, ma resta il fatto che non si sono verificati problemi con nessun altro dei software utilizzati.

Qualità fotografica

In apertura abbiamo accennato alla particolare attenzione del produttore verso il comparto fotografico. Oukitel K6, infatti, monta 4 sensori fotografici e prova a fare del suo meglio da questo punto di vista. Sulla back cover troviamo una dual camera da 21+8 mega-pixel (ci sono buone probabilità che questi valori siano interpolati) con flash dual LED, autofocus e HDR. Nonostante la tendenza a restituire immagini con colori leggermente troppo saturi, il doppio sensore è in grado di effettuare scatti più che sufficienti (anche se in alcuni casi sovraesposti, com’è possibile notare anche dai sample).

Facendo un po’ di attenzione in più non dovrebbero esserci problemi per avere delle belle foto, da utilizzare anche in ambito social. Quanto detto finora vale esclusivamente per contesti ben illuminati. Di notte la situazione cambia completamente: il sensore tende a perdere dettagli e le immagini si fanno leggermente rumorose. Accettabile, ma nulla di più. Presenti le classiche modalità di rito (Panoramica, Blur, Face Beauty, Mono, Pro/manuale). Inoltre è possibile registrare video fino a 1080p e 30fps.

La selfie camera – un modulo da 13+8 mega-pixel con flash LED – si comporta in maniera degna nelle ore diurne ma è incline a perdere davvero troppo in caso di scarsa illuminazione. Il flash viene in nostro aiuto e riesce a migliorare leggermente la situazione. L’effetto bokeh generato dal doppio sensore non convince, come evidenziato dalle foto.

Connettività e qualità audio

Il modulo dual SIM LTE di Oukitel K6 ci permette di utilizzare fino a due SIM contemporaneamente, oppure una SIM ed una scheda microSD. L’audio in chiamata è pulito ed equilibrato e non abbiamo riscontrato nessun problema di ricezione. In alcuni punti critici, lo smartphone è stato in grado di switchare in 4G/3G/2G abbastanza rapidamente e senza alcun tipo di latenza.

Il resto del comparto connettività ci offre Wi-Fi 802.11 a/b/g/n Dual Band, Bluetooth 4.2 ed il supporto NFC. Non manca all’appello nemmeno la Radio FM. Per quanto riguarda GPS / A-GPS / GLONASS, non abbiamo mai avuto mai momenti di “cedimento” durante la navigazione.

Lungo il profilo inferiore troviamo uno speaker che riporta un volume elevato, ma un suono leggermente gracchiante e – a volte – un po’ ovattato. Il suono restituito sembra quasi uscito da una piccola radio: impossibile aspettarsi di più. L’audio in cuffia, d’altro canto, risulta soddisfacente.

Software

Il dispositivo arriva con a bordo Android 7.1.1 Nougat e l’ultimo aggiornamento delle patch di sicurezza risale a dicembre 2017. L’esperienza offertaci da Oukitel è molto vicina a quella stock, con icone personalizzate dal produttore e con l’introduzione di alcune feature utili, prevalentemente incentrate sulle gestures.

  • Gestore Sistema: un pratico tool che permette di accedere alle impostazioni della batteria, di effettuare la pulizia del dispositivo, di bloccare/freezare app o di disattivare l’avvio automatico di alcune di esse;
  • Modalità schermo intero: permette la visualizzazione full screen delle app;
  • Gesture Motion: gesture di movimento;
  • Gesture Unlock: gesture da utilizzare nella schermata di blocco per richiamare applicazioni;
  • Modalità a una mano;
  • Fast Capture: permette di utilizzare i tasti fisici per scattare foto e registrare video (richiamando immediatamente la Fotocamera);
  • QRCode Scan;
  • Gesture del sensore ID;
  • Screen Recorder;
  • Face Unlock.

Facendo riferimento anche a quanto detto nel paragrafo inerente alle Prestazioni, il software si rivela particolarmente valido seppur non esente da qualche piccolo lag o rallentamento casuale. Si tratta di episodi che non compromettono l’esperienza finale e non abbiamo riscontrato nessun problema di utilizzo dello smartphone da questo punto di vista.

Infine, volendo soffermarci sul Face Unlock (una delle feature più in voga in questo periodo), questo si rivela affidabile anche se forse un po’ troppo lento nello sblocco del device. Inoltre, utilizzandolo verrà disattivato il lettore d’impronte e sarà possibile sbloccare lo smartphone solo tramite pin/sequenza, oltre che rilevamento del viso. Di conseguenza, almeno personalmente, ho preferito di gran lunga optare per il lettore d’impronte (seppur non eccella assolutamente in rapidità).

Autonomia

Arriviamo al pezzo forte dell’Oukitel K6. Il dispositivo è un battery phone che monta un’unità da 6300 mAh. Lato software abbiamo alcune funzionalità come la Power-saving Mode e la Smart-saving Mode, che vengono in nostro aiuto per migliorare l’autonomia. Con un uso medio intenso, lo smartphone si è assestato su poco più di 8 ore e 30 minuti di display acceso. Il test della batteria continuato con PCMark si è attestato sulle 13 ore e 18 minuti.

Il K6 presenta la ricarica rapida Pump Express 3.0 da 5V 3A e con il caricatore in dotazione abbiamo impiegato meno di 3 ore per effettuare una ricarica completa.

Recensione Oukitel K6 – Prezzo e conclusioni

Volendo trarre le nostre conclusioni, l’Oukitel K6 si presenta come un battery phone che prova ad osare leggermente. A riprova di ciò troviamo un comparto fotografico che permette di avere scatti decenti in varie occasioni. Il software a bordo, in combinazione con la parte hardware, offre un’esperienza d’uso più che buona. Anche se sono stati adottati dei materiali cheap (back cover in policarbonato), lo smartphone presenta un buon design ed una solidità costruttiva eccellente.

Una nota di demerito va senza dubbio al trattamento oleofobico, ma non ci troviamo di fronte ad un elemento invalidante. Il peso e le dimensioni potrebbero essere un ostacolo per qualcuno; se è il vostro caso, evidentemente i battery phone non fanno per voi. Se invece siete in cerca di un dispositivo di questo tipo che nello stesso tempo sia anche “utilizzabile” e che non abbia un costo eccessivo (181 euro su BangGood) forse potrebbe essere quello che state cercando.


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