L’aggiornamento ad Android Nougat è sicuramente uno dei topic del momento, dato l’ampio numero di persone che attualmente dibattono a riguardo dell’arrivo dell’update sui propri dispositivi. Una delle voci che in questi giorni è stata più dibattuta riguarda l’arrivo dell’aggiornamento in questione sull’ex top di gamma del colosso cinese Huawei, P8.
La compagnia quest’oggi ha finalmente rilasciato una prima line-up per il roll-out dell’aggiornamento sui propri dispositivi, sciogliendo ogni dubbio sulla questione.
Huawei P9 e P9 Plus in prima linea per Android Nougat
Ovviamente, com’era già immaginabile da tutti, la compagnia cinese ha annunciato che i primi dispositivi a ricevere la nuova distribuzione del sistema operativo di Google, Android Nougat, saranno proprio gli ultimi top di gamma, Huawei P9 e Huawei Mate 8.
La data di rilascio non è stata ancora ufficializzata in nessun modo, anche se le prime indiscrezioni parlano di un possibile rilascio durante il primo trimestre del prossimo anno, quindi Q1 2017.
L’azienda cinese ha poi aggiunto che gli altri dispositivi che riceveranno l’ultima versione del sistema operativo della compagnia di Mountain View, Android Nougat 7.1, saranno poi Huawei Nova, Nova Plus e P9 Lite e l’altro top di gamma dell’anno in corso, P9 Plus.
Ovviamente, tutti i dispositivi presenti in questa lista saranno aggiornati anche all’ultima versione dell’interfaccia grafica del gigante cinese, la EMUI 5.0. Secondo la compagnia, si dovrebbero avere circa il 90% delle funzioni portate già sulla versione software definitiva di Huawei Mate 9.
Al momento però non possiamo assolutamente assicurare che questa sarà la lista definitiva dei soli device aggiornati alla nuova versione dell’OS.
Infatti, come molti già vociferavano, mancano device di successo come Huawei P8, che ha tutti i requisiti per ricevere l’aggiornamento, e il P8 Lite, uno dei device più venduti nella storia della compagnia.
Speriamo che il supporto per questi due device non termini in questo modo e che la società non commetta lo stesso errore che, qualche anno, commise anche LG.