Xiaomi ha guidato le vendite del 2015, nonostante le proiezioni disattese

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Nelle ultime settimane si è parlato molto delle preoccupazioni degli investitori causate dagli obiettivi di vendita disattesi nello scorso anno del colosso cinese Xiaomi.

Infatti, la compagnia di Lei Jun ha deluso le proiezioni che prevedevano di raggiungere la soglia di 80 milioni di dispositivi venduti nel 2015, target tra l’altro inizialmente fissato addirittura a 100 milioni.

Xiaomi ha visto perfino mettere in discussione la sua imponente valutazione di circa 46 miliardi di dollari, proprio a causa di questi risultati inferiori alle aspettative iniziali.

Nonostante questo, il colosso tech è ancora il primo produttore in Cina secondo un  recente rapporto del Wall Street Journal, il quale ha considerato i dati elaborati degli analisti di Canalys e Strategy Analytics.

Xiaomi ha guidato le vendite del 2015, nonostante le proiezioni disattese

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Secondo Canalys, Xiaomi ha sostenuto ben il 15.2% del mercato cinese, mentre seconda si è classificata la sua eterna rivale Huawei con il 14.7%. Apple vanta “soltanto” un terzo posto con il suo 12.5%.

Il rapporto, inoltre, afferma che le vendite del Redmi Note 3, caratterizzato da prezzi competitivi e features di tendenza” hanno contribuito in modo davvero significativo a garantire a Xiaomi il primato come Top Seller cinese. 

Tuttavia, gli analisti hanno anche previsto che durante questo 2016 appena iniziato, la società dovrà affrontare una dura lotta con i suoi competitors, basti pensare all’accanita concorrente Huawei, che ha spedito più di 100 milioni di smartphone nel 2015.

Dunque, il 2016 sarà il banco di prova per verificare se Xiaomi abbia effettivamente le carte in regola per giustificare la sua valutazione colossale o se la compagnia dovrà, al contrario, ridimensionare le sue ambiziose aspettative.