Xiaomi, già a partire dal suo debutto, ha cominciato rapidamente a conquistare il mercato delle vendite online in Cina. Negli ultimi anni, però, l’azienda ha cominciato a pianificare anche un’espansione in nuovi mercati, soprattutto nel sud-est asiatico.
Tra questi, per esempio, possiamo citare l’India dove Xiaomi ha raccolto il più grande successo, anche grazie alla commercializzazione di prodotti, come il Mi 4i, pensati appositamente per il mercato indiano. Al momento, però, pare che la compagnia cinese stia riconsiderando il modo di approcciarsi al proprio mercato interno, al fine di aumentare le vendite nel 2016.
Dopo aver, di recente, annunciato di aver venduto 70 milioni di device nel 2015 al posto degli 80 milioni preventivati, pare che la Xiaomi abbia dichiarato ad alcune agenzie stampa cinesi di avere in mente di puntare, oltre che al sito Mi.com (che rimarrebbe comunque il cuore delle vendite per l’azienda), all’incremento del numero di negozi fisici Mi Home da 20 a 50, al fine di duplicare le vendite “in store”. C’è da dire, però, che in Cina questi ultimi non sono gli unici store a vendere dispositivi Xiaomi, grazie alle partnership con alcuni gruppi commerciali.
Nelle intenzioni di Xiaomi ci sarebbe la volontà di vendere 58 milioni di telefoni nei negozi fisici, rispetto ai 28 milioni del 2015, pari al 40% delle vendite totali.
Questa mossa si spiegherebbe grazie al processo di modernizzazione delle città in Cina, in quanto molti villaggi e piccole città vengono distrutte per essere poi ricostruite come più moderne metropoli, causando, di conseguenza, l’aumento della richiesta di dispositivi tecnologici: proprio queste città dovrebbero ospitare i nuovi store Mi Home.
Il nuovo anno è appena iniziato e Xiaomi, anche grazie alla prossima presentazione del Mi 5, dispositivo sul quale punta fortemente, pianifica nuove strategie di vendita al fine di consolidare il suo dominio sul mercato cinese.