Di recente Huawei ha stretto una collaborazione con la rivista di moda Vogue in vista del lancio del nuovo Huawei Mate 8, una partnership che lascia intuire chiaramente il target a cui il noto Brand cinese vuole rivolgersi con il suo/i suoi nuovi Top di Gamma.
Nell’ambito dell’evento di presentazione di questa nuova collaborazione, il CEO di Huawei, Yu Chengdong, ha accettato di rispondere ad alcune domande dei media, sottolineato che l’azienda, con il prezzo (in Cina) di 4000 Yuan (circa 565 Euro) del modello di punta, ovvero il Huawei Mate S, ha ottenuto un risultato di vendite che hanno raggiunto le centinaia di migliaia di unità.
Ma nell’ambito della stessa intervista Yu ha rilasciato anche delle dichiarazioni riguardo le future strategie di vendita di Huawei, le quali, secondo quanto appreso dal CEO dell’azienda, saranno improntate sullo stesso modello utilizzato da Apple con l’iPhone 6s.
Il Hauwei Mate 8, quindi, rappresenterà una sorta di iPhone 6 Plus di Huawei e, insieme al Mate S, sfiderà sul mercato la “coppia di Apple” (iPhone 6s Plus e iPhone 6s), per soddisfare le esigenze di varie categorie di utenti.
Yu Chengdong ha aggiunto che Huawei differenzierà e amplierà sempre di più la sua offerta, producendo sia dispositivi da 2000 Yuan (circa 282 Euro) che smartphone Top di Gamma da 5000 Yuan (circa 706 Euro). Riguardo a questi ultimi, l’AD è fermamente convinto che il prezzo del Mate S sia in linea con le prestazioni del dispositivo.
L’obiettivo finale dell’azienda è quello di colmale il GAP attualmente esistente con i Top Brand nell’appeal sul grande pubblico (caratteristica principale proprio dei prodotti Apple) e la già citata collaborazione con Vogue, e la partecipazione ad eventi come sfilate e manifestazioni nel campo della moda, vanno sicuramente in questa direzione.
Yu Chengdong ha concluso affermando che Huawei sta puntando anche al miglioramento dell’interfaccia utente, con un team di progettazione che vede impiegati, anche in questo ambito, alcuni ex operatori del campo della moda, oltre che, come anticipato alcuni giorni fa, una risorsa proveniente “dal vivaio” di Apple.
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