OnePlus è forse l’azienda che ha fatto più di tutte parlare di sé in questo 2014, annunciando il suo “flagship killer” ad Aprile, acquistabile per un primo lungo periodo solo attraverso il tanto amato/odiato sistema di inviti.
Ancora prima che del suo OnePlus One, si è parlato di quest’azienda per essersi presentata al mondo come una nuova piccola realtà, una start-up, “tesi” poi smentita da alcuni documenti ufficiali che emersero dimostrando che in realtà si tratta di un marchio con alle spalle il più conosciuto Oppo.
Oggi invece parliamo di quest’azienda per un motivo ben più concreto. Nella giornata di domani, 18 Dicembre, infatti, è stato annunciato il lancio del OnePlus One 4G China Unicom “edition“.
Il OnePlus è un dispositivo dotato nativamente del 4G LTE globale (TD-LTE e FDD-LTE), ma tra le bande supportate non è presente quella dei 2500MHz, sulla quale si basa la connettività LTE del gestore telefonico cinese China Unicom, uno dei più importanti della Cina.
Questo non significa che, fino ad ora, gli utenti cinesi non hanno potuto utilizzare la connettività 4G all’interno del loro paese se possessori di un OnePlus One, tutt’altro. Alcuni utenti, però, hanno lamentato alcuni problemi di instabilità del segnale e sembra che per poter usufruire al meglio del 4G fosse necessaria una modifica al firmware (probabilmente un pacchetto da flashare tramite recovery).
Per mettere fine a queste procedure, è stato, appunto, annunciato il OnePlus One nella versione 4G China Unicom che sarà in vendita da domani, 18 Dicembre alle ore 10:00 (ora locale di Pechino), sia nella versione Silk White 16GB al prezzo di 1999.99 Yuan (circa 259 euro), che nella versione Sandstone Black 64GB al prezzo di 2299.99 Yuan (circa 299 euro).
Sembra, quindi, che OnePlus stia cercando di rimediare ai suoi errori, anche se in questo caso dovremmo più parlare di una mancanza parziale più che di un errore.
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