Molto probabilmente l’operazione tanto chiaccherata negli ultimi giorni che vede coinvolta Xiaomi nell’acquisizione della maggioranza del capitale della società cinese Leadcore Technology Co.Ltd, attiva nella produzione di semi-conduttori, è un progetto che Xiaomi aveva messo in piedi da tempo, un progetto che aveva visto la luce quanto meno 4 o 5 mesi fa.
Ma andiamo per ordine. L’ultima indiscrezione relativa al colosso pechinese proveniente dal web è un tweet, tanto importato quanto breve, realizzato dal micro-blogger @Daren sul proprio profilo weibo che annuncerebbe l’arrivo sul mercato di un nuovo dispositivo targato Xiaomi, dal nome ancora ignoto, equipaggiato con l’attuale processore top-di-gamma di Leadcore, l’LC1860, al prezzo di 399 yuan (circa 52 euro). Fino a qui, niente di strano!
Ripercorriamo ora le caratteristiche tecniche del chipset Leadcore in questione, per poi passare a quelle del misterioso Xiaomi Redmi equipaggiato con un altrettanto misterioso esa-core dal nome LC1960 trapelato su Antutu nel mese di Luglio:
- Leadcore LC1860: processo produttivo a 28nm, processore 6-core con Cortex A7 a 2Ghz, GPU Mali-T628 MP2, supporto memoria LPDDR3 dual-channel, fotocamere fino a 20 mega-pixel, display 2K Quad-HD e supporto reti GSM/TD-SCDMA/TDD-LTE/WCDMA e FDD-LTE in 13 frequenze.
- LC1960 su Xiaomi Redmi: processo produttivo a 28nm, processore 6-core con Cortex A7 a 2.0 Ghz, GPU Mali-T628MP2,supporto fotocamere fino a 20 mega-pixel, display Full-HD e reti GSM/TD-SCDMA/TDD-LTE/WCDMA, FDD-LTE in 13 frequenze.
Si assomigliano eh? Quando questo terminale Xiaomi fece capolino sui database dell’app benchmark, molti speculavano sulla possibilità di un nuovo processore entry-level targato Qualcomm o MediaTek dalle performance piuttosto buone. Mai avremmo pensato che il processore in questione fosse un made-in (perché é un made-in, no?). Il dispositivo avvistato al tempo su Antutu comunque, faceva affidamento inoltre su 1GB di RAM e display in risoluzione HD 1280 x 720 pixel. Questo è certo!
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