Huawei è sicuramente una delle aziende più attive al mondo nell’ambito della ricerca e sviluppo del settore “Reti e Connettività” e, come già riportato in passato, lo è/lo sarà anche nella realizzazione delle future reti mobile 5G.
Infatti, come vi avevamo annunciato circa un anno fa, Huawei è stata una delle prime aziende a puntare molto sullo sviluppo delle future reti 5G, arrivando a fondare, nel corso del 2015, il 5GIC, ovvero 5G Innovation Centre, presso l’Università del Surrey nel Regno Unito, ovvero quello che rappresenta, attualmente, il principale polo mondiale nello sviluppo e nella sperimentazione delle suddette reti.
Si vociferava di un arrivo di tale tecnologia a livello commerciale per il 2020, ma Huawei ha anticipato i tempi, firmando un accordo con MegaFon, secondo operatore mobile in Russia, e annunciando una sorta di anteprima per il lancio della rete 5G in occasione dei Mondiali del 2018, la manifestazione calcistica che si terrà, appunto, in Russia.
Ma non solo, Huawei, a marzo 2015, ha stretto un ulteriore accordo con NTT DoCoMo, principale gestore telefonico in Giappone, per la diffusione commerciale delle tecnologie 5G nel paese.
Le due società hanno conseguentemente iniziato vari test, e Huawei ha annunciato giorni fa che il primo test su larga scala si è ufficialmente concluso con ottimi risultati.
Il test è stato effettuato a Chengdu, in Cina, ed è stato trasmesso in streaming presso il padiglione di Huawei al CEATEC Japan Trade Show, svolto a Makuhari Messe in Chiba, Giappone.
Durante questo evento è stato svolto il primo test su celle MultiUser MIMO, ovvero Multi-Input/Multi-Output, su larga scala, con ben 24 dispositivi collegati contemporaneamente ad una cella, utilizzando la banda di frequenza sub-6 GHz.
Dai test sulle celle MultiUser MIMO è stata riscontrata una velocità nel throughput medio di downlink di 1.34 Gbps, con un picco in download di 3.6 Gbps con un canale di banda ultra-larga da 100 MHz, velocità che sono state riscontrate essere 10 volte maggiori rispetto a quelle raggiunte su celle con tecnologia SingleUser MIMO.
Per fare un esempio “banale”, con queste velocità sarà possibile fare uno streaming di un film 4K in qualcosa come 10-15 secondi.
Il test è inoltre servito ad osservare le prestazioni di nuove tecnologie 5G air-interface proprietarie di Huawei, ovvero lo Sparse Code Multiple Access (SCMA) e il Filtered OFDM (F-OFDM).
“Questi risultati nei test rappresentano un significativo passo avanti verso l’obiettivo di Huawei di sviluppare le tecnologie 5G entro il 2018“, ha dichiarato Wen Tong, dirigente di Huawei e CTO di Huawei Wireless Networks, che ha poi aggiunto: “Risultati come questi mostrano che stiamo facendo rapidi progressi nella direzione giusta. Sono sicuro che ciò che abbiamo imparato in questa occasione si rifletterà in avanzi tecnologici ancora più innovativi nel campo dello sviluppo delle reti 5G.”
E’ chiaro come Huawei sia ormai capofila nel progetto 5G, non solo in Asia, ma anche in Europa, basti vedere i fondi stanziati da parte dell’Unione Europea a luglio dell’ammontare di 700 milioni di euro e gli ulteriori 3.5 miliardi di euro provenienti da investimenti di privati.
Attendiamo, quindi, i Mondiali russi del 2018 per vedere se Huawei confermerà quanto di buono fatto fino ad ora.
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