La fine di un’era: Xiaomi blocca l’uso non ufficiale delle ROM Global

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Di tutte le aziende, Xiaomi è quella che tiene la guarda più alta quando si parla di installazione delle ROM, visto quanto accaduto in passato. Nel corso degli anni, la compagnia di Lei Jun ha attuato varie procedure per impedire che venissero installati firmware alternativi che non fossero quelli pensati da lei. Questo per due motivi: il primo, specialmente quando non era presente in occidente, evitare che i suoi smartphone vengano venduti con ROM farlocche a rischio virus; il secondo, evitare che le persone possano comprare dalla Cina per poi installare ROM Global.

Xiaomi sta impedendo l’installazione delle ROM Global sugli smartphone cinesi

Alcuni sicuramente si ricorderanno che nel 2018 è avvenuto il lancio di Xiaomi in Europa: prima di allora, chi voleva acquistare i suoi smartphone doveva per forza rivolgersi ai rivenditori cinesi, che fossero questi GearBest, BangGood, GeekBuying e così via. Con lo sbarco in occidente sono anche nate le ROM Global, ovvero la versione delle ROM cinesi adattata per aggiungere i servizi Google, le varie lingue e tutti i ritocchi necessari per il pubblico internazionale.

Questo ha però creato una situazione scomoda per Xiaomi, dato che molti dei suoi modelli di smartphone sono venduti sia in Cina che in Europa. Questo significa che in alcune circostanza si può acquistare il modello cinese dalla Cina, pagandolo meno rispetto a quello europeo, per poi installarci la ROM Global e utilizzarlo proprio come fosse stato acquistato in Europa (a parte la questione garanzia, ma quello è un altro discorso).

Arriviamo così alla segnalazione dell’insider Kacper Skrzypek, che su X ha pubblicato un’immagine che mostra come Xiaomi abbia implementato un nuovo blocco per impedire l’installazione di ROM Global su modelli cinesi. Provando a flashare la ROM occidentale, si ottiene il seguente messaggio di errore: “Questa versione del software non è supportata sul tuo dispositivo“. La segnalazione riguarda un modello della serie Redmi Note 13, e al momento non è chiaro né quali smartphone siano coinvolti né se si tratti di un blocco ufficiale anziché una prova.

A questo punto, la palla passa a Xiaomi, che ci auguriamo comunichi a breve l’eventuale novità di modo che le persone evitino di acquistare smartphone dalla Cina per poi non poterli utilizzare con le ROM tradotte e adattate. Qualora lo si volesse comunque fare, a questo punto l’unica alternativa rimane quella di affidarsi alle ROM ufficiose del team Xiaomi.eu.

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