Dopo diversi anni il brand cinese è tornato alla ribalta in Italia, così come in Europa, con una serie di device al top. OPPO RX17 Neo, con un design affascinante e specifiche da medio gamma sembra essere un punto di congiunzione perfetto per i tantissimi utenti che cercano un prodotto premium che non raggiunga costi eccessivamente onerosi. Forte del suo display da 6.41 pollici ed il nuovo notch a goccia, il device si presenta con grandi aspettative, vediamo come si è comportato nella nostra recensione completa.
Recensione OPPO RX17 Neo
Unboxing
La confezione di vendita di OPPO RX17 Neo si presenta in cartonato bianco ed è piuttosto ricca. Al suo interno troviamo:
- OPPO RX17 Neo;
- Cover in silicone trasparente;
- Alimentatore da parete 5V – 2A;
- Pin per estrarre il carrellino;
- Cavo USB – Micro USB;
- Auricolari in-ear con mini jack 3.5 mm;
- Manualistica.
Design e qualità costruttiva
Dopo aver tessuto le lodi – almeno sul piano estetico – di OPPO RX17 Pro, ci troviamo di fronte alla variante Neo e l’impatto, con le dovute differenze, è ancora una volta dei migliori. Anche in questo caso troviamo una colorazione gradiente (lucida questa volta) gestita in maniera ottimale.
Nonostante il passaggio da una tonalità all’altra sia ben visibile, la back cover concede un senso di continuità piacevole. Anche i materiali costruttivi sono degni di nota, troviamo una scocca posteriore in vetro, accompagnata da un frame in alluminio lucido. “Accompagnata” è il termine giusto, perché la rastremazione ottimizzata dei bordi non restituisce la sensazione di distacco tra i due materiali, ma piuttosto offre un’idea di unità tra le sezioni.
Nonostante le dimensioni importanti, 158.3 x 75.5 x 7.4 mm, lo smartphone concede un ottimo grip per due ragioni: il peso (solo 156 g) distribuito perfettamente sulla superficie e, appunto, l’alluminio lucido che offre un’ottima aderenza alla mano.
Metodi di sblocco
OPPO RX17 Neo offre ben due modalità di sblocco, oltre alle classiche con sequenza e PIN. Tra le novità del device troviamo infatti il lettore d’impronte sotto il display. Il fingerprint ID si trova nella porzione inferiore del display, posizionato troppo in basso a mio avviso) rispetto al naturale movimento del pollice. Ad ogni modo il sensore sarà visibile con un’animazione anche a display spento che ci permetterà di individuare il punto giusto dove apporre l’impronta.
Purtroppo il sensore in questione pecca sia di precisione che di velocità. Il più delle volte ho dovuto effettuare 3/4 tentativi prima di sbloccare lo smartphone con successo. Sia per il posizionamento, che per l’effettiva funzionalità non ho trovato particolarmente agevole questa modalità di sblocco.
Per finire, abbiamo il Face Unlock software che funziona discretamente, riscontrando i soliti problemi dovuti alla scarsa illuminazione esterna. Al buio, ad esempio, sarà quasi inutilizzabile. Nonostante ciò, ho quasi sempre optato per questa modalità piuttosto che per il fingerprint sotto il display. Ad ogni modo gli utenti potranno usufruire di entrambi a proprio piacimento.
Display
A completare un design degno di nota, abbiamo un display da 6.41 pollici Full HD+ (402 PPI) in 19.5:9 caratterizzato dal notch a goccia e, grazie ad un chin ridotto al minimo, raggiunge circa il 91% di screen-to-body ratio. A differenza dei tanto criticati smartphone con notch, in questo caso, proprio la goccia costituisce un valore aggiunto per il design, viste le dimensioni ridotte e la simmetria.
Abbandonando la parentesi estetica, il pannello è un AMOLED di ottima fattura. Il display offre un contrasto elevato e colori vivaci, il tutto impreziosito – ovviamente – dal nero assoluto offerto dall’AMOLED e da una buona visibilità alla luce diretta. Proprio grazie al tipo di display, gli utenti avranno la possibilità di attivare l’Always-on Display per l’orologio.
Inoltre, via software si potrà tarare il bilanciamento dei colori, sia manualmente (con la modalità notturna) che grazie a tre scenari prestabiliti.
Hardware
OPPO RX17 Neo si affida ad un SoC conosciuto per affidabilità su più device. Ci riferiamo allo Snapdragon 660 di Qualcomm. Soluzione da 16 nm Octa-core fino a 2.0 GHz, accompagnato dalla GPU Adreno 512, 4 GB di RAM e 128 GB di Storage (espandibili via MicroSD fino a 256 GB). Come abbiamo accennato, ci troviamo dinanzi ad un chipset non più recentissimo, già sperimentato su diversi device, ma che offre comunque prestazioni degne di nota.
Nell’utilizzo quotidiano non avrete alcun tipo di problema, lo smartphone risponderà in maniera reattiva alle più comuni esigenze. Anche lato gaming l’RX17 Neo si districa bene, ci consentirà di giocare a titoli più pesanti come PUBG (con risoluzioni medie) e, chiaramente, non avrà problemi nell’affrontare giochi più leggeri. Via software, poi, OPPO mette a disposizione lo spazio gioco, che offre la possibilità di liberare RAM ed inibire telefonate e messaggi nelle sessioni di gioco.
Benchmark
Software
Probabilmente, una delle poche note stonate di questo OPPO RX17 Neo è proprio l’ottimizzazione software. Abbiamo la ColorOS 5.2 basata su Android 8.1 Oreo aggiornato alle patch di Novembre.
In via generale, non ho trovato una traduzione intuitiva di gran parte delle funzionalità di menù ed app fotocamera. Inoltre, scelta inspiegabile vista la porzione di display a disposizione, non saranno disponibili le icone sulla barra delle notifiche. Nonostante l’OS sia acerbo sotto questo punto di vista, gode di alcune funzionalità interessanti. Troviamo infatti le gesture in sostituzione della classica NavBar: i comandi saranno tutti disponibili partendo dalla cornice inferiore, effettuando uno swipe centrale si tornerà alla home (con uno swipe prolungato si apre il menù delle app recenti), mentre scorrendo dai lati si tornerà indietro.
Un’altra aggiunta interessante è rappresentata dalla barra laterale, utilizzandola sarete in grado di gestire le app recenti e quelle più utilizzate, e sarà sempre consultabile con uno swipe laterale; la barra è caratterizzata da una linea opaca verticale.
Qualità fotografica
Su OPPO RX17 Neo troviamo un doppio sensore principale 16 + 2 mega – pixel, il primo con apertura focale f/1.7 con PDAF ed il secondo, con apertura focale f/2.4 dedicato alla profondità. Frontalmente c’è una singola camera – scelta obbligata dal notch a goccia – da 25 mega – pixel con apertura focale f/2.0.
In via generale lo smartphone soffre le criticità di gran parte dei medio gamma in termini qualitativi: nelle ore diurne riusciremo ad effettuare scatti più che gradevoli, mentre, con il calare della luce e con fonti artificiali le foto perderanno diversi dettagli, con un contrasto insufficiente. Molto buona la resa cromatica, con colori estremamente fedeli alla realtà. Gli scatti offerti da OPPO RX17 Neo rimangono comunque nella media, sia per la dual camera posteriore che per quella frontale: in entrambi i casi potremo fare affidamento sull’HDR.
Presente anche il riconoscimento scena AI, applicato in automatico dallo smartphone che, però, non cambia in maniera sostanziale le foto.
Tra le impostazioni fotografiche abbiamo poi la possibilità di effettuare foto con Ritratto, con risultati discreti anche in situazioni di scarsa luminosità. Ad infoltire il menù fotografico abbiamo poi il Timelapse e la modalità panorama, oltre che alcune personalizzazioni come adesivi e filtri da applicare Live alle foto. Come già detto, mentre RX17 Neo salta all’occhio per design e fattezze da top di gamma, il comparto fotografico, seppur nella media, non lascia il segno. Presente anche la possibilità di registrare video stabilizzati in Full HD a 30 fps, con buoni risultati anche in situazioni di scarsa luminosità.
Connettività e audio
Il device si presenta completo sotto il profilo della connettività. In primis troviamo il supporto al Dual SIM (2 nano SIM) a cui si potrà aggiungere una MicroSD fino a 256 GB. Il carrellino non è ibrido, quindi potranno essere utilizzate contestualmente entrambe le SIM e la MicroSD. Presenti Wi-Fi 802.11 b/g/n, Wi-Fi Direct, Bluetooth 5.0 LE, GPS, A-GPS. Assente invece l’NFC.
Mentre non ho riscontrato alcun tipo di problema con l’utilizzo di auricolari, sia wireless che cablati (presente il mini jack da 3.5 mm), non mi ha soddisfatto la capsula auricolare, non per l’audio, ma per il posizionamento. Per riuscire ad ascoltare in maniera ottimale dovrete abbassare di un paio di centimetri l’impugnatura classica.
Autonomia
OPPO RX17 Neo è basato su una batteria da 3600 mAh, unità che permette in maniera agevole di raggiungere il giorno di utilizzo e, in alcuni casi, anche metà della giornata successiva. In concreto, il device raggiungerà circa le 5 ore di display acceso pur con un utilizzo intenso tra rete dati, Wi-Fi ed app di messaggistica con notifiche push sempre connesse.
Troviamo purtroppo ancora l’ingresso micro USB, che non sarà però un problema. In confezione troviamo l’alimentatore da parete VOOC in grado di caricare completamente il device in circa 1 ora e 30 minuti.
Conclusioni e prezzo
Tirare le somme per questo OPPO RX17 Neo non è, tutto sommato, un lavoro difficile. Di certo rinuncerete ad alcuni must come l’USB Type-C ed a SoC di ultima generazione. Ma in cambio potrete acquistare uno smartphone che per molti versi si avvicina ai top di gamma. L’RX17 Neo offre una cura nei materiali, display e design che potrebbero fare la differenza sulla scelta finale degli utenti. Il prezzo, poi, è dalla sua parte: potrete acquistare lo smartphone anche in store fisici come Mediaworld ed Unieuro, ad un prezzo di circa 349€ nelle colorazioni Astral Blue e Mocha Red.
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