Che le aziende produttrici di smartphone avessero utilizzato dei trucchi per “falsificare” i risultati di applicazioni di benchmark è un fatto risaputo. Nel 2013, infatti, Samsung è stata accusata di falsare i risultati ottenuti dalle sue GPU e, da questo sospetto, è partita un’indagine che ha mostrato come tutti, eccetto Google e Motorola, utilizzassero trucchi per ottenere migliori risultati. La notizia, però, è che un editoriale del noto portale XDA ha mostrato che OnePlus e Meizu utilizzerebbero questi trucchi ancora ora.
Il sospetto è nato osservando i risultati ottenuti da OnePlus 3T e Meizu Pro 6 Plus. Secondo quanto riportato da XDA, nello specifico, questi smartphone fanno lavorare le proprie CPU ad una frequenza più alta e costante per tutta la durata del benchmark.
OnePlus e Meizu utilizzerebbero dei trucchi per ottenere migliori punteggi su Antutu e GeekBench
Questo sarebbe stato provato utilizzando un particolare tool per GeekBench, che ha mostrato quelli che sono i risultati reali del benchmark, sensibilmente diversi da quelli ottenuti con l’applicazione ufficiale.
Da una parte, questo report (che potrete trovare al seguente link) ha dimostrato che ancora oggi qualche produttore bari, nonostante sia risaputo che non sono i benchmark a fare la differenza nell’uso reale di un telefono e nonostante nel 2013 alcuni dispositivi siano stati completamente estromessi dai database dei maggiori benchmark a causa di questo scandalo.
D’altro canto, però, una nota positiva viene fuori: a quanto pare nessuno tra gli altri produttori sta utilizzando trucchetti del genere e la vicenda appare molto circoscritta. Non sappiamo se il clamore portato da questo editoriale possa portare a qualche problema per OnePlus e Meizu, però di certo rimane la brutta figura.
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