Per chi non la conoscesse, LeTV è una delle maggiori aziende nella produzione e distribuzione di contenuti online sul mercato cinese; per intenderci, una sorta di Netflix asiatico.
Stiamo quindi parlando di un colosso dell’elettronica, il quale, durante lo scorso anno, ha deciso di introdursi nel mercato degli smartphone, lanciando dispositivi molto interessanti, soprattutto come rapporto qualità/prezzo.
Arriva il 2016, LeTV diventa LeEco e rinnova la propria proposta mobile con 3 nuovi terminali: LeEco Le 2, Le 2 Pro ed il Le Max 2.
Dopo aver recensito i primi 2, questa è la volta del LeEco Le Max 2, ovvero il top di gamma del trittico succitato, ovvero un phablet che si presenta con un’estetica ed una scheda tecnica di alto livello. Siete curiosi? Scopriamolo più nel dettaglio nella nostra recensione completa!
LeEco Le Max 2, la recensione di GizChina
LeEco Le Max 2 – Unboxing
All’interno del box di vendita del device, troviamo la seguente dotazione:
- LeEco Le Max 2;
- caricatore con presa asiatica da 3.6/8/12V 2/3A;
- cavo USB / USB Type-C;
- adattatore mini jack / USB Type-C;
- spilletta per l’estrazione dello slot SIM;
- cover protettiva in silicone;
- manualistica.
LeEco Le Max 2 – Design e qualità costruttiva
Ad un primo impatto il LeEco Le Max 2 si presenta veramente molto bene.
Certo, non sarà uno smartphone originalissimo nelle linee, ma ciò non toglie che la costruzione sia indubbiamente di alto livello.
Abbiamo, infatti, una scocca realizzata interamente in metallo di buona fattura, la quale restituisce in mano una sensazione di solidità, oltre a quella di possedere uno smartphone “premium”.
L’assemblaggio è privo di imperfezioni, con una più che apprezzabile cura dei dettagli, a partire dalle lavorazioni in CNC del frame laterale, fino all’integrazione del microfono secondario direttamente nella banda superiore delle antenne.
Sempre posteriormente troviamo il lettore d’impronte digitali a sfioramento, con il classico effetto “a specchio” tipico dell’azienda, il cui funzionamento è molto buono, anche se leggermente sotto al livello del Huawei P9 o lo Xiaomi Mi 5. È possibile impostare fino a 5 impronte, ed il sensore può essere utilizzato anche per scattare fotografie.
Sempre con il medesimo effetto, inferiormente vediamo il nuovo logo dell’azienda.
Troviamo poi la fotocamera posteriore, il cui vero difetto è probabilmente l’eccessiva sporgenza dalla scocca: infatti, anche utilizzando la cover presente in confezione non proteggeremo il vetro presente sul sensore, obbligandoci a prestare una maggiore attenzione all’usura. Affiancato ad essa è presente il doppio flash LED di tipo dual tone.
Spostandoci alla parte frontale, la prima cosa che si nota è il generoso display presente, con un vetro apparentemente borderless, ma che in realtà presenta un bordo nero perimetrale, in maniera similare a come abbiamo visto sul Mi 5, un dettaglio che potrebbe far storcere il naso ad alcuni utenti.
Oltre a ciò, superiormente vediamo la capsula auricolare, con accanto la fotocamera anteriore ed i sensori di luminosità e prossimità; inoltre, è presente un LED di notifica di colore verde/rosso (non sono impostabili altri colori).
Inferiormente, invece, sono presenti i 3 tasti capacitivi, i quali sono dotati di retro-illuminazione, della durata di circa 3 secondi quando premuti, senza però offrire la possibilità di disattivarla.
Durante questi giorni di utilizzo ho notato un eccessivo surriscaldamento di questa sezione del telefono, in primis quando stressato particolarmente (ad esempio in fase di gaming). Dando per scontato che il SoC sia montato nella parte opposta della scocca, non ho ben capito il motivo di questo fenomeno, visto che la parte superiore, appunto, non scalda particolarmente.
Analizzando il frame laterale, sul lato destro troviamo il tasto d’accensione/spegnimento ed il bilanciere del volume, mentre su quello sinistro è presente lo slot dual SIM, il quale non permette l’utilizzo di micro SD.
Sul lato superiore troviamo il sensore IR, per comandare eventuali apparecchi elettronici; inferiormente, invece, abbiamo l’ingresso USB Type-C, la griglia del microfono e quella dello speaker mono. Come avrete notato, non è presente nessun ingresso mini jack da 3.5 mm.
Non ho particolarmente apprezzato questa mossa da parte di LeEco, in quanto sarebbe comprensibile se il telefono subisse conseguentemente una riduzione decisa dello spessore (anche se poi sarebbe problematico per la batteria), ma il Le Max 2 è spesso circa 8 mm, ed esistono molti altri smartphones con spessori ridotti, ma con tale ingresso.
LeEco Le Max 2 – Ergonomia
Come abbiamo anticipato, stiamo parlando di un phablet, viste le dimensioni non certo contenute di 156.8 x 77.6 x 7.99 mm ed un peso di 185 grammi, per non parlare del display da ben 5.7 pollici.
Tuttavia LeEco ha compiuto un discreto lavoro di ottimizzazione degli spazi, viste le cornici ridotte, con uno screen-to-body ratio del 74% circa. Per fare un confronto, l’iPhone 6S Plus con il suo display da 5.5 pollici, ha dimensioni di 158.2 x 77.9 x 7.3 mm ed una ratio del 67.89%. Non vediamo però raggiunti i livelli del phablet per eccellenza, ovvero il Samsung Galaxy Note 5, con i suoi 153.2 x 76.1 x 7.6 mm ed una ratio del 77%.
Non stiamo quindi certamente parlando di un telefono adatto a chiunque, ma che, al di là di ciò, offre comunque un’ergonomia più che buona, se rapportata ai dati appena snocciolati.
Purtroppo la scocca in metallo, per quanto bella ed elegante che sia, non restituisce un grip adeguato; vi consigliamo l’utilizzo di una cover apposita (tra l’altro presente nella confezione).
Anche considerando le dimensioni, LeEco non ha inserito nessuna gesture per l’utilizzo ad una mano: peccato.
LeEco Le Max 2 – Display
Essendo un’azienda incentrata sulla multimedialità, è quasi scontato che il flagship di LeEco sia dotato di un ampio display da 5.7 pollici, con cui usufruire in maniera migliore di tali contenuti.
Oltretutto, la risoluzione massima qua supportata è il Quad HD 2560 x 1440 pixel, con una densità di 515 PPI, la quale ad alcuni potrebbe sembrare esagerata, ma bisogna considerare che, sul mercato asiatico, LeEco fornisce anche contenuti VR, oltre a produrre dei visori appositi.
La qualità del pannello è veramente molto buona, con una riproduzione del range cromatico ben contrastata, ma non eccessivamente satura, oltre ad un adeguato bilanciamento del bianco ed una ridotta variazione cromatica se si va ad inclinare il display. Stiamo pur sempre parlando di una tecnologia IPS LCD, perciò non avremo neri perfetti, anche se sostanzialmente ben riprodotti.
Lato software possiamo scegliere fra 4 profili colore (LeEco, Vivid, Natural e Soft), oltre alla possibilità di scegliere le dimensioni del font.
La luminosità, sia massima che minima, è tarata ottimamente, permettendo una visione adeguata sia sotto il sole che al buio, ed anche il sensore di luminosità si è dimostrato molto reattivo.
Il touchscreen, a 10 tocchi, è molto reattivo. Molto curato anche il fattore oleofobicità.
LeEco Le Max 2 – Hardware
Come nei precedenti top di gamma dell’azienda, anche a questo giro LeEco ha deciso di adottare la piattaforma Qualcomm: nello specifico abbiamo un SoC Snapdragon 820 MSM8996 con processo produttivo a 14 nm, comprensivo di una CPU quad-core con architettura Kryo a 64 bit ARMv8-A e 2 cluster: 2 x 2.15 GHz + 2 x 1.59 GHz.
Come abbiamo già visto con il top di gamma Xiaomi, stiamo parlando di una soluzione decisamente prestazionale, il cui vantaggio, rispetto al precedente Snap 810, è quello di presentare una maggior ottimizzazione dei consumi e delle temperature: di conseguenza, abbiamo una potenza di calcolo molto elevata, ma con consumi nella media.
La parte grafica è affidata alla GPU Adreno 530 da 624 MHz, con la quale non avremo nessun problema nell’esecuzione di giochi pesanti a livelli massimi e con un’ottima fluidità.
Parlando di memorie, il LeEco Le Max 2 è stato lanciato sul mercato in 2 varianti, ovvero con 4/6 GB di RAM e 32/64 GB di memoria interna.
Nel nostro caso stiamo parlando della prima variante (dato che la seconda non è ancora ufficialmente arrivata), quindi abbiamo 4 GB di RAM LPDDR4 dual channel da 1866 MHz. Anche in questo caso non si riscontra nessuna problematica anche durante fasi di multitasking intenso, switchando velocemente fra le varie app in esecuzione senza particolari problemi di ricaricamento.
La memoria interna è da 32 GB (di cui disponibili all’utente 21.08 GB), e qua veniamo ad uno dei principali difetti di questo terminale, ovvero l’assenza di supporto alle micro SD. Pur non avendone la certezza, il modulo utilizzato dovrebbe essere di tipo UFS 2.0, vista l’elevata velocità riscontrata nell’utilizzo, ma soprattutto dati i punteggi raggiunti nell’apposito benchmark AndroBench, i quali eguagliano, ed in vari casi superano quelli raggiunti dal Mi 5.
La navigazione web, come nella quasi totalità di questa tipologia di dispositivi, è gestita di base dal browser di default, le cui performance sono tutto sommato buone, vista anche la presenza di alcune opzioni utili, come la modalità Notte (con cui i bianchi diventano neri), la possibilità di caricare i siti senza immagini e una sorta di AdBlock integrato.
Tuttavia, essendo un app pensata per il mercato cinese, ci sentiamo di consigliarvi l’utilizzo di Google Chrome.
La riproduzione video avviene anch’essa senza problemi, con supporto anche ai file in 4K.
LeEco Le Max 2 – Benchmark
LeEco Le Max 2 – Comparto fotografico
La fotocamera posteriore qua presente è una Sony IMX230 da 21 mega-pixel, con apertura focale f/2.0, autofocus PDAF, stabilizzazione EIS+OIS ed un doppio flash LED dual tone.
Per avere un riferimento, ecco altri smartphone con il medesimo sensore:
Sulla carta, quindi, abbiamo lo stesso comparto fotografico del precedente LeTV One Max X900, fatta eccezione per la fotocamera anteriore, che passa da 5 ad 8 mega-pixel, con apertura focale f/2.2.
L’interfaccia della fotocamera è abbastanza pulita, ed effettuando swypes laterali possiamo accedere alle modalità Foto, Panorama, Video e Slow-Motion.
In maniera similare a quanto visto con il Huawei P9, sopra al pulsante Shutter è presente una riga, con cui, effettuando uno swype verso l’alto, possiamo accedere a varie funzioni, ovvero HDR, Night (ovvero Bianco e Nero), Square 1:1, Bellezza e Scenario.
Sulla parte superiore possiamo attivare il Flash o switchare alla fotocamera frontale, oltre ad aver accesso alle impostazioni, in cui possiamo regolare i vari parametri fotografici, fra cui Esposizione, Bilanciamento del Bianco, ISO, Contrasto, Nitidezza e Saturazione. Da segnalare l’assenza di una vera e proprio Modalità Manuale.
Premendo il pulsante alla destra dello Shutter possiamo utilizzare alcuni filtri automatici.
In situazioni ben illuminate la fotocamera del Le Max 2 da il meglio di sé, restituendo foto con un ottimo livello di dettaglio ed un buon range cromatico, saturo al punto giusto.
Ecco alcuni crop:
Il bilanciamento del bianco è buono e la regolazione dell’esposizione si comporta abbastanza bene, anche se in alcune circostanze è possibile notare una tendenza a sovraesporre. Possiamo porre rimedio tramite le impostazioni, andando ad abbassare il livello di esposizione.
Per regolare l’esposizione possiamo utilizzare anche l’apposita modalità HDR, con la quale si ottengono dei buoni risultati.
Molto buone anche le Macro.
Grazie ai 21 mega-pixel qui presenti, lo zoom massimo 4x garantisce dei risultati sopra alla media.
Buona anche la fotocamera anteriore, con un discreto livello di dettaglio.
In fase notturna la luminosità è abbastanza buona e si riescono ad ottenere dei buoni scatti, anche se è presente del rumore digitale. Molto bene anche il funzionamento del doppio flash LED dual tone, in grado di illuminare correttamente anche in ambienti completamente al buio.
LeEco Le Max 2 – Test video 4K/Full HD
Ma è nella registrazione video che si avvertono le maggiori pecche del comparto.
In primis, non è presente la messa a fuoco automatica; non sappiamo se si tratti di un’acerbità di questo firmware, o se si tratti di un’effettiva mancanza del terminale.
Inoltre, la stabilizzazione ottica non sembra comportarsi particolarmente bene rispetto ad altri competitors.
Le modalità selezionabili sono 1080p e 4K, entrambe a 30 fps, oppure in Slow-Motion in formato 720p a 120 fps.
LeEco Le Max 2 – Audio
Come abbiamo detto, questo LeEco Le Max 2 è un dispositivo molto legato alla multimedialità, a cui consegue una certa cura anche della parte audio.
Infatti, il terminale integra la tecnologia Dolby Atmos, con la quale viene garantita una qualità sonora superiore alla media, oltre alla presenza dello standard CDLA (Continous Digital Lossless Audio) per quanto riguarda lo streaming audio wireless. Come detto in precedenza, il dispositivo non possiede nessun ingresso mini jack, pertanto è possibile ovviare a questa mancanza in 2 modi:
- con l’utilizzo dell’apposito adattatore mini jack / USB Type-C, il quale ci impedirà però di ascoltare musica mentre si ricarica il dispositivo;
- con l’utilizzo di cuffie Bluetooth.
Fatta questa precisazione, possiamo tranquillamente affermare che la qualità audio offerta dal Le Max 2 è di ottima fattura, sia durante l’ascolto in cuffia sia dallo speaker, con quest’ultimo in grado di fornire delle buone frequenze basse.
Il player di default è ben fatto graficamente, ma integra vari servizi dedicati al mercato asiatico, perciò vi consigliamo l’utilizzo di un player alternativo (consigliamo PowerAmp).
Molto buono anche l’ascolto tramite capsula auricolare in fase di chiamate, così come buono è il funzionamento del doppio microfono.
Assente la Radio FM.
LeEco Le Max 2 – Connettività
Il terminale permette l’utilizzo in dual Nano SIM, con supporto alle reti 4G con modem LTE Cat.12 e la presenza della banda 20. Infatti, a differenza dello Xiaomi Mi 5, dove è sì presente lo Snap 820, ma tale banda è disabilitata, qua non troviamo questa limitazione, con piena compatibilità con le reti italiane. Assente il VoLTE.
La ricezione riscontrata è stata ottima, sia all’aperto che al chiuso, con rapidi agganci di segnale e cambi di cella anche nelle situazioni più difficoltose. Da segnalare la presenza dell’opzione “Personal Hotspot“, con la quale possiamo condividere la connessione 4G “trasformando” il nostro LeEco in un piccolo router e creando una rete Wi-Fi da poter sfruttare con altri dispositivi.
Il modem Wi-Fi è di tipo a/b/g/n/ac Dual Band, con un’ottima ricezione e velocità del segnale. Abbiamo poi Bluetooth 4.2 Low Energy ed il già citato sensore IR.
La navigazione satellitare è garantita dal GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDou, con un veloce fix del segnale e, grazie alla presenza della bussola, una corretta direzione dell’indicatore su Google Maps.
LeEco Le Max 2 – Software
A bordo del Le Max 2 è presente l’ultimo Android 6.0.1 Marshmallow, il tutto accompagnato dall’interfaccia grafica proprietaria EUI 5.6.014 Stable.
Iniziamo col dire che non si tratta di un sistema completamente pronto “out of the box”, visto che non sono presenti né la lingua italiana né i servizi Google, che sono comunque tranquillamente installabili tramite il classico Google Installer.
Detto ciò, l’interfaccia EUI qua presente non differisce particolarmente rispetto alle precedenti release, se non per il fatto che abbiamo, appunto, Android M come base.
Come molti di voi sapranno, su questo sistema non è presente il drawer; se non vi andasse a genio questa scelta, o se comunque non gradiste la veste grafica della EUI, potete sempre installare un launcher alternativo.
Effettuando uno swype dal basso verso l’alto accediamo alla barra di ricerca, con cui possiamo richiamare app, messaggi ed i vari files presenti sul dispositivo.
Viceversa, con uno swype dall’alto verso il basso abbiamo la tendina delle notifiche, da cui è possibile gestire le stesse.
I toogles sono invece tutti integrati nella schermata apposita, a cui si può accedere premendo l’apposito tasto capacitivo, che trovo molto comoda, in quanto raggruppa, appunto, i toogles rapidi, il player audio e la schermata del multitasking, dalla quale possiamo chiudere le app in background (una ad una) oppure bloccarle per evitarne la chiusura.
A tal proposito ci tengo a segnalare un altro difetto (anche se aggirabile), ovvero la ricezione delle notifiche. Sarà infatti necessario dare tutti i vari permessi tramite le varie voci per la gestione delle notifiche sparse per vari menù. Fatto ciò non ho più avuto problemi nella ricezione di notifiche di Facebook, Messenger, Gmail e via dicendo, eccezion fatta per Telegram: in questo sarà necessario che l’app non venga chiusa nella schermata del multitasking, in modo da non interrompere le notifiche push.
Da segnalare la presenza dell’app Super Manager, ovvero il servizio con cui gestire alcune impostazioni utili, fra cui l’opzione “Clean Junk“, con cui possiamo andare a cancellare tutti i vari files di scarto accumulati nel tempo.
Molto carina anche l’app Wallpaper integrata nel sistema, con cui è possibile visualizzare (ed utilizzare) svariati sfondi per il telefono, oltre alla presenza di 9 temi per personalizzare in maniera maggiore l’interfaccia.
Con l’opzione “Do Not Disturb” è possibile dare una priorità ad alcuni contatti, i quali potranno tranquillamente chiamarci e/o inviarci un SMS, impostabile anche in determinati intervalli di tempo.
Presente anche l’opzione “Dual App“, la quale, purtroppo, funziona attualmente soltanto con l’app WeChat.
Di default sono presenti alcune app destinate all’utenza asiatica (ad esempio Weibo), molte delle quali non disinstallabili.
LeEco Le Max 2 – Autonomia
All’interno del dispositivo è integrata una batteria, non removibile, da 3100 mAh.
Faccio una piccola premessa: ho riscontrato una non corretta segnalazione dei valori dei consumi, sia da parte della voce Batteria nelle Impostazioni, sia con app di terze parti come GSam Battery Monitor, perciò vi riporterò i dati da me raccolti, piuttosto che degli screenshots non del tutto corretti.
Ecco alcuni dati indicativi, relativi ai consumi sotto rete 4G:
- 30 minuti gaming: -11%
- 30 minuti streaming video: -10%
- 30 minuti navigazione web: -8%
- 60 minuti streaming audio: -4%
All’atto pratico, con un utilizzo molto intenso,. quindi perennemente sotto rete 4G, luminosità automatica, Bluetooth attivo, utilizzo dual SIM, 2 mail in push e tutte le varie app social in esecuzione, ho raggiunto un valore di display attivo di circa 3 ore, mentre con un utilizzo medio intenso, perciò con alcune ore giornata passata sotto Wi-Fi, si sale a 4 ore.
In definitiva, dei consumi buoni, se si considera il display sicuramente energivoro, e che si allineano con la concorrenza in questa categoria di dispositivi,
Per quanto riguarda il risparmio energetico, abbiamo un’apposita schermata in cui sono presenti varie opzioni, tra cui l'”Ultra-long Standby during sleep“, con il quale disattivare qualsiasi app e connessione durante lo standby del display,e la possibilità di spegnere ed accendere il terminale in orari specifici.
Grazie allo standard Qualcomm Quick Charge 3.0 qui presente, è possibile ricaricare molto velocemente dallo 0% a 100% la batteria con le seguenti tempistiche:
- 05 min: 15%
- 15 min: 37%
- 30 min: 69%
- 45 min: 90%
- 60 min: 100%
LeEco Le Max 2 – Conclusioni
In definitiva questo LeEco Le Max 2 si conferma essere uno smartphone veramente molto interessante.
La costruzione e l’estetica sono da vero top di gamma, anche se l’assenza dell’ingresso mini jack può essere indubbiamente penalizzante.
A livello prestazionale non c’è che dire, quest’anno Qualcomm ha fatto un ottimo lavoro con il nuovo Snapdragon 820, il quale si dimostra essere al momento il migliore chipset in circolazione, affiancato soltanto dall’Exynos 8890 di Samsung.
Un bonus da non sottovalutare è la presenza della banda 20, quasi sempre assente sui top di gamma di provenienza cinese.
Il comparto fotografico è molto buono, anche se presenta ancora alcune pecche che non permettono al flagship di LeEco di raggiungere i livelli di cameraphone ben più quotati, come Samsung Galaxy S7 ed LG G5.
Ancora da perfezionare la parte software, la quale, pur non comportandosi per niente male durante l’utilizzo quotidiano, presenta ancora qualche acerbità più o meno penalizzanti.
Il LeEco Le Max 2 è disponibile all’acquisto sullo store online TopResellerStore ad un prezzo di 429 euro, con garanzia Italia 24 mesi e spedizioni dall’Italia.