Se c’è un filo conduttore che negli ultimi anni ha fatto crescere HONOR anche in Italia, è la filosofia che il brand cinese ha portato avanti nel tempo anche (e soprattutto) nella fascia medio bassa di mercato, ossia quella di “capire” le esigenze dei consumatori producendo degli smartphone accessibili, ma con un grande potenziale e alcune caratteristiche di spicco che difficilmente si potrebbero trovare nella stessa fascia di prezzo.
Un esempio lampante di questa strategia è la serie “Lite”, ossia la (fortunatissima, in termini di vendite) linea di smartphone economici di HONOR. Ebbene, arriva il momento dell’HONOR 400 Lite: il piccolino della nuova serie che, mai come quest’anno, rappresenta un taglio netto con il passato soprattutto in termini di design.
Il telefono ora è acquistabile tramite lo store ufficiale del brand. E a questa cifra sono convinto che, anche grazie ad alcune delle sue caratteristiche, farà gola a molti.
Recensione HONOR 400 Lite: economico, sottile, leggero e con il tasto per la fotocamera
Videorecensione HONOR 400 Lite
Design e materiali
Come anticipato, soprattutto dl punto di vista estetico HONOR 400 Lite fa un netto taglio con il passato. Se il 200 Lite (qui la recensione) aveva un design pulito, elegante ma piuttosto anonimo, con la nuova generazione le cose cambiano parecchio. Ora, è impossibile non sottolineare come il nuovo design dello smartphone strizzi particolarmente l’occhio a Cupertino, soprattutto per il modulo fotografico che si ispira chiaramente a quello di Apple ma inserisce un elemento triangolare (con angolo arrotondati) ed punch hole a capsula (con al suo interno una singola selfie camera), cosa però già vista su altri dispositivi del brand.
È disponibile in tre colorazioni (Velvet Grey, Velvet Black e Marrs Green) e con dimensioni pari a 161 x 74,55 x 7,29 mm ed un peso di 171 grammi (quindi 5 grammi in più rispetto alla generazione precedente), il nuovo HONOR 400 Lite continua a rappresentare uno degli smartphone più leggeri tra i dispositivi di quest’anno. Il frame continua ad essere in alluminio e come al solito l’utilizzo dei materiali e l’attenzione alle finiture sono eccellenti.
Nella colorazione che abbiamo ricevuto in prova, poi, la cover posteriore fa un lavoro egregio nella gestione delle impronte digitali (che sono praticamente nulle) ed assieme alle forme smussate e alla lavorazione del frame, rende lo smartphone davvero poco scivoloso e molto comodo da utilizzare anche con una mano nonostante le dimensioni generose.
Ma le novità non finiscono qui. Il sensore per le impronte digitali è stato integrato nel display, ora lo smartphone è certificato IP64 (la serie precedente non aveva certificazioni) e sul lato destro oltre al bilanciere del volume ed il tasto d’accensione (che sono ben posizionati) arriva una novità: l’AI Camera Button.
Di cosa si tratta? Di un tasto per il controllo della fotocamera con il quale non solo si potrà avviare l’app e scattare in pochi istanti, attivare una registrazione video oppure gestire lo zoom con degli swipe, ma che permette anche di avviare istantaneamente Google Lens (con una pressione prolungata) ed effettuare una ricerca sul web tramite immagini.
Una novità? Non proprio, ma lo è sicuramente per la sua fascia di prezzo: ad oggi non c’è uno smartphone venduto sotto i 300 euro che può vantare questa funzionalità, e l’idea di averla integrata anche in un dispositivo economico sottolinea quanto HONOR stia facendo per mettere a disposizione tutte le funzionalità AI anche in questo particolare segmento del mercato.
Display
In quanto a display c’è poco da dire: AMOLED da 6.7”, 2.412 x 1.080 pixel, 120 Hz e 3500 nit di picco. È un signor display, che non ha nulla da invidiare neppure ai modelli molto più costosi e che, a differenza di quanto abbiamo visto con il Magic 7 Lite (qui la recensione) è totalmente piatto.
Ad ogni modo, c’è poco da fare: HONOR sui display non scherza, e rispetto alla generazione precedente ha praticamente raddoppiato la frequenza del PWM dimming, che arriva ora a 3840 Hz. Continua ad essere presente il display notturno Circadiano e, come al solito, i colori sono vividi e saturi, la luminosità è ben gestita dal sensore ed è possibile regolare il profilo colore tramite un menu dedicato, dove avrete a disposizione diversi profili, come quello normale o intenso, e varie opzioni per la temperatura del colore.
Hardware e prestazioni
Il nuovo HONOR 400 Lite arriva con a bordo il Mediatek Dimensity 7025-Ultra, CPU a 6nm Octa-Core con frequenze fino a 2.5GHz, che si affianca a 8GB di memoria RAM di tipo LPDDR4X (espandibile con ulteriori 8GB virtuali) e 256GB di storage di tipo UFS 2.2. Una configurazione in linea con la fascia di prezzo, che di certo non garantisce prestazioni dal top, ma che in fin dei conti mi ha convinto data la natura (e il costo) del dispositivo.
Ecco la scheda tecnica completa di HONOR 400 Lite:
- Dimensioni e peso – 161 x 74,55 x 7,29 mm per 171 grammi
- Certificazione IP64
- Display AMOLED Flat da 6,7″ Full HD+ (2.412 x 1.080 pixel), refresh rate a 120 Hz, profondità colore a 8 bit, PWM a 3.840 Hz e fino a 3.500 nit di luminosità
- Lettore d’impronte sotto il display (ottico)
- Raffreddamento passivo
- SoC MediaTek Dimensity 7025 a 6 nm TSMC
- CPU octa-core
- 2 x 2,5 GHz Cortex-A78
- 6 x 2,0 GHz Cortex-A55
- GPU IMG BXM-8-256
- 8 GB di RAM LPDDR4X
- 256 GB di memoria UFS 2.2 espandibile via micro SD
- Batteria da 5.230 mAh con ricarica rapida da 35W
- Fotocamera da 108 + 5 MP (f/1.75-2.2) con grandangolo e profondità
- Selfie camera 16 MP (f/2.45)
- Supporto Dual SIM 5G, Wi-Fi Dual Band, Bluetooth 5.3, GPS, USB-C 2.0, speaker stereo, tasto Fotocamera AI
- Sistema operativo Android 15 con MagicOS 9.0
Per inciso, pur trattandosi di uno smartphone economico il SoC scelto dal brand riesce a gestire perfettamente tutte le operazioni più comuni, l’interfaccia grafica di HONOR ormai è leggera, ed anche se quando si porta avanti un multitasking piuttosto spinto oppure si esce dai giochi potrebbe verificarsi qualche fenomeno di micro-lag, in linea generale le prestazioni dello smartphone sono piuttosto buone.
E questa sensazione si è palesata anche nei nostri soliti benchmark e stress test, in cui HONOR 400 Lite si è comportato piuttosto bene soprattutto in termini di gestione della temperatura, che viene tenuta perlopiù a bada evitando fenomeni di termal throttling.
Buono l’audio in capsula, così come la ricezione del segnale cellulare. Purtroppo non è compatibile con le reti WiFi 7 (ma in uno smartphone a meno di 300 euro è una mancanza che si può accettare), integra il Bluetooth 5.2, è Dual Sim 5G ed ovviamente dispone di NFC per i pagamenti contactless.
Fotocamere
Il comparto fotocamere di HONOR 400 Lite è praticamente identico a quanto visto nel Magic 7 Lite. La fotocamera primaria è una 108MP f/1.75, seguita da un’ottica ultrawide da 5MP f/2.2 ed anche quest’anno gli sforzi del brand si sono focalizzati perlopiù sulla fotocamera principale e soprattutto sulla tecnologia con la quale è in grado di immortalare scatti luminosi anche in condizioni di scarsa luminosità.
Nella gran parte degli scenari, con la lente principale, i colori sono realistici e le tonalità sono vivaci. Le foto scattate di giorno sono molto buone, ricche di dettagli e davvero con pochissimi punti a loro sfavore, davvero piacevoli nel complesso anche per l’ottima velocità di scatto che tende a ridurre davvero al minimo eventuali micromossi.
Le immagini scattate in condizioni di scarsa luminosità tendono a perdere qualche punto, ma anche su questo fronte HONOR è riuscita ad ottimizzare l’esperienza fotografica notturna su questo 400 Lite. Le foto con la ultrawide, invece, non sono tra le migliori in questa fascia di prezzo: la scelta di una lente da 5MP da parte di HONOR ha portato a risultati con meno dettagli e una gamma dinamica inferiore rispetto alla fotocamera principale ma, di nuovo, stiamo parlando di uno smartphone che costa meno di 300 euro.
I selfie, sono generalmente buoni, sebbene vi sia un leggero rumore, soprattutto negli sfondi, mentre sui video il brand poteva fare uno sforzo in più: la risoluzione è limitata a 1080p a 30 fps, e no, non c’è modo di registrare né in 4K né a 60 fps. Peccato.
Software
HONOR 400 Lite arriva animato da Android 15 personalizzato con la MagicOS 9.0. Non mi dilungherò molto sull’interfaccia di HONOR perché ne ho già parlato tantissimo, l’importante è che sappiate che anche se stiamo parlando di uno smartphone economico, sono disponibili alcune delle funzionalità IA che il brand ha introdotto con i suoi top di gamma come AI Eraser e AI Outpainting, che permettono di modificare e migliorare facilmente le foto ed ovviamente Google Gemini e Google Lens (che è possibile avviare con il tasto fotocamera).
Sono presenti il Magic Portal, la Magic Capsule e c’è anche la Traduzione AI che ora supporta più lingue. Lato aggiornamenti HONOR 400 Lite riceverà 4 anni di aggiornamenti di sicurezza e 2 anni di aggiornamenti Android.
Batteria e ricarica
Anche sul fronte autonomia HONOR ha svolto un ottimo lavoro. Considerando lo spessore ridotto e il peso piuttosto contenuto rispetto la media, il fatto che HONOR 400 Lite integri una batteria da 5230 mAh non è un particolare da sottovalutare. Anche gli utenti più esigenti non avranno problemi di autonomia, perché lo smartphone riesce sempre a superare il giorno di autonomia con una sola carica e sono convinto che con un utilizzo più moderato potrebbe anche arrivare a due.
In termini di ricarica, invece, lui supporta la SuperCharge di HONOR a 35W che assicura una ricarica completa 0-100% in circa 75 minuti.
Prezzo di vendita e considerazioni
Il prezzo di Honor 400 Lite è di 299,9€ sullo store ufficiale del brand, in promo lancio attualmente è possibile acquistare anche il caricabatterie aggiungendo 1.90 euro. E stiamo parlando di una cifra decisamente in linea con gli standard di mercato attuali (ricordate che il 200 Lite costava 329 euro di listino, ma al lancio era già in sconto a 289 euro), per uno smartphone che però sa ben difendersi dalla concorrenza.
Ha un ottimo display, una fotocamera principale di qualità, una buona autonomia e delle prestazioni complessivamente buone, seppure non sia quello il focus principale. E poi, che lo si o di o lo si ami, è il primo smartphone venduto a meno di 300 euro ad integrare il tasto per il controllo fotocamera, peccato però per l’ultra-wide da 5 megapixel che, ormai, è da considerare piuttosto datata.
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