La Xiaomi Mi Band ha fatto la storia dei dispositivi indossabili per il tracciamento delle attività sportive e dei parametri vitali come battito cardiaco, pedometro e negli ultimi anni SpO2. La Xiaomi Band 9, ultima incarnazione del brand da poco disponibile sul mercato, perfeziona il format factor peculiare del prodotto migliorando lì dove dispositivi di questo tipo anno per anno fanno fatica a tenere il passo: autonomia e prestazioni. Scopriamo insieme dunque la recensione della Xiaomi Band 9, sarà ancora il best-buy indiscusso nella sua fascia di prezzo?
Recensione Xiaomi Smart Band 9
Design, dimensioni e display
La Band 9 di Xiaomi adotta finalmente il metallo per la scocca, lasciando la plastica solo alla parte inferiore, dove sono collocati i sensori a contatto con la pelle. Parliamo di un dispositivo che pesa circa 27 grammi e misura 46,5 mm x 21,6 mm x 10,95 mm, mantenendo la certificazione di resistenza fino a 5ATM. La sensazione di robustezza offerta dal metallo è rassicurante, così come l’aspetto “premium“, nonostante il peso esiguo garantisca un’ottima usabilità, senza fastidi nel tenerlo h24 fino alla successiva ricarica.
La Xiaomi Band 9 non presenta miglioramenti tecnici al display, che rimane un AMOLED da 1,62” con refresh rate a 60 Hz e risoluzione 192 x 490 pixel. Tuttavia, raddoppia la luminosità automatica, passando dai 600 nit del modello precedente a 1200 nit. Questo consente una visibilità ottimale anche sotto la luce solare intensa. La regolazione della luminosità automatica è veloce e puntuale, rendendo il pannello adatto a tutte le esigenze quotidiane.
Hardware e prestazioni
Dal punto di vista delle prestazioni, la Xiaomi Band 9 è fluida e piacevole da utilizzare, con animazioni scorrevoli e interazioni sempre puntuali. L’interfaccia HyperOS, ottimizzata per il dispositivo, offre novità in termini di personalizzazione delle pagine e notifiche leggibili (fatta eccezione per alcune emoji non supportate), con tutte le funzioni fitness a portata di mano. Inoltre, è possibile visualizzare grafici e resoconti approfonditi direttamente sulla Band 9 senza ricorrere all’app sullo smartphone, rendendo il dispositivo ancora più autonomo.
Il dispositivo può essere utilizzato anche al collo tramite apposito laccetto selezionando l’opzione dedicata nell’applicazione per calibrare la misurazione e i sensori.
Con la Xiaomi Band 9 è possibile monitorare molteplici parametri di salute, integrati da varie funzionalità fitness:
- Controllo della frequenza cardiaca H24 o a intervalli, visibile in tempo reale sia dal telefono che dal dispositivo stesso;
- Monitoraggio dell’ossigenazione nel sangue e del VO2 Max durante gli allenamenti;
- Remote Controller per scattare foto o video, compatibile sia con iPhone che con Android;
- Monitoraggio del sonno con fasi REM, sonno leggero e profondo, oltre alla sveglia con risveglio intelligente;
- Monitoraggio dello stress e della respirazione, oltre alla salute femminile.
Dal punto di vista tecnico, la Band 9 è dotata di:
- Sensore di luce ambientale.
- Giroscopio;
- Accelerometro;
- Sensore ottico per la frequenza cardiaca;
Autonomia e batteria
La Xiaomi Band 9 monta una batteria da 230 mAh, garantendo un’autonomia fino a 20 giorni con monitoraggio H24 e Always-On disattivati. In condizioni d’uso misto, si ottengono circa 15-18 giorni, che possono arrivare fino ai 21 giorni promessi con un utilizzo attento. L’autonomia è notevole per un dispositivo di questo tipo, che, tuttavia, non include il GPS, una scelta che preserva la durata della batteria.
Recensione Xiaomi Smart Band 9 – Prezzo e considerazioni
La Xiaomi Band 9 è proposta a un prezzo di 39€, con possibili offerte street price intorno ai 30€. È la scelta ideale per chi cerca una smart band con funzionalità ottimizzate, lunga autonomia e notifiche accessibili. La precisione dei dati rilevati è paragonabile a prodotti più costosi.
Il prodotto merita sicuramente il nostro GizChoice per le smart band, confermando la leadership di Xiaomi nel settore. L’augurio è che il brand mantenga la forma e il posizionamento del dispositivo nelle future versioni per perpetuarne l’iconicità.
Cosa miglioreremmo? Ottimizzare ulteriormente le cornici laterali del display e rendere di default la presenza di un sistema di pagamento che ad oggi è presente solo nelle versioni Pro, di cui solo una è arrivata in passato in Italia.
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