Circa un annetto fa, vi parlavamo qui sulle nostre pagine dello SwitchBot K10+, il robot aspirapolvere probabilmente più compatto tra quelli presenti sul mercato, con i suoi soli 24.8cm di diametro rispetto i circa 35 cm di media sul mercato; ad oggi l’azienda detiene ancora questo primato e già da qualche mese ha aggiornato il dispositivo di vecchia generazione lanciando la sua variante “Pro“, che prontamente è finita sotto la nostra lente di ingrandimento.
L’azienda ha corretto molte delle lacune da noi stesse criticate nella precedente versione, mantenendo però l’identità del prodotto che ancora una volta si conferma uno tra i prodotti più piccoli sul mercato. Vi raccontiamo più da vicino, dunque, il nuovo SwitchBot K10+ Pro con pregi e difetti.
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Recensione SwitchBot K10+ Pro
Design e materiali
Come ho detto anche per il dispositivo della precedente generazione, lo sottolineo ancora una volta: lo SwitchBot K10+ Pro, a primo impatto, vi stupirà per le sue dimensioni estremamente ridotte, soprattutto se provenite da un qualsiasi altro robot. Io personalmente negli anni ho testato molti robot aspirapolvere e posso affermare che è difficile reperire sul mercato un prodotto così compatto ma potente, allo stesso tempo. Con dimensioni di soli 248x248x92,5 mm, il K10+ Pro è circa 15-20 cm più piccolo in diametro rispetto alla media e questa compattezza lo rende ideale per accedere ad angoli remoti della casa, facilitando una pulizia mirata che in questa versione migliora ulteriormente negli angoli grazie alla presenza del nuovo sensore PSD che legge accuratamente la distanza del robot dalla parete e migliora l’intero processo di pulizia, ma ve ne parlo tra un po’.
Esteticamente, tolto l’aspetto legato alle dimensioni, il K10+ Pro non si discosta molto da un robot standard: sulla parte superiore si nota una torretta LIDAR per una mappatura precisa e rapida dell’ambiente, affiancata da due pulsanti, uno per avviare la pulizia e l’altro per far tornare il robot alla base di ricarica, senza bisogno di utilizzare lo smartphone o di impostare programmi. Il coperchio superiore, tenuto da magneti, si apre per accedere al pulsante di accensione generale, che va tenuto sempre acceso in sostanza, e il serbatoio per la polvere, che può essere smontato facilmente per la sostituzione del filtro (di cui, tra l’altro, trovate anche uno sostitutivo nella confezione).
Nella parte inferiore del K10+ Pro troviamo due robuste ruote che lo rendono agile nei movimenti in casa e capace di superare ostacoli di piccole entità, tipo gradini di uno o due centrimetri; in basso, inoltre, è dotato di una spazzola anti-groviglio per peli e capelli, smontabile e lavabile, e di una spazzola laterale per raccogliere polvere e detriti. Per quanto riguarda la funzionalità di lavaggio, SwitchBot non applica modifiche rispetto la precedente generazione, probabilmente per una questione sempre di spazio.
Mi riferisco, infatti, al sistema che utilizza salviette umidificate usa e getta, un approccio diverso dai panni lavabili tipici di altri robot: questo sistema è utile per piccole stanze o pulizie superficiali, ma chi cerca un lavaggio più intenso potrebbe preferire modelli con mop rotante che garantiscono un’efficacia migliore, e sempre per restare in tema SwitchBot, può virare ad esempio sulla serie S, più completa sotto questo punto di vista.
Uno degli aspetti più interessanti è la stazione di ricarica e autosvuotamento, anche lei tra le più compatte sul mercato. Dotata di un potente motore di aspirazione, riesce a svuotare il serbatoio del K10+ Pro in pochi secondi, anche se va detto che questa operazione è piuttosto rumorosa, ma per quanto mi riguarda è un compromesso accettabile in cambio di una efficienza così elevata nello svuotamento.
La stazione richiede sacchetti originali, ma la capacità di 4 litri permette di effettuare la sostituzione solo dopo circa 70 giorni di utilizzo. Nella confezione è incluso un sacchetto di ricambio, ma per chi volesse risparmiare, è possibile riutilizzare i sacchetti svuotandoli manualmente, a patto che il sistema di fissaggio rimanga in buone condizioni.
Potenza d’aspirazione e qualità della pulizia
Tra le caratteristiche di cui mi ero “lamentato” in un certo senso nel modello dello scorso anno, c’è da menzionare sicuramente la potenza di aspirazione che era pari a soli 2500 Pa, un valore fuori mercato se comparato con quello dei robot più grandi, ma è anche vero che è un paragone senza senso se pensate alle dimensioni di questo robot. Tuttavia l’azienda ha migliorato questo aspetto, non a caso il nuovo SwitchBot K10+ Pro arriva con un motore capace di sviluppare fino a 3000 Pa di aspirazione in modalità Max, con quattro livelli di regolazione differenti da 600 a 3000Pa , con due modalità intermedie da 1100 e 1600 Pa.
Detto ciò, la configurazione del robot è la classica di questa tipologia di dispositivi, una volta configurato tutto tramite l’app, il robot provvederà a mappare l’intera casa in automatico, procedura che richiede generalmente pochi minuti e che, per esperienza, vi consiglio di affinare da subito con il nome delle varie stanze e gli ambienti, così da poter gestire le pulizie automatiche con la massima precisione.
Nelle pulizie quotidiane il K10+ Pro si è comportato bene: naturalmente ciò che vi colpirà è la sua abilità nel passare sotto un mobile con meno di 1 cm di spazio e la capacità di infilarsi tra le tre gambe di un tavolino, cosa che con altri robot di dimensioni maggiori dovete assolutamente togliervi dalla testa. Come anticipavo prima, il K10+ Pro offre quattro modalità di aspirazione: Quiet, Standard, Strong e Max. Nell’app è possibile creare un piano di pulizia stanza per stanza, regolando l’intensità dell’aspirazione e decidendo se passare una o due volte. La potenza si adatta automaticamente quando passa da superfici dure a tappeti, ma purtroppo mancano dei sensori per il rilevamento dello sporco che gli permetterebbero di regolare la potenza in autonomia a seconda del grado di sporcizia. Per questa ragione, personalmente, l’ho sempre usato a massima potenza, senza pensarci due volte, seppur in modalità Quiet sia sorprendentemente silenzioso.
Non vi consiglio di utilizzarlo nelle modalità a potenza ridotta in quanto la sua efficacia si riduce; piuttosto se siete soliti programmare più di una sessione di pulizia al giorno, allora potete usarlo in modalità standard, perchè tanto non ci sarà chissa quanta polvere da raccogliere. Lo scorso modello, con i suoi 2500 Pa, mi aveva lasciato un po’ perplesso in alcune situazioni in cui si era reso necessario un secondo passaggio per aspirare tutto quanto lo sporco, ma questa versione Pro risolve il problema: grazie alla nuova spazzola installata e alla potenza di aspirazione maggiorata, lavorando in modalità Max, il robot riesce a cavarsela al primo passaggio senza difficoltà di alcun tipo, nei miei soliti test con polvere di caffè, pan grattato, sale grosso e altre diavolerie polverose.
Grazie al nuovo sensore laterale PSD, inoltre, SwitchBot assicura una pulizia degli angoli di qualità, al pari dei modelli con braccio estensibile: ciò è possibile grazie alle sue dimensioni estremamente contenute e alla sua capacità di lavorare praticamente filo muro senza tenere distanze troppo elevate.
Per il resto il K10+ Pro è uno dei robot più veloci che abbia mai testato, non ve lo nego, e il fatto di essere limitato sul fronte del lavaggio, mi fa veramente rabbia. Come vi anticipavo, infatti, per quanto riguarda il lavaggio, qui il robot di SwitchBot, come la generazione passata, offre una pulizia solo superficiale. Piuttosto che usare un mop motorizzato, si limita a trascinare una salvietta umidificata.
È un sistema comodo per una passata leggera, ma non può affrontare macchie persistenti, motivo per cui non ho infierito facendo i miei soliti test con maionese e ketchup. Per dare una “rinfrescata” ai pavimenti è più che sufficiente, ma personalmente non ci farei troppo affidamento e, in caso voi foste alla ricerca di un robot con una funzionalità di lavaggio più affidabile, vi consiglierei il modello S10 della stessa SwitchBot che ho provato proprio alcune settimane fa.
Applicazione per smartphone
SwitchBot K10+ Pro si integra perfettamente con l’app SwitchBot, che permette di controllare anche altri dispositivi smart della stessa azienda, come serrature, tende motorizzate, telecamere di sicurezza e molto altro. Questo porta in grande vantaggio SwitchBot che, al momento, è uno dei pochi player sul mercato capace di offrire un ecosistema domotico quasi completo rispetto alla concorrenza.
Screenshot
La configurazione del K10+ Pro è rapida e intuitiva tramite l’applicazione che, per il resto, è dotata di tutte le classiche funzionalità che siamo abituati a vedere in robot di questa categoria; lui, dunque, pur essendo “mini” non rinuncia assolutamente a nulla, con una quantità immensa di funzionalità a disposizione. L’app come succede praticamente con tutti i dispositivi più recenti, poi, è compatibile con Amazon Alexa, Google Assistant e, poi grazie al nuovo Hub (da acquistare separatamente) anche Siri di Apple Home per poter avviare con la voce delle sessioni di pulizia; è incluso anche il supporto allo standard Matter che vi permette di creare anche un ecosistema domotico misto con dispositivi di altri brand.
Autonomia
Il robot SwitchBot è dotato di una batteria da 3200 mAh, la stessa unità montata sul modello precedente che riesce a mantere la stessa autonomia, nonostante l’incremento di potenza di aspirazione. La sua autonomia risulta sempre soddisfacente, permettendo la pulizia di superfici estese fino a circa 100 metri quadrati senza alcuna difficoltà; concretamente parliamo di circa un’ora di autonomia a massima potenza, più che sufficienti per pulire l’intera casa senza dover ritornare alla base di ricarica.
Prezzo e considerazioni
SwitchBot K10+ Pro arriva ufficialmente in Italia con un prezzo di listino di 599 euro, 100 euro in più rispetto al prezzo di lancio dello scorso anno, ma grazie agli sconti disponibili al momento lo si riesce ad acquistare a 419 euro circa, una cifra sicuramente più interessante rispetto al prezzo di listino. E’ il miglior acquisto che si possa fare per questa cifra? Nì, perchè per questa cifra sicuramente è possibile acquistare prodotti più completi con capacità di lavaggio senz’altro migliori, ma la realtà è che questo prodotto si rivolge ad un target completamente diverso di clienti, non a quelli che ricercano la perfezione di sicuro.
SwitchBot K10+ Pro è un miglioramento della precedente generazione, dedicato a chi si trova in una casa di piccole dimensioni e non ha modo di ospitare mastodontiche stazioni di auto svuotamento: lui risolve (alla grandissima) questo problema, e non gli si può assolutamente chiedere di più.
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