Come ogni smartphone da gaming che si rispetti, anche REDMAGIC 10 Pro avrà un profilo hardware da primo della classe, persino con caratteristiche inedite per il suo settore. Ovviamente è scontata la presenza dello Snapdragon 8 Elite, l’ultimo SoC di fascia altissima targato Qualcomm che alimenta tutti i top di gamma di ultimissima generazione. Ma non solo, perché è stato confermato che ad affiancarlo ci sarà anche un co-processore proprietario.
REDMAGIC 10 Pro avrà un microchip proprietario: ecco a cosa servirà
Si chiamerà R3, sigla che contrassegna quello che viene definito un chip da gaming che affiancherà il lavoro svolto dal succitato Snapdragon 8 Elite. Questa configurazione permetterà a REDMAGIC 10 Pro di offrire performance nel gaming particolarmente elevate, anche grazie alla presenza di memorie ROM UFS 4.0 e RAM LPDDR5X con velocità di trasferimento dati fin a 9.600 Mbps.
Grazie anche alla tecnologia Frame Scheduling 2.0, utile all’ottimizzazione dell’elaborazione della potenza di calcolo e dell’efficienza energetica, con titoli come Honkai Impact 3 lo smartphone sarebbe in grado di farlo girare per 60 minuti con un frame rate medio di 60,1 fps e una bassissima variazione di 0,2 fps, potendo anche supportare giochi fino in 2K a 120 fps.
Chiaramente sarà necessario un impianto di dissipazione del calore adeguato per ovviare ai problemi di thermal throttling che potrebbero sorgere nelle sessioni più intense, e non a caso dentro ci sarebbe un sistema di raffreddamento con metallo liquido; non soltanto, perché REDMAGIC 10 Pro avrebbe anche un display da urlo.
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