Caratteristiche molto simili a quelle del TicWatch Pro 5 Enduro ma design completamente diverso, il TicWatch Atlas è il nuovo smartwatch con cui il brand torna all’accatto nel settore, questa volta puntando molto di più agli sport all’aria aperta. Ma il succo non cambia: il cuore del dispositivo è un doppio display a basso consumo che gli garantisce un’autonomia di gran lunga superiore ai concorrenti. Lo stiamo provando da qualche tempo, e siamo pronti a raccontarvi come va.
Indice
Recensione TicWatch Atlas: doppio display, Wear OS 4 ed autonomia infinita
Videorecensione TicWatch Atlas
Design e materiali
Sin dal primo approccio con il TicWatch Atlas ci si rende subito conto che si tratta di un orologio sportivo, di quelli pensati per gli sport estremi o le escursioni in montagna. Lo stesso brand, tra l’altro, lo ha introdotto con il claim “when adventure calls” e a rafforzare questa sensazione è la resistenza all’acqua fino a 5 ATM e la certificazione militare US-810H.
Dal punto di vista dei materiali TicWatch Atlas è un gran passo in avanti per il brand. La cassa è realizzata in alluminio serie 7000, la parte inferiore che viene a contatto con il polso è in nylon rinforzato in fibra di vetro, la protezione del display è in cristallo di zaffiro e ha una ghiera numerata attorno al display che è realizzata in acciaio inossidabile.
I tasti sono due, una corona che si può ruotare e che è lavorata con tanti segmenti sopraelevati, ed un ulteriore tasto azione. Insomma, parliamo di un orologio tosto sia fuori che dentro, che però arriva con un design estremamente curato e di certo non banale. È comunque un prodotto grande, anche se il peso di 47 grammi è piuttosto contenuto, ed il cinturino è realizzato in fluoroelastomero: non mi fa impazzire, innanzitutto perché non sono un grande fan di questo materiale, ed in secondo luogo perché non mi piace molto la trama con cui TicWatch ha deciso di personalizzarlo. Poco male però, perché ha un passo standard da 24mm ed è quindi sostituibile senza alcun problema.
Display
È ovvio che la caratteristica distintiva del TicWatch Atlas è il display dual-layer che, in sostanza, è composto da due schermi, uno dei quali a basso consumo energetico. Il display principale è un OLED da 1.43” con una risoluzione di 466×466 pixel al di sopra del quale è stato posizionato un pannello ULP monocromatico, traslucido e retroilluminato che servirà per visualizzare le informazioni più importanti consumando poca energia.
Lo schermo principale è il solito ottimo display al quale ci ha abituati il brand, luminoso il giusto e perfettamente godibile anche in condizioni di luce diretta. Quello che però è migliorato molto è l’ULP che diventa ancora più sottile, più personalizzabile e sempre più integrato efficacemente con quello principale.
È possibile utilizzare dei colori come segnali visivi della frequenza cardiaca durante l’allenamento e, credetemi, soprattutto se ci si allena la mattina presto o la sera è una cosa comodissima che aumenta la sicurezza, oppure è possibile scegliere di cambiare il colore della retroilluminazione nelle impostazioni.
Inoltre, il display secondario è stato arricchito da tutta una serie di riquadri: quando è attivo lo schermo FSTN, ruotando la corona sarà possibile scorrere tra cinque modalità di visualizzazione. Si può vedere ad esempio la frequenza cardiaca, l’ossigeno nel sangue, le calorie bruciate ed anche una bussola. Quando si utilizzano le funzioni “TicExercise”, poi, si potranno controllare le metriche dei propri allenamenti senza attivare il display più energivoro.
Hardware e prestazioni
TicWatch Atlas poi è animato dal nuovo Qualcomm Snapdragon W5+ Gen 1, che è affiancato da 2 GB di memoria RAM e 32 GB di memoria interna. Un SoC ad architettura ibrida che dovrebbe garantire dei consumi ridotti addirittura del 50% rispetto alla generazione precedente e delle prestazioni nettamente superiori. Ora, ad essere sincero non sono riuscito a determinare quanto in realtà il nuovo SoC incida positivamente sui consumi energetici (di questo ne parleremo a breve), ma una cosa posso dirla: il TicWatch Atlas è uno degli smartwatch WearOS più veloci in circolazione.
Ecco tutte le caratteristiche tecniche del TicWatch Atlas:
- Display: AMOLED da 1,43 pollici, risoluzione 466×466 pixel, 326 ppi, Always On Display, vetro zaffiro.
- Processore: Qualcomm Snapdragon W5+ Gen 1 Wearable Platform.
- Sistema Operativo: Wear OS by Google™.
- Memoria: 2GB di RAM e 32GB di memoria interna.
- Connettività:
- Bluetooth: 5.2
- Wi-Fi: 2.4GHz
- NFC: Sì (supporta Google Wallet)
- GNSS: GPS, Beidou, Glonass, Galileo, QZSS.
- Batteria: 628 mAh, fino a 90 ore di autonomia con uso tipico, ricarica rapida (30 minuti per due giorni di utilizzo).
- Sensori:
- Accelerometro
- Sensore giroscopico
- Sensore PPG per il battito cardiaco
- Sensore SpO2 per l’ossigeno nel sangue
- Sensore di temperatura della pelle
- Sensore di bassa latenza per il rilevamento fuori dal polso
Qualsiasi sia l’applicazione che si utilizza tutto scorre molto velocemente, ed è altrettanto veloce l’avvio delle diverse funzionalità. A dirla tutta però, ho la sensazione che Mobvoi abbia “frenato” leggermente il nuovo SoC, perché stiamo parlando di uno smartwatch che fa dell’autonomia uno dei suoi punti forti, ma è indubbio che nonostante questo particolare, le prestazioni non saranno mai un problema con questo dispositivo.
Software e monitoraggio della salute
TicWatch Atlas è il primo smartphone del brand ad essere animato da WearOS 4, arricchito da una serie di app personalizzate Mobvoi e, come sempre, coadiuvato dall’esperienza utente super personalizzabile grazie alla presenza del Play Store. L’integrazione con lo smartphone è completa, ed include una perfetta gestione delle notifiche, lo sport, la salute e così via. Insomma, è inutile dire che WearOS continua ad essere il sistema operativo più completo nel mondo degli smartwatch Android.
Purtroppo non c’è Google Assistant, non che se ne senta davvero la mancanza, e il brand ha implementato alcune novità molto interessanti. C’è ad esempio TicMotion, un nuovo sistema di riconoscimento automatico della corsa, della camminata e della bici. C’è Heat Map che in sostanza è una vera e propria una mappa con la quale si potrà tenere sotto controllo la propria posizione in un determinato campo sportivo e consultare le zone in cui pratica le attività più intense. E c’è il riconoscimento automatico della caduta che si può impostare attivo solo durante un allenamento oppure sempre, e che può chiamare automaticamente al 112.
Per il resto, il software cambia poco rispetto agli altri modelli del brand. Come ormai siamo abituati lo smartwatch è ricco di app Mobvoi, nello specifico ci sono le opzioni per la gestione del display secondario, TicSleep per il monitoraggio del sonno, TicPulse per il battito cardiaco, TicOxygen per la saturazione dell’ossigeno nel sangue, ma anche TicBreathe, TicHearing, TicCare, e TicExercise: Mobvoi ha praticamente previsto un’applicazione per ogni valore da monitorare, che sia il battito cardiaco o il respiro questo TicWatch Atlas può farlo, senza difficoltà. Il tracciamento via GPS poi è al pari di altri smartwatch anche più costosi. Ottimo lavoro.
Il monitoraggio delle attività è preciso; i sensori utilizzati da Mobvoi si confermano ancora una volta affidabili e accurati nella misurazioni, l’unica misurazione che non mi ha assolutamente ispirato fiducia è quella relativa alla pressione. È anche stata integrata una modalità di rilevamento dei valori “universale” con la quale, in un unico tap, si potranno verificare il battito cardiaco, l’ossigenazione del sangue, la frequenza respiratoria e la pressione.
Poiché lo smartwatch è dotato anche di NFC si potranno eseguire i pagamenti anche tramite Google Pay, qualora la vostra banca fosse compatibile e la presenza di WearOS apre le porte all’installazione delle app di terze parti dal Google Play Store. Buona anche la gestione delle notifiche, che è completa così come in ogni WearOS.
Autonomia della batteria
L’ampia cassa dello smartwatch, è dovuta anche alla batteria da 628 mAh che, senza giri di parole, è eccezionale. Il brand garantisce 90 ore di utilizzo con un’unica carica, e posso dirvi che nei miei test sono riuscito ad arrivare a circa 4 giorni di autonomia con tutti i rilevamenti biometrici attivi e senza preoccuparmi più di tanto di ottimizzare il consumo energetico.
Anche la ricarica è eccezionale. È di tipo veloce e nei miei test è riuscita a ricaricare del 53% lo smartwatch in 30 minuti.
Prezzo di vendita e considerazioni
TicWatch Atlas costa 359,99 su Amazon. Ed è un buon prezzo che lo mette in diretta competizione con diversi prodotti con caratteristiche più o meno simili, ma che non riusciranno mai a batterlo in quanto a display. Certo, ad oggi si potrebbe acquistare un TicWatch Pro 5 Enduro a 267 euro in sconto su Amazon, ma di certo il nuovo Atlas è tra i più completi mai prodotti dal brand ed ha un’autonomia eccezionale.
Sono convinto che quando il prezzo di vendita si assesterà leggermente, magari perché no anche in occasione del black friday, questo smartwatch darà del filo da torcere alla concorrenza soprattutto per la sua resistenza e le attività sportive che è in grado di rilevare.
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