C’è chi dice che l’epoca post-Steve Jobs ci abbia consegnato una Apple meno pionieristica e più incline ad adattarsi alle richieste del pubblico. Penso per esempio a come si è evoluto iOS, un sistema operativo molto meno chiuso che in passato e più vicino alla flessibilità di Android; oppure ai MacBook, dove è sparita la controversa touchbar e sono tornate porte USB-A e slot SD dopo che Apple aveva provato a rimuoverle. Questo è sia un bene che un male, perché se da un lato è una compagnia più attenta ai consumatori, può anche essere meno propensa a stupirli, ed è qui che ci ricolleghiamo ai dubbi sull’iPhone pieghevole.
I prototipi di iPhone pieghevole non convincono Apple: ci vorrà ancora tempo per il lancio
Non scopriamo certo oggi che Apple non è solita inseguire quello che fanno le rivali, anzi, preferendo attendere che le nuove tecnologie diventino mature prima di farle propri; di conseguenza, nessuno si aspettava che un iPhone pieghevole arrivasse poco tempo dopo i primi modelli giunti sul mercato. È anche vero che sono passati 4 anni da quando Samsung e Huawei hanno commercializzato i primi pieghevoli, e oggi praticamente tutte le compagnie in gioco ne hanno almeno uno nel catalogo: Samsung, Google ma anche Huawei, Honor, Xiaomi, OPPO, OnePlus, Motorola, per citare le principali.
Huawei sta persino vendendo il primo tri-pieghevole al mondo, e ci si interroga su quando Apple deciderà di entrare in questo settore, o addirittura se mai lo farà. Tolti gli appassionati, il mercato dei pieghevoli è ancora una nicchia e potrebbe rimanere tale ancora per molto, perlomeno fin quando non esisteranno materiali che permetteranno di eliminare i limiti strutturali che ne derivano.
Uno su tutti la grinza nel display, che dovendo piegarsi non può essere rivestito in vetro classico bensì da una lega vetro-plastica che non si rompe quando piegata ma che soffre di alcune problematicità. C’è il fattore estetico: anche sui modelli più evoluti, la piega al centro si vede, specialmente in controluce, e per un brand come Apple, sempre molto attento al look, ciò rappresenta un neo. Per non parlare della longevità: avendo componenti plastiche, questi schermi si rovinano più facilmente di quelli tradizionali.
Di recente, Mark Gurman ha riportato alla luce quanto era già trapelato in passato, ovvero che nel dietro le quinte di Apple esistono dei prototipi di iPhone pieghevole che però hanno “pieghe che giustamente non vogliono” per via di quanto sopra. Nonostante le vendite continuino a salire, l’insider ricorda che quello dei pieghevoli è un “mercato microscopico” rispetto a quello degli smartphone tradizionali, motivo per cui Apple non avrebbe nessuna fretta di entrarvici.
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