Google Pixel 9, Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL ufficiali: l’AI che in tanti invidieranno

google pixel 9 pro xl

Oggi è il grande giorno per Google, che come ogni anno rinnova la sua gamma di smartphone ma con una novità: non soltanto abbiamo Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro ma anche l’inedito Pixel 9 Pro XL. Per la prima volta, Big G ha deciso di ampliare la sua proposta nella fascia alta a tre modelli similarmente a Apple (ma senza modello Plus) con iPhone, iPhone Pro e iPhone Pro Max.

Google presenta la nuova famiglia Pixel 9, Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL: tutte le novità

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Diversamente dal passato, Google Pixel 9 e 9 Pro hanno la stessa diagonale: gli schermi sono da 6,3″ ma attenzione ai dettagli: sul modello c’è un Actua OLED Full HD+ a 120 Hz, sul Pro un più pregiato Super Actua OLED 1.2K di tipo LTPO 1-120 Hz. Come fa capire il nome, Pixel 9 Pro XL è il più grande del trio, un 6,8″ 1.3K, che con il Pro condivide una più elevata luminosità fino a 2.000 nits (3.000 in HDR) rispetto ai 1.800/2.700 nits di Pixel 9; indipendentemente dal modello, tutti hanno un sensore ID a ultrasuoni.

Tutti e tre sono certificati IP68, il doppio più resistenti di Pixel 8 e hanno vetro protettivo Gorilla Glass Victus 2 sia davanti che dietro; cambia il frame in alluminio riciclato al 100%, satinato sul base (nelle colorazioni Obsidian, Porcelain, Wintergreen e Peony) e in metallo lucidato sui Pro (Obsidian, Porcelain, Hazel e Rose Quartz).

Dentro alla gamma Pixel 9 trova posto il nuovo Google Tensor G4, un modesto upgrade rispetto al Tensor G3 a partire dal processo produttivo, che rimane quello a 4 nm di Samsung e non i 3 nm di ultimissima generazione che Apple utilizza e che Qualcomm e MediaTek faranno esordire nel Q4 2024.

Al posto di una a 9 core, il Tensor G4 adotta una configurazione più classica con CPU octa-core (1 x 3,1 GHz Cortex-X4 + 3 x 2,6 GHz Cortex-A720 + 4 x 1,95 GHz Cortex-A520), assieme a una GPU Mali-G715 a 940 MHz. A parte il co-processore di sicurezza Titan M2 (con Google VPN compresa), il focus di Google non è mai la potenza bruta del SoC quanto l’intelligenza artificiale offerta, e lo si nota già dal fatto che la memoria RAM sia stata porta a 12 GB su Pixel 9 e 16 GB sui Pro e Pro XL.

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Tensor G4 è il primo SoC capace di eseguire Gemini Nano in Multi-modalità, potendo capire testo, immagini e audio. Una delle novità è Gemini Live, quella che possiamo considerare la risposta alla Voice Mode di ChatGPT, offrendo un assistente vocale con cui comunicare in maniera più naturale. Pixel Studio, che genera immagini da prompt testuali, l’AI di Screenshot riassume i dati catturati per semplificarne la ricerca, l’app Meteo fornisce report personalizzati per la giornata, Chiamata Nitida offre telefonate più nitide e Note di Chiamata le trascrive testualmente.

Parlando di batteria, su Pixel 9 e 9 Pro troviamo una 4.700 mAh mentre su Pro XL una più capiente 5.060 mAh, tutte con supporto alla ricarica rapida 45W così come a quella wireless Qi. La connettività è di tipo dual SIM 5G con eSIM, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.3, NFC, comunicazione satellitare, UWB (solo sui Pro) e USB-C 3.2, e non mancano speaker stereo, audio spaziale, 3 microfoni e software Android 14 con 7 anni di aggiornamenti.

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Che la fotocamera sia cambiata lo si nota innanzitutto dall’aspetto estetico, con Google che abbandona la barra metallica in favore di un’isola posizionata centralmente che non si congiunge più al frame laterale. In questa sezione, Pixel 9 contiene una 50+48 MP f/1.68-1.7, dove il sensore principale è da 1/1.31″ con OIS ed è affiancato da un’ultra-grandangolare/macro da 1/2.55″ con FoV di 123°. Ci sono autofocus laser, sensore per lo spettro cromatico e sensore anti-sfarfallio, una selfie camera da 10.5 MP f/2.2 con FoV di 95° ma manca uno zoom ottico, sostituito via software dalla funzione Super Res Zoom 8x.

Pixel 9 Pro e Pro XL condividono lo stesso comparto, una tripla fotocamera da 50+48+48 MP f/1.68-1.7-2.8. A questi due sensori si aggiunge un teleobiettivo 5x da 1/2.55″ con Super Res Zoom 30x, così come una selfie camera da 42 MP f/2.2 con FoV di 103° e la registrazione video 8K a 30 fps.

Anche qui abbiamo un intervento massiccio dell’intelligenza artificiale. Una delle novità più peculiari si chiama Aggiungimi: senza dover utilizzare un treppiede, si può scattare una foto ad amici, dare il telefono a loro, mettersi nella loro scena, scattare e lasciare che l’AI combini il tutto come se tutti fossero stati nella stessa inquadratura. È stato anche migliorato Magic Editor: Inquadratura Automatica migliora la composizione delle foto, e Ricrea usa l’AI generativa per aggiungere elementi nelle foto.

Google Pixel 9 è disponibile in Italia in prevendita (con vendite dal 22 agosto) al prezzo di partenza di 899€, salendo a 1.099€ per Pixel 9 Pro e infine 1.199€ per Pixel 9 Pro XL, tutte nel taglio base da 128 GB.

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