Se si valutasse la DUOTTS C29 solo in base al suo motore da 750W, alle sue ruote da 29” e alla forcella anteriore, si potrebbe pensare che si tratti di una Mountain bike elettrica da utilizzare esclusivamente in montagna o comunque nelle attività all’area aperta che esulano dalla normale vita quotidiana.
In realtà però non è così: la stiamo provando da oltre un mese e siamo giunti alla conclusione che sì, è una e-mountain bike a tutti gli effetti ma, anche grazie ad un portapacchi integrato posteriormente e fissato perfettamente al telaio, è un modello perfetto anche per la città e per i fondi stradali urbani più sconnessi, come le strade di Avellino ma anche quelle in cui il pavé la fa da padrone.
Indice
Recensione DUOTTS C29: e-mountain bike potente, perfetta anche per la città
Videorecensione DUOTTS C29
Unboxing e montaggio
È chiaro che, data la sua natura, la DUOTTS C29: non è una bicicletta elettrica pieghevole. Per questo, la confezione con cui viene consegnata è di dimensioni molto ingombranti ed al suo interno la e-mountain bike arriverà praticamente già montata. L’unica cosa che bisognerà fare sarà fissare il manubrio, i pedali e montare la ruota anteriore.
Ad ogni modo, una volta fissati tutti i componenti, la bicicletta sarà immediatamente pronta per il primo utilizzo, anche se il mio consiglio è quello di assicurarsi che le ruote siano gonfie alla giusta pressione, utilizzando un manometro.
Scheda tecnica – DUOTTS C29
- Potenza motore: 750W (di tipo brushless);
- Velocità massima: limitata a 25 km/h ;
- Batteria: rimovibile da 48v e 15 Ah;
- Pneumatici: 29 pollici;
- Tre modalità di guida;
- Luce anteriore: LED;
- Telaio: lega d’alluminio;
- Peso bici: 26 kg;
- Peso supportato: 120 Kg;
- Freno a disco: anteriore/posteriore;
- Dimensioni da aperta: 184 x 113 x 71.5 cm.
Design e materiali
Il design della DUOTTS C29 è strettamente legato alla sua natura da mountain bike. Chiaramente non si tratta di una bicicletta elettrica pieghevole, il suo peso morto è di 26 Kg, è realizzata in lega d’alluminio ed è disponibile esclusivamente in una colorazione nera opaca che a me piace tantissimo: tutto il telaio è privo di elementi distintivi, eccezion fatta per il logo dell’azienda che, tra le altre cose, è posizionato sul pacco batteria e non è neppure troppo invasivo.
Tuttavia però, il pacco batteria estraibile è esterno al telaio e, ammettiamolo, ha un aspetto piuttosto goffo. Fortunatamente la centralina di controllo dell’elettronica è praticamente invisibile, il che tende comunque a rendere tutto un po’ più snello. E poi estrarre la batteria è semplicissimo: basterà utilizzare la chiave che arriva in confezione e la si potrà scollegare dal telaio in modo da poterla caricare anche in maniera del tutto indipendente dalla bicicletta.
Sul manubrio c’è un ottimo computer di bordo, che è ben visibile anche sotto luce diretta e che mostra tutte le informazioni più importanti circa la gestione della bici e la pedalata, accanto al quale sono stati posizionati i tasti per accendere il luminoso Led anteriore e per il clacson. Va detto però che non mi hanno molto convinto questi tasti, perché sono realizzati in una plastica piuttosto leggera e – a mio avviso – di certo non in linea con la qualità costruttiva generale di questa bicicletta.
È anche dotata di supporto per smartphone che, a differenza di quanto abbiamo visto in praticamente tutte le altre biciclette elettriche della sua fascia di prezzo, nei miei test si è rivelato molto solido e piuttosto sicuro. Smartphone che, tra l’altro, si potrà ricaricare tramite un piccolo box che tanto abbiamo apprezzato nel quale è stata integrata una porta USB che permette la ricarica dello smartphone.
Le ruote sono enormi: sono grandi 29” e larghe 2.1” (quindi ai limiti della definizione “fai”) e riescono a gestire egregiamente praticamente qualsiasi tipologia di terreno. Buoni anche i pedali, così come la forcella anteriore ammortizzata che davvero fa un ottimo lavoro, così come la sella che è sufficientemente larga e morbida.
Motore, cambio e freni – DUOTTS C29
Ad animare la DUOTTS C29 ci pensa un motore brushless da 750w limitato ad una velocità massima di 25 Km/h (50Km/h da sbloccato), che è in grado di garantire una coppia di ben 60nm ed è coadiuvato da un ottimo sensore di coppia che si è rivelato sempre preciso e reattivo. Ed è probabilmente anche grazie a questa coppia che che anche in salite piuttosto ripide è in grado di dare un buon supporto alla pedalata, riuscendo a gestire un carico massimo di ben 120Kg e pendenze prossime ai 30°.
La sensazione generale comunque, è motore e batteria siano stati configurati più per dare velocità sul lungo che molta coppia in partenza, ed è una cosa che personalmente in una mountain bike potrebbe far storcere un po’ il naso: ok, con le e-mountain bike generalmente si tende a voler pedalare molto di più rispetto ad una bici elettrica da città, ma credo che in alcuni casi sarebbe stata comoda una spinta maggiore in fase di partenza.
Poco male però, perché la DUOTTS C29 è uno dei pochi modelli in questa fascia di prezzo ad essere dotato di un cambio Shimano a 21 rapporti, invece dei soliti 7, che tra le altre cose arriva già perfettamente calibrato, senza la necessità alcuna di doverlo regolare. E questo è un particolare da non sottovalutare.
Bene il comparto frenante, che è composto da due freni a disco di tipo meccanico con dischi da 160mm. Ciò che non mi ha fatto impazzire è la plastica con cui sono realizzate le manopole dei freni stessi, ma è importante sottolineare che – così come il cambio – anche i freni del mio sample non hanno necessitato di alcuna regolazione. La chicca però è il sensore dedicato sui freni (power-off) che, quando si frena, disabilità immediatamente il motore elettrico.
La prova su strada
A chi non conoscesse il mondo delle moutain bike do subito un consiglio: soprattutto in biciclette come la DUOTTS C29 è importantissimo gonfiare i pneumatici alla giusta pressione per il fondo stradale dove la si guiderà. Io sono un tipo da città, ed una volta trovata la giusta pressione per le strade di Avellino, ammetto di essermi divertito parecchio a girare con questa e-mountain bike. Ancora una volta, la mountain bike di DUOTTS si è dimostrata ben bilanciata, con un motore potente il giusto e con sistemi di assorbimento delle vibrazioni che fanno bene il loro lavoro.
L’accoppiata tra la forcella anteriore ed il tubo centrale riesce a gestire bene gli urti e le vibrazioni, vero è però, che mi sarebbe piaciuto vedere anche un ammortizzatore posteriore. Cosa che, però, avrebbe aumentato di tanto non solo il prezzo, ma anche il peso generale della bicicletta.
Insomma, in quanto a guidabilità c’è poco da criticare a questa DUOTTS C29: il sensore di coppia cambia le carte in gioco e poi uno dei modelli più silenziosi della sua categoria. Plastiche, batteria etc non emettono il minimo scricchiolio neppure su terreni poco uniformi.
Batteria e ricarica
La batteria della DUOTTS C29 è una 48v a 15 Ah con la quale, nei miei test, sono riuscito a raggiungere circa 45 Km in modalità full electric e circa 85 Km in modalità con pedalata assistita. Certo, sono valori leggermente distanti da quanto dichiarato dal brand ma, soprattutto considerando i saliscendi di Avellino, dopo i miei test sono giunto alla conclusione del si tratta di una delle mountain bike elettriche con la migliore autonomia del mercato.
I tempi di ricarica poi sono nella media: per una ricarica completa della batteria saranno necessarie circa 5 ore.
Prezzo e considerazioni
Il prezzo di vendita ufficiale della DUOTTS C29 è di 819.00 euro, ma con il nostro coupon potreste portarvela a casa in sconto a 769,00 euro. Ed è un ottimo prezzo soprattutto che non solo rende questa bici una delle più economiche del mercato ma che, a mio avviso, va valutato soprattutto in base alla presenza del sensore di coppia, una caratteristica molto difficile da trovare in altri modelli della fascia di prezzo. Certo, per riuscire a mantenere un prezzo così contenuto l’azienda cinese ha dovuto cedere a qualche compromesso, ma tutto sommato è impossibile negare che il rapporto qualità/prezzo sia davvero molto alto.
È comoda da guidare, ha il sensore di coppia, i freni sono buoni, il motore è super potente e poi la presenza del portapacchi la rende perfetta anche per i tragitti casa-lavoro o, perché no, per andare a fare la spesa. L’unico vero particolare che non mi è piaciuto di questa bici è la presenza di un paio di parafango di pessima qualità e sì, mi sarebbe piaciuto vederla dotata di un sistema ammortizzante posteriore.
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