Aggiornamento 22/05: a distanza di due mesi dalla denuncia dell’Antitrust statunitense, Apple ha lanciato in queste ore una mozione per evitare il processo e dismettere la causa. Trovate tutte le informazioni all’interno dell’articolo.
Questo mese è entrato finalmente in vigore il Digital Markets Act voluto dall’Unione Europea, che ha costretto le grandi aziende tech ad aprirsi maggiormente alla competizione. Apple è stata la compagnia più colpita dalla nuova legislazione del vecchio continente, ma a quanto pare ci sono brutte notizie in arrivo anche dalla madre patri. Il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, infatti, è pronto a far causa all’azienda in ottica antitrust.
Apple nell’occhio del ciclone: i cambiamenti del DMA potrebbero essere necessari anche in USA
Secondo quanto riportato da Bloomberg, e nel giro di poche ore diventato ufficiale: il Dipartimento di Giustizia ha deciso di far causa ad Apple per aver infrante le leggi antitrust restringendo l’accesso al software di iPhone e alle sue funzionalità hardware. Per farla breve, l’esatto stesso motivo che ha condotto l’Europa alla creazione del DMA.
Anche negli Stati Uniti, quindi, Apple potrebbe essere vista come azienda monopolista del settore ed essere costretta ad apportare gli stessi cambiamenti voluti dal DMA. Gli store di terze parti e l’accesso libero al chip NFC per gli sviluppatori potrebbero quindi diventare “globali“, se il Dipartimento di Giustizia dovesse vincere la causa antitrust contro l’azienda guidata da Tim Cook.
All’arrivo ufficiale della notizia, non è mancato il commento di Apple che annunciato l’intenzione di difendersi per non perdere la propria identità: “In Apple, innoviamo ogni giorno per far amare la tecnologia, progettando prodotti che funzionano perfettamente insieme, proteggono la privacy e la sicurezza delle persone e creano un’esperienza magica per i nostri utenti. Questa causa minaccia chi siamo e i principi che distinguono i prodotti Apple in mercati fortemente competitivi.”
“In caso di successo, ciò ostacolerebbe la nostra capacità di creare il tipo di tecnologia che le persone si aspettano da Apple, dove hardware, software e servizi si intersecano. Costituirebbe inoltre un pericoloso precedente, dando al governo il potere di esercitare un ruolo decisivo nella progettazione della tecnologia delle persone. Riteniamo che questa causa sia sbagliata sia in fatto che in diritto e ci difenderemo vigorosamente.“
Aggiornamento 22/05: Apple lancia una mozione per dismettere il processo, ecco le deadline
In perfetto orario sulla data di scadenza prevista, Apple ha lanciato una mozione per dismettere il processo ed evitare la causa contro l’antitrust degli Stati Uniti. La risposta del Dipartimento di Giustizia dovrà arrivare entro il 30 maggio, mentre la corte dovrà decidere se ascoltare o meno la mozione dell’azienda di Cupertino entro il 17 giugno. La prima data da fissare sul calendario, infatti, è proprio quest’ultima, dove il giudice Neals deciderà se procedere oppure far decadere le accuse.
La causa è destinata a durare diversi anni, dato che potrebbe non iniziare prima del 2027: nel processo contro Google, infatti, la denuncia è arrivata nel 2020, ma non si è andati in tribunale prima del settembre 2023. Nel caso di Apple, le aule potrebbero riempirsi di avvocati soltanto nel mese di febbraio 2027, nel caso in cui la causa dovesse essere confermata.
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