Mentre TSMC ed Apple hanno dato via al carro dei 3 nm nel 2023, gli altri chipmaker si apprestano a fare lo stesso nella generazione successiva, con Samsung subito in prima linea. La compagnia beneficia dal fatto di essere l’unica al mondo capace di ingegnerizzare i suoi microchip e stamparseli in casa, non dovendo fare affidamento a TSMC come tutte le altre. Questo le dà un vantaggio rispetto a Qualcomm e MediaTek, con l’Exynos W1000 che si dice sarà il primo SoC che vedremo lasciarsi alle spalle i 4 nm al di fuori del catalogo Apple.
Samsung pronta al passaggio verso i 3 nm, e lo farà con il prossimo Exynos W1000
Sono mesi che si dice che la serie Samsung Galaxy Watch 7 comprenderà i primi prodotti sud-coreani a fare il salto evolutivo nel processo produttivo, passando da 4 a 3 nm. Finora si era parlato di questo microchip come dell’Exynos W940 diretto successore dell’attuale W930 che troviamo su Samsung Galaxy Watch 6, ma questo cambio di nome potrebbe voler simboleggiarne l’importanza: essendo il primo a 3 nm, simbolicamente può aver senso dargli una cifra tonda.
Sarà fabbricato sul nodo Samsung Foundry a 3 nm di seconda generazione, anche detto SF3, sulla carta più avanzato rispetto all’Apple S9 a 5 nm montato da Apple Watch Serie 9 ed Apple Watch Ultra 2. Le migliorie sarebbero principalmente in termini di efficienza: più transistor significa sia più prestazioni che meno consumi, a beneficio dell’autonomia.
Occhi puntati verso il prossimo Samsung Unpacked 2024, l’evento estivo di cui sappiamo luogo e data e che vedrà fra i suoi protagonisti non solo i nuovi smartwatch ma anche Galaxy Z Fold 6 e Z Flip 6.
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