Terremoto a Taiwan, ritardi e aumenti di prezzo sui chip? TSMC risponde

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Crediti: The Edge Singapore

Aggiornamento 05/04: ci sono novità sullo stato di Taiwan e TSMC post-terremoto, trovate i dettagli a fine articolo.

Quello che si è abbattuto sull’isola di Taiwan è stato registrato come il più forte terremoto degli ultimi 25 anni, perciò non sorprende che il chipmaker TSMC non ne sia uscito illeso. Con una magnitudo pari a 7,4 sulla scala Richter, nel momento in cui scrivo questo articolo ha provocato almeno 9 morti e oltre 1.000 feriti. L’epicentro è stato rilevato al largo dell’isola, ma anche se è stata revocata l’allerta tsunami inizialmente indetta (anche da Giappone e Filippine) TSMC si è vista costretta a interrompere la produzione di microchip, anche se solo parzialmente.

TSMC decide di sospendere la produzione di microchip a causa del terremoto a Taiwan

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Crediti: SCMP

TSMC ha comunicato di aver sospeso la produzione di alcuni suoi impianti dopo averli evacuati onde evitare che le scosse di assestamento potessero provocare incidenti al personale; nelle ore successive all’accaduto, la compagnia ha annunciato che i dipendenti evacuati sono tornati a essere operativi su alcune linee produttive e che gli ispettori inviati agli impianti potenzialmente danneggiati non hanno trovato anomalie, mitigando rallentamenti di massa per il suo operato.

Fortunatamente per la società taiwanese, nessun impianto è presente nelle zone maggiormente interessate dal terremoto pertanto non sono stati danneggiati. La situazione non è quindi particolarmente problematica per TSMC, che ha comunque specificato che gli impianti in questione torneranno a essere operativi solamente quando tutte le ispezioni del caso saranno concluse positivamente; a distanza di 10 ore dal terremoto, TSMC ha ripristinato oltre il 70-80% della strumentazione nelle fabbriche coinvolte. In alcune strutture sono stati registrati danni a una piccola quota di strumenti, ma non ci dovrebbe volere molto per il loro ripristino.

Come affermano gli analisti Bum Ki Son e Brian Tan, per i microchip più avanzati servono “operazioni continue 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in uno stato di vuoto per alcune settimane“, pertanto “alcuni chip di fascia alta in produzione potrebbero avere problemi” a causa dello stop alla produzione nelle aree industriali a nord di Taiwan. Gli impianti TSMC di Tainan sono stati temporaneamente sospesi per qualche ore, e riguardano i microchip prodotti su nodi avanzati come 5, 4 e 3 nm.

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Crediti: CommonWealth Magazine

Di tutti i clienti che si riforniscono dalle fabbriche di TSMC, quelli che potrebbero essere maggiormente colpiti sono Apple, NVIDIA, Qualcomm e MediaTek, anche se è ancora presto per avere un’idea chiara delle eventuali complicazioni del terremoto sull’industria globale. NVIDIA ha comunque affermato che non sono previste interruzioni della catena di approvvigionamento.

Per compensare il calo produttivo, TSMC così come altri chipmaker taiwanesi (UMC, Powerchip e Vanguard, per esempio) potrebbero vedersi costretti a rinviare alcune spedizioni previsti e intensificare la stampa dei microchip per evitare problemi alle aziende partner; tuttavia, ciò per i produttori di elettronica potrebbe significare aumenti di prezzo temporanei a causa della disponibilità di microchip più bassa del normale.

TSMC rassicura | Aggiornamento 05/04

Anche se quello registrato sull’isola di Taiwan è stato il peggior terremoto degli ultimi 25 anni, la dirigenza di TSMC ha confermato di aver ripreso le sue operazioni, smentendo eventuali possibilità di rallentamenti. Inizialmente, i media taiwanesi parlavano di un possibile impatto sull’operato del chipmaker attorno ai 60 milioni di dollari, ma i danni subiti sarebbero minimi.

Essendo Taiwan in una zona a rischio sismico, i produttori di semiconduttori sull’isola hanno lavorato per decenni affinché le rispettive fabbriche fossero a prova di terremoto, implementando sistemi di spegnimento automatico che entrano in azione non appena vengono rilevate scosse sismiche al fine di evitare danni a macchinari e linea produttiva.

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