Recensione Ulefone Power Armor 18T Ultra: non sapevo di volere un RUGGED!

recensione ulefone power armor 18T ultra smartphone rugged

Durante l’ultimo IFA di Berlino siamo passati a fare quattro chiacchiere con i ragazzi di Ulefone, brand specializzato nella produzione di smartphone Rugged, e già in quel frangente riuscimmo a vedere in anteprima alcuni dei modelli che l’azienda avrebbe lanciato nel corso dei mesi successivi.

Il primo a finire sotto la lente di ingrandimento è il nuovo Ulefone Power Armor 18T Ultra: di lui sono state rilasciate due versioni, che nel nome si differenziano per la sola lettera T, che sta appunto ad indicare, nel modello oggi in prova, la presenza di una termocamera a supporto. Vi anticipo: lui non è il solito rugged, e prima di passare al prossimo articolo o video, vi consiglio di spendere qualche minuto per vederlo più da vicino, soprattutto se state valutando l’acquisto di uno smartphone in questa categoria. 

Recensione Ulefone Power Armor 18T Ultra

Design e Materiali

Negli ultimi anni, l’attenzione all’estetica dei telefoni rugged ha mostrato un chiaro miglioramento, come evidenziato dall’Ulefone Power Armor 18T Ultra, che si distingue per un design più accattivante rispetto ad altri telefoni rugged sul mercato, inclusi quelli di Ulefone. D’altra parte anche lui segue la linea evolutiva intrapresa dal brand cinese da ormai un paio di anni a questa parte, soprattutto sul fronte estetico e costruttivo. Resta, tuttavia, prevalentemente in plastica nelle coperture e protezioni, presenta angoli rinforzati in gomma e un bordino rialzato intorno al display per proteggere la sua integrità.

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Il telaio laterale è realizzato in parte in gomma ed in parte in metallo, il che conferisce all’Ulefone Power Armor 18T Ultra una grande resistenza a urti e cadute, certificate fino ad 1.5 metri di altezza; naturalmente non mancano le solite certificazioni IP68 e 69K, che si affiancano alla MIL-STD810G e, in questo modello, anche al Gorilla Glass 5 a protezione del display. Le sue dimensioni sono imponenti, 175.2 x 83.5 x 18.8 mm e un peso di 409 grammi, un peso che tende a salire rispetto i modelli precedenti, ma giustificati comunque dalla presenza di una batteria imponente e di alcune altre chicche costruttive. 

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Una caratteristica estetica che ho apprezzato è la back cover, che rielabora le linee già viste e propone su questo Ulefone Power Armor 18T Ultra una trama leggermente diversa, che spicca proprio per la presenza di tutti i bulloncini lungo la cornice oltre al brand evidenziato in arancione sotto il camera bump, e non più in modo massiccio lungo la back cover. 

Dal punto di vista funzionale, sul lato sinistro troviamo uno slot ibrido per MicroSD/SIM, un tasto funzione programmabile e il connettore magnetico a 6 pin proprietario che consente l’installazione degli accessori esterni di Ulefone, tra cui l’endoscopio di cui vi parlerò tra pochi istanti. Sul lato destro ci sono invece il bilanciere del volume e il tasto di accensione con sensore biometrico. Il sensore biometrico, sebbene non rapidissimo, si è dimostrato preciso e affidabile; presente anche lo sblocco facciale 2D, che funziona bene anche in condizioni di scarsa luminosità, sebbene richieda qualche secondo in più per lo sblocco.

Nella parte inferiore, sono presenti lo speaker mono e un connettore Type-C per la ricarica, mentre in alto è disponibile un jack da 3,5 mm, entrambi protetti da coperchietti in gomma per garantire una maggiore durata.

Display

L’Ulefone Power Armor 18T Ultra presenta uno schermo IPS LCD da 6.58 pollici con risoluzione FullHD+, refresh rate fino a 120HZ e Touch Sampling rate pari a 240Hz, valori non propriamente standard nel panorama dei rugged phone e che collocano questo 18T Ultra sicuramente una spanna più in alto rispetto i suoi competitor. 

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Il display, tralasciate le caratteristiche tecniche molto promettenti, in effetti all’atto pratico non si distingue particolarmente; sarò sincero, qualitativamente è ok per un buon 70% dei consumatori, mentre il restante 30% potrebbe reputare i colori un po’ troppo freddi e spenti, ma d’altronde da un pannello IPS non ci si può aspettare una ricchezza dei colori di un certo tipo. In compenso, però, la reattività del touchscreen è eccellente, cosa non da poco per la categoria, che di solito puntando sulla forte resistenza del display, porta in secondo piano la precisione del touchscreen.

Hardware e performance

Sul fronte hardware, poi, c’è davvero da complimentarsi con Ulefone, ma è anche vero che il prezzo di questo smartphone è decisamente lontano dagli standard dell’azienda, quasi il doppio rispetto a quanto solitamente si vede in questa categoria. Tralasciato questo aspetto, che approfondiremo più avanti, posso dirvi che il nuovo Armor 18T Ultra di Ulefone è equipaggiato con il nuovo SoC Mediatek Dimensity 7050 a 6nm, chipset che supporta anche la connettività 5G, requisito ormai immancabile al giorno d’oggi. Il tutto è coadiuvato da una GPU Mali-G68 e ben 12GB di memoria RAM fisica di tipo LPDDR5 (a cui si aggiungono, nel caso, 12GB extra virtuali) e 512GB di storage UFS 3.1, ulteriormente espandibili fino a 2TB con MicroSD. 

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Funziona bene ragazzi, non c’è che dire: il problema qui rimane sempre il software che, per forza di cose, rimarrà sempre un punto a sfavore nei dispositivi di questa categoria, ma l’hardware davvero ce la mette tutta per assicurarvi delle prestazioni di prima categoria. Nei giochi funziona estremamente bene, tutti quelli che ho testato, incluso Call of Duty, girano a dettagli grafici massimi senza alcuna difficoltà, così come tutte le altre applicazioni della quotidianità, senza alcuna difficoltà.

D’altronde, nelle recensioni di smartphone come il Realme 11 Pro, che condividono la stessa piattaforma hardware, non ho nascosto che questa CPU a livello performance nel quotidiano può essere paragonata senza dubbio a smartphone di fascia alta (pur non essendolo realmente). A livello di connettività, invece, lui supporta naturalmente il 5G come anticipato, ma anche il Bluetooth 5.0 e soprattutto il Wi-Fi 6 e l’NFC. 

Software e accesori

A livello software, come avrete intuito, è sempre la solita storia: sì, c’è Android 13 con patch di sicurezza relativamente recenti, ma in smartphone così non c’è da aspettarsi aggiornamenti costanti e continui, perchè probabilmente non li vedremo mai. 

Per il resto l’interfaccia utente è la classica, molto simile alla Android Experience, con pochi tocchi personalizzanti del produttore, che come al solito va a toccare soltanto icon pack e launcher, oltre ad aggiungere la classica Toolbox oltre le app necessarie per far sì che l’endoscopio esterno possa funzionare senza troppe difficoltà. 

A proposito di endoscopio, è un accessorio quanto particolare, tanto utile: era stato già oggetto di una prima analisi durante IFA a Berlino qualche mese fa, e a distanza di qualche tempo l’ho provato tra le mie mura domestiche e devo dire che si è rivelato essere una vera chicca. Tralasciando il fatto che l’installazione non è così immediata come invece dovrebbe essere, visto che bisogna togliere una piccola vite torx lungo il fianchetto dello smartphone, l’esperienza d’uso è veramente eccezionale.

Si tratta, ovviamente, di uno strumento di lavoro non adatto e utile a tutti, ma in quei contesti in cui dovesse servirvi, funziona bene: la telecamera ha una buona risoluzione, c’è una retroilluminazione frontale regolabile su quattro diversi livelli e forse l’unico difetto annoverabile risiede nella lunghezza dell’endoscopio, che a mio parere avrebbe potuto essere più lunga per aprire il suo utilizzo a molti più scenari.

Fotocamera

Ulefone Power Armor 18T Ultra possiede una dotazione fotografica composta da 2 lenti fotografiche, più una termocamera: la primaria è da 108MP con apertura f/1.89 e messa a fuoco PDAF, mentre la lente secondaria è una Macro da 5MP f/3.0 con sensore Samsung; il flash è composto da 6 LED, piuttosto forte rispetto la media, mentre sicuramente avrete notato la mancanza di una lente ultrawide, ormai diventata quasi uno standard praticamente dappertutto, tranne nell’ambito rugged che continua ad essere assente in alcuni casi. La lente selfie, invece, è da 32MP f/2.0, anche questo è un sensore Samsung. 

Come bonus in questo ambito fotografico, inserirei senza dubbio la camera termica 5MP, un accessorio tanto sottovalutato quanto utile in ambito professionale e lavorativo: per coloro i quali acquistano smartphone rugged realmente per esigenze lavorative, la termocamera, se ben funzionante, ed in questo caso vi confermo che funziona bene ed è ben calibrata, con uno scarto di temperature rilevate davvero minimo e trascurabile, si rivela essere un alleato fondamentale nelle attività lavorative. 

La qualità fotografica, invece, è piuttosto buona e sopra la media: diciamo che anche questo 18T Ultra di Ulefone condivide con la maggior parte degli smartphone a lui simili la freddezza dei colori, che in tutti gli scenari non sono mai belli brillanti, e forse caldi come ci si aspetterebbe in determinati contesti. In termini di definizione, invece, la valutazione è sicuramente positiva perchè gli scatti riescono a mantenere molti dettagli nella gran parte dei contesti, ad eccezione di quelli scarsamente o artificialmente illuminati.

I video vengono registrati anche in 4K a 30 fps, la definizione è accettabile, e la stabilizzazione, stranamente, può essere ritenuta sufficiente; perde punti in ambito video a causa dei microfoni, i quali catturano un audio metallico e poco nitido. Peccato. La selfie camera, in buone condizioni di luce è davvero molto buona, con un ottimo bilanciamento cromatico ed una buona definizione; in ambienti poco illuminati, però, è necessaria una mano molto ferma per portarsi a casa un buono scatto.

Autonomia

Dispositivi come l’Ulefone Power Armor 18T Ultra sono progettati per eliminare ogni preoccupazione riguardo all’autonomia della batteria, grazie alla capacità di adattarsi a qualsiasi esigenza: il suo peso notevole è il segno tangibile di una batteria da 9.600 mAh, che garantisce spesso fino a 3 giorni di utilizzo senza bisogno di ricarica. Utilizzi più intensi fanno scendere l’autonomia a circa 2 giorni, valori tutto sommato sempre degni di nota.

Inoltre, questo smartphone Ulefone supporta non solo la ricarica rapida da 66W, ma anche la ricarica wireless fino a 15W e la funzione di ricarica inversa attraverso OTG, molto utile se considerate l’ampia capienza della batteria. 

Prezzo e Considerazioni

Ulefone Power Armor 18T Ultra è un rugged che non segue le solite logiche standard: il suo prezzo di vendita, infatti, si aggira intorno ai 600 euro, cifra leggermente oscillabile a seconda dei vari marketplace online e delle offerte disponibili. Chiaramente si tratta di un dispositivo di fascia alta, nel suo segmento di mercato, e questo è evidente a partire dalla scheda tecnica fino ad arrivare al display, ma anche alla fotocamera, sicuramente superiore rispetto ai competitor.

Avere a disposizione accessori come l’endoscopio, che vi ricordo sono optional acquistabili separatamente e non inclusi in confezione, costituisce un plus non da poco, soprattutto per i veri addetti ai lavori.

N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.

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