Al contrario di TSMC, che produce System-on-a-Chip per Qualcomm e MediaTek e quindi di riflesso per un po’ tutti i produttori Android, Samsung è solita produrli solamente per sé stessa. L’unica eccezione è rappresentata dai Google Tensor, che la compagnia statunitense ha deciso di far fabbricare ai suoi impianti sud-coreani. Una partnership che sembra ormai destinata al viale del tramonto, perché da tempo si vocifera che Google stia cercando un altro chipmaker a cui affidarne la realizzazione.
Google non vuole più farsi produrre i SoC Tensor dalle fabbriche di Samsung
Un nuovo report dalla Cina afferma che la nazione a cui Google starebbe guardando con insistenza per la produzione dei SoC Tensor non sarebbe più la Corea del Sud bensì Taiwan. Tuttavia, non sarebbe la classica TSMC quella a cui sarebbe destinata la stampa dei microchip Google, e si fa il nome della poco conosciuta KYEC, King Yuan Electronic Group. Il rumor afferma che il chipmaker taiwanese si sarebbe già aggiudicato parte della produzione dei prossimi semiconduttori Google, senza però specificare di quali si stia parlando.
Affinché la transizione da Samsung a KYEC vada in porto, Google avrebbe anche investito economicamente nei suoi impianti taiwanesi, con i primi test che partirebbero da metà 2024. Non è chiaro perché Google non abbia preferito affidarsi a un’azienda leader e matura come TSMC, ma l’accordo con KYEC potrebbe garantirle maggiore libertà di progettazione, oltre che costi probabilmente inferiori.
I piani sono quindi che il Tensor G4 sia ancora una volta realizzato da Samsung a 4 nm e che trovi spazio all’interno della futura famiglia Pixel 9; il vero cambiamento è previsto con il successivo Tensor G5, ma rimangono i dubbi sulla fattibilità tecnica. Considerato che Tensor G5 arriverà nel 2025 e che quello sarà l’anno in cui vedremo i primi SoC a 3 e 2 nm da parte di TSMC e Samsung, riuscirà un’azienda modesta come KYEC a rendere Google all’altezza della competizione?