LPDDR5X vs LPDDR5T: come cambiano le RAM di nuova generazione

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Quando si parla di memorie RAM si va incontro a diverse categorie: ci sono le comuni DRAM, quelle che troviamo dentro ai PC, le SRAM e VRAM utilizzate da CPU e GPU e ci sono quelle LPDDR. L’acronimo sta per Low-Power Double Data Rate, e vennero ideate nei primi anni 2000 come mezzo per venire incontro ai limiti energetici dei dispositivi portatili, smartphone in primis. Da allora, questa tecnologia ha attraversato diversi step evolutivi, fino ad arrivare agli ultimi standard, prima LPDDR5X e più recentemente LPDDR5T: ma quali sono le differenze fra questi due?

Cosa cambia fra le RAM di tipo LPDDR5X e quelle nuove LPDDR5T

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Crediti: Samsung

Furono Samsung e Micron le prime a introdurre lo standard LPDDR1, adottato sui primi dispositivi fra cui iPhone 3GS, iPad, Samsung Galaxy Tab 7.0 e Motorola Droid X; rispetto alle classiche memorie DDR, questi moduli permisero di abbassare in consumi agendo sul voltaggio di alimentazione, che venne calato da 2.5 a 1.8V, così come su aspetti relativi a gestione delle temperature, auto-spegnimento ed altro ancora. Negli anni successivi abbiamo avuto vari step evolutivi: LPDDR2/2E, LPDDR3/3E, LPDDR4/4X e infine LPDDR5.

Quest’ultime furono presentate da Samsung nell’estate 2018: dai 133 MHz delle LPDDR1 si passò a 6.400 MHz, una frequenza di clock 48 volte più rapida per un trasferimento dati più rapido di 31,7 volte (51,2 Gbps contro 1,6 Gbps). Non solo: LPDDR5 consuma il 72% in meno di energia (0,3W contro 1,1W) pur avendo un’ampiezza di banda oltre 6 volte più ampia (64 GB/s contro 10,6 GB/s).

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Crediti: SK Hynix

Arriviamo così al 2021, l’anno di debutto delle memorie LPDDR5X, ancora una volta presentate per la prima volta dall’azienda leader Samsung. Con moduli singoli da 16 GB, aprirono le porte alla possibilità di avere smartphone con ben 64 GB di RAM. Una tecnologia che spinse ulteriormente in avanti le prestazioni, toccando velocità fino a 8,3 Gbps, banda passante di 68 Gbps e consumi inferiori del 20% rispetto al precedente standard LPDDR5.

Nel gennaio 2023 è così arrivato il turno delle memorie LPDDR5T, annunciate sempre da un chipmaker sud-coreano ma non Samsung bensì la diretta rivale SK Hynix. Per la prima volta, uno standard prende il suffisso “T” anziché “X”, dove la “T” sta per “Turbo”, a rimarcare l’ennesimo balzo prestazionale con una larghezza di banda di 9,6 Gbps aumentata del 13%, per una frequenza di clock invariata di 4.800 MHz e 76,8 GB/s di banda passante maggiorata.

Ecco i SoC high-end su cui oggi è possibile trovare questi due formati di memoria RAM:

  • LPDDR5X
    • Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3, Snapdragon 8 Gen 2, Snapdragon 8 Gen 2 for Galaxy
    • MediaTek Dimensity 9000, Dimensity, Dimensity 9200+
  • LPDDR5T
    • MediaTek Dimensity 9300
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