Huawei Mate 60 e Kirin 9000S sono i due ingredienti su cui si sta basando la ricetta del rilancio da parte dell’azienda cinese, in vista di quella che sarà la serie Huawei P70. Sì, perché da tempo rimbalza sui social un’indiscrezione secondo cui Huawei starebbe preparando l’ennesima mossa per rendersi ancora più indipendente dagli Stati Uniti, questa volta con fotocamera e sensore ID come obiettivo.
Huawei P70 potrebbe essere il primo ad avere sensore ID e fotografico proprietari
Negli scorsi mesi, dai social cinese arrivò la voce di corridoio secondo cui Huawei sarebbe seriamente intenzionata a prodursi sensori fotografici proprietari, sulla falsa riga di quanto avviene con i SoC Kirin. In questo modo, si slegherebbe dal “triumvirato” composto da Sony, Samsung e OmniVision, i tre principali fornitori di sensori per smartphone; specialmente Sony e Samsung, che essendo aziende globali hanno maggiori legami con le tecnologie occidentali e potrebbero essere le ennesime aziende con cui Huawei potrebbe ritrovarsi bloccata dal commerciare causa ban USA.
Secondo il leaker Fixed Focus Digital, Huawei e Sony non avrebbero rinnovato il contratto, buttando benzina sul fuoco su queste speculazioni. I primi smartphone oggetti del cambiamento sarebbero proprio quelli della famiglia Huawei P70, da sempre molto attenta a portare sugli scaffali un’esperienza fotografica di alto livello. Così come si è vista costretta a sostituire il marchio Leica con quello proprio XMAGE, così avverrebbe coi sensori, per quanto sia un cambiamento ben più complesso.
Il vantaggio di fabbricarsi sensori fotografici in casa non sarebbe unicamente geopolitico ma anche tecnico, in quanto potenzialmente sarebbero sensori cuciti ad hoc per le macchine su cui verrebbero montati. Tuttavia, sarebbero anche le prime iterazioni contro i sensori Sony che sono in circolazione da molti anni e vengono costantemente testati da molte aziende. Inoltre, si vocifera che lo stesso potrebbe accadere per il sensore ID nel display, anch’esso per la prima volta proprietario anziché di terze parti.