Aggiornamento 30/11: si aggiungo nuovi dettagli sulla divisione auto di Xiaomi, li trovate nell’articolo.
Nonostante il suo forte impegno nel settore, per anni Huaweiha negato il suo interesse nel volersi gettare nel mercato automobilistico, limitandosi a fornire tecnologie a compagnie già esistenti. Tuttavia, in queste ore è arrivato il dietrofront con l’annuncio ufficiale da parte dell’azienda di Ren Zhengfei della creazione di una joint venture dedicata proprio al suo ingresso nell’industria delle auto elettriche.
Huawei cambia idea e decide di creare una nuova compagnia dedicata al mercato auto
La joint venture è stata fondata fra Huawei e Changan Automobile, compagnia automobilistica con sede a Chongqing di proprietà statale risalente a ben 161 anni fa, quando venne fondata nel 1862 per la fabbricazione di veicoli militari, virando poi verso una produzione consumer a partire dal 1959. È a tutti gli effetti la casa automobilistica più antica per la Cina, oltre a far parte delle cosiddette Big Four assieme a SAIC Motor, FAW Group e Dongfeng.
Huawei ha annunciato di voler scorporare la sua attuale divisione auto per convertirla nel progetto che vede coinvolta Changan, e in questo modo “integrare le tecnologie e le risorse principali delle soluzioni per auto intelligenti nella nuova società“. In questo accordo, Changan avrà il 40% della joint venture, mentre Huawei si occuperà di gestire il restante 60%, dedicandosi a “ricerca e sviluppo, produzione e vendita di sistemi e componenti per veicoli intelligenti“.
Huawei ha comunque affermato di essere disposta a collaborare e vendere quote della società ad altre compagnie del settore: come affermato dal presidente Richard Yu, “abbiamo approfondito la nostra cooperazione con Changan Automobile e lavoreremo anche con aziende automobilistiche partner più strategici per esplorare continuamente modelli di business nuovi, aperti e vantaggiosi per tutti“.
Secondo fonti vicine alla situazione, la nuova azienda avrebbe una valutazione fino a 250 miliardi di CNY, pari a circa 32 miliardi di euro. Questo perché Changan Auto e la casa madre China Ordinance Equipment Group starebbero valutando di acquisire il 35% e il 5% della società, ma anche aziende come FAW Group e Dongfeng Motor Group vorrebbero anch’esse acquisire fino al 5% l’una. Al contrario di Xiaomi, però, Huawei ha nuovamente reiterato l’intenzione di rimanere in disparte e non mettersi direttamente in prima linea; insomma, per il momento non vedremo un’auto marchiata Huawei, mentre la Xiaomi SU7scalpita in vista del suo debutto.