Ebbene sì: a distanza di poco più di un anno dall’ultima volta che è accaduto, Netflix si starebbe preparando ad aumentare i prezzi del suo abbonamento. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo cui la fine dello sciopero da parte degli attori di Hollywood potrebbe coincidere con l’ennesimo innalzamento dei costi per gli utenti della celebre piattaforma di streaming video.
Stanno arrivando nuovi aumenti di prezzo per gli abbonamenti di Netflix
L’aumento dei prezzi da parte di Netflix sarebbe previsto in diverse nazionidel mercato globale, anche se inizialmente dovrebbe concentrarsi esclusivamente in Stati Uniti e Canada per poi diffondersi agli altri paesi. Per il momento, le informazioni sono ancora deficitarie, e non sappiamo né a quanto ammonterà l’aumento né quando è previsto che arrivi.
Questa scelta da parte di Netflix rientrerebbe nell’attuale strategia dei servizi di streaming, che nell’ultimo anno sono diventati generalmente più costosi di circa il +25% rispetto a quello scorso. Aziende come Netflix, Disney+ e Discovery+ hanno introdotto anche piani con annunci pubblicitari per offrire una scelta economica e aumentare la propria utenza, una mossa recentemente adoperata anche da Amazon Prime Video; allo stesso tempo, prosegue la lotta al fenomeno della condivisione degli account, con Disney+ che sta seguendo le orme di Netflix.
Nonostante lo sciopero di Hollywood si stia concludendo (per gli sceneggiatori, ma non per gli attori) dopo aver raggiunto un accordo fra lavoratori e piattaforme, l’impatto sul fatturato di Netflix sarebbe pressoché nullo. Le aziende dovranno condividere i dati di streaming, finora rimasti nebbiosi, permettendo di capire l’andamento dei contenuti, con un nuovo contratto che garantirà un aumento minimo del compenso per gli attori del 18% per i film ad alto budget e un aumento del 26% sui residui, il tutto a fronte di un impatto di solo lo 0,2% sulle casse di Netflix.