Kirin 9000S non è a 7 nm? Huawei e la “bugia” dei nanometri

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Crediti: Geekerwan

Quando si parla di nanometri in un System-on-a-Chip come il Kirin 9000S di Huawei, che tanto sta facendo parlare di sé in questi mesi, cosa si intende di preciso? A fronte di un ban USA che l’ha di fatto ostracizzata dal mercato occidentale, l’azienda cinese è comunque riuscita a tornata a fabbricarsi da sola quei semiconduttori un tempo motivo d’orgoglio. Se un tempo Huawei era solita dedicare eventi stampa per vantarsi dei nuovi Kirin, oggi invece fa l’esatto contrario e non ne parla minimamente.

Huawei avrebbe realizzato il Kirin 9000S con un processo produttivo più datato del normale

Il fatto che Huawei non abbia mai parlato ufficialmente del Kirin 9000S porta a dubitare di qualsiasi cosa, a partire da chi l’ha prodotto e come. Sin dal suo lancio all’interno degli smartphone della serie Mate 60, ci si è chiesti come Huawei fosse riuscita ad aggirare i limiti statunitensi che le impediscono di farsi stampare i microchip da realtà come TSMC o Samsung, il duopolio che comanda l’industria dei semiconduttori mobile.

Sulla base di quanto individuato dagli addetti ai lavori, la mano sarebbe invece quella di SMIC, chipmaker cinese che sin dalla partenza del ban si vociferava avrebbe lavorato con Huawei sostituendosi agli impianti taiwanesi. Tuttavia, anche SMIC è vittima dello stesso ban di Huawei, e questo le impedisce di acquistare i macchinari di ASML, necessari per la stampa litografica EUV che permette di miniaturizzare a 7 nm e oltre.

Fino a qualche mese fa, si vociferava che SMIC non fosse in grado di andare oltre i 14 nm, processo produttivo che si è imposto come standard per molto tempo ma piuttosto datato, in quanto risale al periodo 2013/2014. Prendendo il catalogo di Qualcomm, lo possiamo trovare con modelli come Snapdragon 450, 660 e 820, tutti chipset risalenti a diverse generazioni fa. Tuttavia, le analisi del caso hanno evidenziato che il Kirin 9000S sarebbe realizzato a 7 nm: ma è effettivamente così? E poi, l’ha veramente stampato SMIC?

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Crediti: SMIC

A mettere il dubbio sull’argomento è Minatake Mitchell Kashio, CEO della società nipponica di ricerca elettronica Fomalhaut Techno Solutions. In una recente mail, egli espone l’idea secondo cui il Kirin 9000S sarebbe realizzato a 14 nm ma adottando configurazioni e tecniche speciali per fornire prestazioni tipiche di un SoC a 7 nm. E questo coinciderebbe col fatto che, per la prima volta su un telefono, il SoC Huawei sia dotato di una CPU a 12 core con hyper threading. Da qui la domanda iniziale: cosa si intende per nanometri? Rispetto al passato, oggi è sempre di più una denominazione ambigua, e i motivi ve li ho già spiegati in questo video-editoriale.

Inoltre, per Minatake “anche se il Kirin 9000 potrebbe avere una struttura costruttiva simile a quella di altri chip realizzati da SMIC, in realtà potrebbe essere stato costruito da Huawei“, aggiungendo che sarebbe molto probabile che ci sia riuscita “acquistando la tecnologia e le apparecchiature SMIC”. Come sottolinea una fonte anonima di Naura Technology Group, SMIC non avrebbe le capacità di scalare la produzione a 7 nm su così ampia scala, confermando i dubbi degli USA.

Insomma, resta l’alone di mistero che aleggia attorno al Kirin 9000S, a partire dalle presunte violazioni del ban ipotizzate dagli Stati Uniti passando per le ipotesi che SMIC e Huawei siano pronte ai 5 nm.

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