Al contrario di Sony, Samsung è praticamente l’unica che produce su larga scala sensori da 200 MP, introdotti per la prima volta a bordo di Moto X30 Pro ma soprattutto sulla sua serie Samsung Galaxy S23. E se finora li abbiamo visti in azione esclusivamente come sensore principale, l’idea che la compagnia sud-coreana ha annunciato è quella di iniziare a implementarli anche come teleobiettivi.
Samsung vuole iniziare a usare i suoi sensori da 200 MP come teleobiettivi
In molti casi, il sensore utilizzato dietro ai teleobiettivi, specialmente quelli periscopiali, non è il migliore nel settore, aspetto che viene solitamente riservato alla fotocamera primaria. Dietro alle due lenti 3x/10x di Samsung Galaxy S23 Ultra si nascondono due sensori Sony IMX754 da 1/3.52″, più piccoli rispetto a sensori quali ISOCELL HP2 ed HP3 rispettivamente da 1/1.3″ e 1/1.4″. Di base, più un sensore è piccolo più difficilmente acquisisce luce, e questo può diventare un problema in ambienti poco illuminati, specialmente se si considera che addirittura S23 Ultra viene noleggiato per filmare concerti in virtù del suo zoom 10x.
Da qui l’idea di Samsung di iniziare a usare sensori da 200 MP come teleobiettivi, con l’obiettivo di ridurre il gap qualitativo fra il sensore principale e le lenti secondarie. Tuttavia, non fatevi ingannare dall’utilizzo delle parole: l’idea di Samsung non è quella di mettere un sensore da 200 MP dietro a una lente tele, bensì di usare la maggiora conta dei pixel per zoom digitali migliori. Lo dimostrano gli esempi mostrati, dove viene eseguito un crop su uno scatto grandangolare a 200 MP, ottenendo un’immagine da 50 MP con zoom 2x e da 12,5 MP con zoom 4x con una qualità che Samsung definisce “paragonabile a quella di un sensore teleobiettivo convenzionale“.
Questo perché i sensori ISOCELL da 200 MP permettono di avere uno zoom interno al sensore senza perdita di risoluzione grazie al metodo di remosaicing migliorato. Con “remosaicing” si intendo il processo di elaborazione delle immagini che converte i dati grezzi raccolti dal sensore in una fotografia a colori completa, combinando informazioni di luminosità con dati di colore provenienti da pixel adiacenti tramite appositi algoritmi di deep learning per l’interpolazione. Inoltre, l’evoluzione di sensori normalmente adibiti alla fotocamera principale significa tecnologie quali Smart-ISO Pro, Tetra²pixel per il Pixel Binning 16-in-1 in condizioni di scarsa luce e capacità di filmare in 8K a 30 fps, 4K a 120 fps e FHD a 480 fps.
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