Queste prime settimane d’estate ma soprattutto questo inizio di Luglio è stato caldissimo nel panorama smartphone con una serie di prodotti succulenti per la fascia media, ognuno dei quali con caratteristiche (e soprattutto prezzi) diversi tali da accontentare praticamente tutti i palati.
Dopo aver visto i vari Honor 90 e relativa versione Lite, ma anche dopo OPPO Reno 10 Pro, è arrivato il turno di OnePlus Nord 3, smartphone che ho provato per qualche giorno in più nelle ultime settimane per farmi un’idea più approfondita del suo potenziale. Sono pronto a raccontarvi tutto ciò che c’è da sapere su di lui, e perchè preferirlo ad altri (ma anche perchè no!).
Indice
Recensione OnePlus Nord 3
Design e Materiali
Esteticamente parlando non è travolgente il cambio generazionale che questo OnePlus Nord 3 porta con sè: la back cover è realizzata sempre in vetro, con una finitura piacevole al tatto e con un buon trattamento oleofobico, non cattura moltissime impronte e forse il merito è anche della colorazione Misty Green, piuttosto intelligente e furba come sfumatura. Il cambiamento generazione si avverte, invece, nel sotto strato, per cosi dire: si passa da Gorilla Glass 5 a Dragontrail a protezione, un cambiamento che ultimamente si sta vedendo su più fronti in ambito smartphone.
Le differenze, anche su questo smartphone, si percepiscono nella sezione dedicata le fotocamere, ambito nel quale i produttori si sbizzarriscono nel design e nel creare tratti e segni distintivi sui propri smartphone: OnePlus su questo Nord 3 lo fa in un modo diverso, creando due piccoli tondi extra camere, uno include un flash LED e l’altro, probabilmente, racchiude un sensore per la temperatura colore del flash stesso.
Il risultato finale è uno smartphone dall’apparenza premium in tutto e per tutto, non solo ad occhio ma anche quando lo prendiamo in mano; e no, la cornice in plastica non fa perdere punti al Nord 3 di OnePlus che, con la sua finitura opaca, riesce comunque a trasmettere una sensazione di qualità. Sul frame a destra troviamo il solito selettore a tre posizioni per impostare le varie modalità di ricezione delle notifiche (suoneria, vibrazione e silenzioso) oltre che il tasto power; a sinistra c’è il bilanciere del volume, in basso lo slot SIM, il connettore USB-C e lo speaker, mentre in alto c’è spazio per la porta infrarossi, il secondo microfono e il secondo speaker.
Lui a differenza di molti competitor nello stesso segmento di mercato è classificato IP54 contro polvere e schizzi, non il massimo della protezione ma comunque sufficiente negli scenari d’uso principali.
Visto frontalmente non vi sembrerà di aver fatto un salto generazionale, anche perchè i precedenti modelli dell’azienda, sempre della serie Nord, non ci facevano avvertire tale esigenza: le cornici sono veramente sottili, completamente uniformi e racchiudono un unico elemento a spezzarne l’uniformità, il punch hole superiore con la lente selfie.
Tuttavia non vi ho ancora parlato di comodità d’uso e manovrabilità: le dimensioni dello smartphone sono generose, 162 x 75.1 x 8.2 mm, e purtroppo lui non rientra tra quelli più comodi da utilizzare con una sola mano. L’assenza di bordi stondati, secondo la mia personale opinione, non è da sottovalutare in smartphone cosi grandi, in quanto è l’unico elemento chiave che può assicurare un buon grip ed una buona presa con il dispositivo, che in questo caso potrebbe crearvi qualche difficoltà in più.
D’altra parte, però, c’è chi letteralmente odia i bordi curvi: è perfettamente comprensibile, perciò questo aspetto è più una riflessione personale che una critica in sè a OnePlus che, ad ogni modo, è riuscita ad integrare un display eccezionale riducendo al minimo le cornici.
Display
Proprio il display è il principale cambiamento rispetto la precedente generazione di OnePlus Nord; si passa, infatti, ad un pannello Fluid AMOLED da 6,74″ pollici con risoluzione 2772 x 1240 pixel, refresh rate dinamico fino a 120Hz, profondità colore a 10bit e compatibile con lo streaming dei contenuti HDR10+.
Sulla carta questo è un display a cui non si può muovere alcuna critica, e non dovrebbe stupirvi il fatto che anche in pratica, nei test concreti è stato realmente così; lui supera, in modalità automatica, abbondantemente i 1000 nits di luminosità di picco, mantenendo sempre una precisione colore buona che rimane, in ogni caso, perfettamente customizzabile a proprio desiderio tramite i vari preset disponibili nelle impostazioni.
OnePlus Nord 3 è dotato di un display certificato HDR10+ e supporto Widevine L1; come tale, viene riconosciuto come compatibile con HDR10 da YouTube, Netflix, Amazon Prime Video specifica che comunque, ad oggi, non è realmente disponibile su tutti gli smartphone che dicono di supportare l’HDR.
Tra le altre cose va menzionato sotto al display anche il sensore biometrico; come consuetudine l’ho trovato anche stavolta preciso e veloce, oltre che posizionato in un punto piuttosto comodo da raggiungere. Altra chicca spesso presente negli smartphone di OnePlus è l’AlwaysOn Display: si attiva con un semplice tap sullo schermo o, eventualmente, si può decidere di lasciarlo sempre attivo. E’ perfettamente personalizzabile in tutto e per tutto in grafica, stili e quantità di informazioni visualizzate.
Hardware e Performance
A fare da padrone sotto la scocca del OnePlus Nord 3 troviamo un processore Mediatek top di gamma, un Dimensity 9000 con processo produttivo a 4nm, ovviamente Octa-Core, con a supporto una GPU Mali G710 e soprattutto 8 oppure 16GB di memoria RAM LPDDR5X, oltre ad uno storage di 128 o 256GB UFS 3.1.
Questo taglio di memoria RAM è sicuramente sorprendente, soprattutto se considerate che è possibile fare un Boost ulteriore virtualmente fino a 12GB di RAM extra; tuttavia personalmente non ho riscontrato evidenti differenze, e secondo me ad oggi andare oltre i 12GB di RAM fisici rimane un esercizio di stile e nulla di più.
Ciò non vuol dire, però, che le prestazioni di OnePlus Nord 3 non siano eccellenti, anzi; nonostante molti saranno scettici sul SoC scelto da OnePlus, posso tranquillamente dirvi che è una piattaforma estremamente affidabile nell’uso quotidiano, anche nei test più stressanti. Sia nei bechmark che in gaming il Nord 3 mantiene sempre delle prestazioni di un certo livello, senza raggiungere mai temperature superiori ai 50 gradi, nonostante il sistema di raffreddamento sia soltanto passivo e non a liquido come visto altrove.
Software
Sono sempre di più le somiglianze sul fronte software con gli smartphone di OPPO e Realme; nonostante tutte le interfacce si presentino con nomi diversi, ColorOS, RealmeUI e OxygenOS sono praticamente identiche tra di loro, pregi e difetti. Questo OnePlus Nord 3 è basato su Android 13 e release 13.1 della OxygenOS. La cosa positiva che porta in vantaggio OxygenOS rispetto alle altre due che vi ho menzionato poco fa è l’assenza totale di bloatware, aspetto fortemente caratterizzante invece altrove. Brava OnePlus, ormai ci tocca complimentarci quando succedono questi eventi che dovrebbero rappresentare, forse, la normalità.
Il brand cinese garantisce tre major update e quattro anni di patch di sicurezza, ed in più anche lui come OPPO ha ricevuto la certificazione TUV SUD per i 48 mesi di fluidità garantiti. Al di là di questo, però, il software è sempre piuttosto affidabile, ricco di funzionalità e possibilità di personalizzazione in ampia scala: c’è la possibilità di utilizzare lo smartphone con due app contemporaneamente in multitasking, eseguire finestre flessibili, o ancora avere una barra laterale con le scorciatoie delle app principali e via discorrendo.
Insomma, un software sempre più completo a cui gli si potrebbe criticare, forse, soltanto l’assenza di una modalità desktop come altri dispositivi di punta. Sicuramente in un prossimo futuro vedremo queste novità anche in casa OnePlus.
Fotocamera
Seppur il camera bump sia soltanto doppio sulla parte posteriore, ai più attenti non sarà passata inosservata la presenza di due lenti all’interno del camera bump inferiore; le lenti sono complessivamente tre, una primaria da 50MP f/1.8 con sensore Sony IMX890 grande 1/1.56″ pollici, una Ultra-Wide da 8MP f/2.2 sempre Sony IMX355 ed una lente macro da 2MP f/2.4.
Sebbene il sensore primario sia lo stesso montato a bordo del OnePlus 11, aspetto sul quale proprio l’azienda cinese ha voluto soffermarsi più volte, le sue prestazioni nel complesso non sono identiche. Chiariamoci, però. Il sensore primario da 50MP scatta delle foto di alta qualità di giorno, con un buon livello di dettaglio, pochissimo rumore, e colori saturi e bilanciati; in questo caso le foto sono scattate come consuetudine a 12.5MP, ma in caso di necessità si può scattare in modalità alta risoluzione a 50MP ottenendo davvero pochissimi, se non nessuno, benefici.
Nonostante l’assenza di un sensore per i ritratti, poi, in questa modalità lo smartphone di OnePlus rende abbastanza bene, ma l’effetto logicamente è ottenuto virtualmente tramite software. Di sera, invece, la modalità notte qui è automatica e per ogni scatto è necessario circa 1.5sec di esposizione, per ottenere un risultato nel complesso con buoni dettagli, ottimi colori ed ampia gamma dinamica. C’è un po’ di rumore, ma è tollerabile.
La lente ultra-wide, invece, si adatta alla fascia di mercato in cui questo smartphone si posiziona: buon livello di dettaglio, rumore tollerabile e colori un po’ slavati, forse per via della post-produzione integrata nel software fotocamera che cerca di migliorare lo scatto il più possibile. Di notte, invece, sopra le aspettative: i risultati sono buoni, fatta eccezione per un po’ di definizione che, per forza di cose, viene meno.
I selfie con la lente frontale da 16MP sono, come da tradizione negli smartphone BBK, di qualità: bei colori, ottimo contrasto e gamma dinamica più che promossa; un po’ meno di notte. I video vengono catturati in 4K 60fps ma senza stabilizzazione, mentre la ultra-wide si ferma solo a 1080p 30fps; la qualità dei video è ottima, con dettagli realistici, e bei colori. Brava OnePlus.
Autonomia
Fronte autonomia gran lavoro di ottimizzazione da parte dell’azienda cinese che con un’unità da 5000 mAh riesce a garantire una durata di circa 2 giorni con utilizzo medio, e un giorno e mezzo con utilizzo stressante; in tutti i casi si superano abbondantemente le 6 ore di schermo attivo.
Ottimo lavoro anche sul fronte ricarica: OnePlus Nord 3 supporta la SuperVOOC Charge a 80W che fornisce il 60% di ricarica alla batteria in soli 15 minuti e il 100% in meno di 35. Rimane assente la ricarica wireless.
Prezzo e Considerazioni
A partire dal 12 luglio è disponibile il OnePlus Nord 3 in due diverse versioni: una con 8 GB di RAM e 128 GB di memoria interna al prezzo consigliato di 449 euro e l’altra con 16 GB di RAM e 256 GB di memoria interna, disponibile a partire da 549 euro.
Durante la promozione valida fino al 31 Luglio, sarà possibile acquistare la versione da 16 GB di RAM e 256 GB di memoria interna al prezzo scontato di 499 euro, con in bundle in regalo una Fujifilm INSTAX Mini Link 2 o gli auricolari OnePlus Nord Buds 2.
In definitiva OnePlus Nord 3 sì o no? Certamente sì, su tutti i fronti è stato convincente a partire dal display fino ad arrivare alle prestazioni, passando per autonomia e fotocamera. Il suo punto debole è il posizionamento di mercato, che lo rende confrontabile con decine di altri smartphone del momento, da OPPO Reno 10 Pro a Honor 90, passando per Realme 11 Pro+ e tantissimi alti. Saranno felici di scegliere i consumatori, c’è l’imbarazzo della scelta.
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