E’ passato circa un anno e mezzo da quando ho messo le mani sull’ultimo smartphone della serie N di Honor (N sta per “Number”), e no non state ricordando male: i più attenti avranno notato che questo Honor 90 di cui parliamo oggi arriva in Italia dopo Honor 70, mentre manca all’appello la versione 80, disponibile per non so bene quale ragione soltanto sul mercato cinese.
Per i cinesi, dunque, l’arrivo di questo Honor 90 rispetto al modello precedente non stravolge troppe carte in tavola, ma per noi Europei il passaggio dalla precedente all’attuale generazione è importante, e l’ho notato sotto diversi punti di vista.
Indice
Recensione Honor 90
Design e Materiali
Quando vi parlai del design di Honor 70 vi dissi che lui più che un modello totalmente rinnovato sul fronte estetico e costruttivo era un leggero restyling della generazione precedente, d’altronde squadra che vince non si cambia no? Questo per dirvi che esteticamente parlando il nuovo Honor 90 non stravolge le carte in tavola e, anzi, all’occhio dei meno attenti potrebbero non apparire differenze. L’HONOR 90 è disponibile in quattro splendide colorazioni: Diamond Silver, Peacock Blue, Emerald Green e Midnight Black, ognuna di queste con finiture al tatto differenti, alcune opache altre lucide e riflettenti.
L’HONOR 90 è stato progettato con un design simmetrico Quad-Curved anteriore-posteriore, con uno spessore di soli 7,8 mm e un peso di soli 183g, che lo rende un telefono elegante e facile da tenere in mano. Su questo fronte non sono stati fatti cambiamenti da parte dell’azienda che ha mantenuto una certa linearità con i suoi standard e con i modelli precedenti: il risultato è, tuttavia, uno smartphone costruito in modo impeccabile e con pochi, se non nessuno, rivali nel suo segmento di mercato.
A spezzare la back cover posteriore ci pensa il doppio camera bump che rimane simile ad Honor 70 come conformazione, ma esteticamente parlando vi aggiunge due piccole rifiniture laterali in acciaio ben modellato per non lasciare la sporgenza nuda e cruda come spesso accade.
Visto sul fronte, invece, ancora una volta Honor 90 vi incanterà: il design estremamente minimale, il piccolo punch hole centrale in alto che include la fotocamera, ed i bordi estremamente contenuti su tutti e quattro i lati rendono l’esperienza d’utilizzo complessivamente al pari di un top di gamma (che praticamente, però, costa la metà). Rinnovata la fiducia al sensore biometrico sotto lo schermo per lo sblocco, ancora più efficiente del passato, affidabile e preciso nell’uso di ogni giorno, tanto da averlo utilizzato come mio sistema di sblocco unico e principale. Il suo posizionamento basso e centrale lo rende idoneo anche ai mancini che non incontreranno difficoltà o scomodità durante l’uso.
Poi il resto della dotazione è rimasta invariata perchè sul lato destro c’è il solito bilanciere del volume ed il tasto power, in basso c’è il connettore USB-C, lo speaker, il microfono ed il carrello per due Nano SIM(non c’è espansione di memoria) mentre sul lato sinistro, così come sul lato superiore, l’azienda ha lasciato lo spazio completamente pulito.
Display
Un grandioso passo in avanti è stato fatto sul display, ambito nel quale già la precedente generazione mi aveva lasciato a bocca aperta, soprattutto considerando la fascia di mercato in cui lo smartphone si inserisce. Honor 90 arriva, infatti, con a bordo un pannello da 6.7″ pollici con risoluzione 2664 x 1200 pixel di matrice AMOLED con copertura colore 100% DCI-P3 e frequenza di aggiornamento dinamica fino a 120Hz.
Ragazzi, non mi stancherò mai di dire quanto Honor sia brava in termini di display, e questo Honor 90 ne è proprio la conferma: i colori dello schermo sono eccezionali, brillanti e ben calibrati ma il plus non da poco sta nella luminosità di picco che supera di oltre il 60% i valori dello smartphone precedente, riuscendo a toccare picchi fino a 1600 nits, tra i più alti in assoluto sul mercato. D’altronde il risultato non è nascosto, ma estremamente visibile: nel confronto con altri smartphone della stessa fascia di prezzo Honor 90 sbaraglia letteralmente i competitor sia per qualità del pannello che per luminosità massima.
L’altro primato di cui Honor 90 può vantarsi è la frequenza PWM Dimming più alta del settore, pari a 3840 Hz: cosa significa? Significa che il dispositivo riduce efficacemente l’affaticamento degli occhi degli utenti quando è impostato a bassa luminosità, una caratteristica da sempre presenti nei modelli di fascia medio-alta di Honor ma che adesso raggiunge valori ancora più elevati.
Inoltre, grazie alle certificazioni HDR10+, Amazon Prime Video HDR e Netflix HDR, il display è in grado di offrire esperienze cinematografiche di altissimo livello, in grado di soddisfare anche i nerd più esigenti che con lo smartphone divorano quantità industriali di film e serie TV.
Hardware e Performance
Sul fronte hardware Honor ha continuato a servirsi di CPU prodotte da Qualcomm, come in molti altri suoi smartphone di fascia media; il prescelto quest’anno è lo Snapdragon 7 Gen 1 Accelerated Edition a 4nm che, rispetto la variante tradizionale del SoC, possiede un clock lievemente superiore di circa 100Mhz, un dettaglio influente solo in modo piuttosto lieve nei benchmark. D’altra parte in questa versione il SoC di Qualcomm al momento è un’esclusiva solo di Honor 90.
Per il resto la GPU è una Adreno 644 mentre i tagli di memoria disponibili sono due, 8/256GB e 12/512GB, a cui vanno aggiunti 7GB di RAM virtuale con HONOR RAM Turbo: in questo modo Honor sguscia un po’ fuori dai canoni della fascia media e riesce ad accontentare anche un target più esigente in termini di hardware. Ancora una volta ho avuto la conferma con questo Honor che anche con un hardware non top di gamma, ma ottimizzato a dovere, non sentirete assolutamente la mancanza o la necessità di avere tra le mani uno smartphone ancora più costoso e performante, perchè andare oltre sarebbe superfluo e realmente utile a pochi (sul fronte strettamente prestazionale intendo).
Honor 90 è uno smartphone che difficilmente ha dei tentennamenti o delle incertezze durante l’utilizzo quotidiano: nei benchmark i risultati evidenziati sono superiori alle aspettative ma soprattutto la gestione delle temperature è impeccabile grazie ad una camera di vapore enorme, in grado di dissipare efficacemente il calore. La camera di vapore ha una superficie di 4483 mm2, e ciò è evidente in sessioni di utilizzo intenso (che sia gaming o benchmark) dove le temperature non sforano mai i 60 gradi sulla CPU, valori impensabili ad esempio dopo un’ora di gioco a dettagli alti su Call of Duty oppure in benchmark con app come GFX Bench o Antutu negli stress test.
Quel che ho notato riguardo le temperature è che in caso di surriscaldamento importante non vengono limitate le prestazioni ma la luminosità del display che, pur mostrando il selettore della luminosità al massimo, riduce di circa il 50% la brillantezza dello schermo.
Software
Come vi ho raccontato durante la recensione del pieghevole di Honor, il Magic VS, è chiaro l’intento dell’azienda di sradicare le proprie radici da Huawei, motivo per cui somiglianze, assonanze e qualsiasi altro aspetto modificabile man mano sta scomparendo dai prodotti di Honor. Un chiaro esempio è la dicitura MagicOS che sostituisce MagicUI, anche se la sostanza è rimasta invariata: Android qui è in versione 13, mentre MagicOS è alla release 7.1 con patch di sicurezza aggiornate al 1 Giugno 2023.
E’ giusto menzionarvi il fatto che Honor 90 è il primo smartphone dell’azienda ad adottare l’ultima release di MagicOS, aggiornamento che porta con sè un’esperienza d’uso rinnovata sotto alcuni fronti: mi riferisco principalmente ad Honor Share, la funzionalità di trasferimento rapido di file tra smartphone e PC che supportano Honor Computer Manager ma anche la condivisione dello schermo, mouse e tastiera su diversi dispositivi. C’è poi la nuova funzione Magic Text, in grado di riconoscere automaticamente il contenuto testuale delle foto e di convertirlo in testo modificabile, ma anche renderlo disponibile alla condivisione in formato PDF.
Insomma, pochi cambiamenti a livelli di interfaccia che rimane la solita delle ultime due generazioni ma tante novità pratiche per incrementare la produttività dei nostri smartphone. Un po’ contro la produttività, secondo me, è il continuo incentivare l’utilizzo dello smartphone con le sole gesture (di cui avrete un tutorial approfondito in fase di configurazione dello smartphone): sarà forse un mio “limite” personale, ma non le reputo ancora perfette a distanza di anni, e forse i bordi curvi laterali in questo non ci vengono incontro.
Fotocamera
Grandi miglioramenti sono arrivati anche nel comparto fotografico, ambito nel quale Honor ha sempre dimostrato un grande interesse con la quasi totalità dei suoi smartphone sul mercato, alcuni di questi veri e propri cameraphone. L’hardware a bordo di Honor 90 vede protagonisti una lente primaria con un sensore molto grande, 1/1.4 pollici da 200MP, affiancato da una sensore da 12MP f/2.2 per gli scatti ultrawide e Macro, e una lente da 2MP di profondità; le fotocamere sono disposte in un elegante e armonioso design “Mirror Luna” con cerchi ed ellissi sovrapposti, ispirato alla bellezza dinamica delle fasi lunari.
Anche la lente selfie riveste una grande importanza in questo modello che arriva a ben 50MP, ideale per scatti in praticamente ogni condizione.
Oltre i dettagli hardware, che ricoprono certamente una importanza rilevante, ciò che ha fatto la differenza in questo Honor 90 è stata l’ottimizzazione del software con il motore Honor Image Engine, il quale garantisce soprattutto nella modalità punta e scatta la certezza di catturare foto con colori brillanti ed una buona definizione.
Di fatto il risultato all’atto pratico è stato proprio questo: di giorno e con tanta luce le foto hanno dei colori brillanti e realistici, una buona definizione ed una messa a fuoco veloce. E’ evidente il lavoro svolto sul software da Honor perchè si notano tantissimo le differenze in fase di scatto e con lo scatto finale in galleria, estremamente migliorato ma mai snaturato.
Di notte la camera principale rende bene, sempre grazie al software: le dimensioni maggiori del sensore migliorano le prestazioni notturne di gran lunga rispetto la passata generazione, ma anche grazie al pixel binning 16 in 1 aumentano le informazioni sulla luce catturate in un singolo pixel.
La fotocamera ultra-wide, invece, paradossalmente e nonostante i soli 12MP di cui è dotata, funziona davvero bene di giorno con una buona definizione e dei colori che non si discostano troppo dalla lente primaria. E’ evidente il divario, ovviamente, in termini di definizione visto che le foto risultano meno lineari ed un po’ più pastose del solito; in ogni caso è buona anche la gestione delle luci di notte.
La selfie camera da 50MP possiede un’ampia inquadratura grazie al FOV a 100° e ci consente di scattare sia selfie “standard” che eventualmente con una visuale ampia in caso di presenza di più persone; anche qui la qualità è buona sia di giorno che di notte, superiore alle aspettative e ai competitor nella stessa fascia di prezzo.
Per quanto riguarda la registrazione dei video, invece, Honor si conferma interessata a sviluppare feauture in questo ambito a supporto di creator ed un target sempre più giovanile; per farlo schiera in campo l’intelligenza artificiale per rendere più pratica la registrazione video, il riconoscimento automatico delle scene ed una ottimizzazione del video stesso durante la registrazione. Rimane la possibilità di registrare video in 4K a 60fps, oltre che le modalità multi-camera per registrare video con le due lenti posteriori e anteriori in contemporanea.
Autonomia
Miglioramenti in campo batteria ce ne sono stati, a partire dall’amperaggio della stessa: 5000 mAh sempre nello stesso peso dell’Honor 70 e nello stesso spessore estremamente contenuto. Il risultato finale è comunque un’autonomia eccezionale che vi permette di arrivare fino a sera senza difficoltà di nessun tipo e a prescindere dall’utilizzo che ne fate dello smartphone. Rimane il supporto alla ricarica rapida a 66W che assicura uno 0-20% in circa 5 minuti ed una ricarica completa in poco meno di un’ora.
Prezzo e Considerazioni
Ancora una volta mi trovo in difficoltà nel trarre le conclusioni parlando di un medio di gamma di Honor, soprattutto della serie N: il motivo è molto semplice, reputo questo Honor 90 (così come reputavo l’Honor 70 a suo tempo) un prodotto completo sotto ogni fronte, a partire dal design estremamente curato e adatto a tutti, fino alla performance che non vi fanno rimpiangere un top di gamma.
I prezzi ufficiali in Italia salgono rispetto lo scorso anno, ma in realtà il divario non è altissimo e con le offerte di lancio disponibili ed i coupon speciali riuscite a portarvelo a casa con quasi praticamente la stessa somma di un anno e mezzo fa. Honor 90, dunque, propone al pubblico questo listino:
- HONOR 90 8/256GB al prezzo di €549,90 (già scontato sul sito di Hihonor.com a €499,90. Sarà inoltre possibile approfittare di un ulteriore coupon di €100 per raggiungere il prezzo finale di €399,90 per tutto il periodo di lancio iniziale che termina il 31 Luglio o ad esaurimento scorte);
- HONOR 90 12/512GB al prezzo di €599,90 (già scontato sul sito al prezzo di €559,90. Inoltre, direttamente sulla pagina d’acquisto ci sarà un coupon valido da ulteriori 130€ dedicato ai lettori di GizChina per un totale di €419,90.
Insomma, i prezzi di listino salgono ma le offerte di Honor sono sempre tra le più interessanti del mercato: se state valutando l’acquisto, dunque, il momento del lancio è sempre il migliore per acquistare un prodotto di Honor.
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