Il perché il PWM Dimming sia importante ve l’ho spiegato in un articolo dedicato, e il lancio degli ultimi Honor 90 e 90 Pro ne è la riprova. Per i suoi nuovi flagship, Honor ha scelto di alzare l’asticella in termini di schermo, tagliando per prima il traguardo dei 3.840 Hz. Fino a prima, infatti, Xiaomi aveva sfoggiato display a 1.920 Hz e il trittico OPPO, vivo e Realme avevano toccato i 2.160 Hz. Una peculiarità tutta cinese, perché marchi “occidentali” come Samsung e Motorola si fermano a 240 Hz, OnePlus a 360 Hz ed Apple fa un po’ meglio con i suoi iPhone a 480 Hz. Ma non è della stessa opinione Huawei, che recentemente si è pubblicamente schierata contro la scelta di rincorrere questi numeri, bollandoli come inutili.
Honor 90 è il primo al mondo con schermo a 3.840 Hz, ma per Huawei è un dato inutile
Se si prendono modelli come Huawei Mate X3 e la serie P60, sono tutti dispositivi dotati di uno schermo con PWM Dimming a 1.440 Hz, un livello non da record ma comunque decisamente apprezzabile rispetto a quanto fanno Samsung ed Apple. Questo perché più è alta la frequenza di variazione dell’impulso luminoso, meno l’occhio percepisce lo sfarfallio dello schermo dovuto al costante ciclo di accensione/spegnimento che ne determina il normale funzionamento. Ecco un confronto in slow motion fra Samsung Galaxy S20 Ultra, Huawei P40 Pro e OPPO Find X2 Pro, più le bande nere sono evidenti e più l’occhio può affaticarsi:
Ma nonostante gli studi evidenzino che superando i 3.000 Hz si supera la soglia critica oltre la quale gli occhi non riescono più a percepire lo sfarfallio (con conseguente beneficio della vista), Huawei è contraria a scelte come quella adottata da Honor. In una recente intervista, il CTO Bruce Lee ha dichiarato che superare i 1.440 Hz non porti reali benefici, con vantaggi quasi pari a zero per la protezione degli occhi. Non è ovviamente dello stesso avviso Honor, secondo cui fattori come frequenza e profondità di fluttuazione sono importanti affinché lo sfarfallio non impatti sulla vista. Ma per il CTO di Huawei, quando ci si trova in ambienti pochi luminosi (meno di 10-15 nits), cioè dove interviene il PWM Dimming, avere una frequenza così elevata significa un vantaggio insignificante rispetto ai 1.440 Hz, facendo intendere che si tratti di una mossa puramente di marketing.
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