Ecco quanto ha recentemente dichiarato il CEO Qualcomm, Cristiano Amon: “I clienti europei dicono: “Finalmente ora abbiamo i telefoni Samsung con Snapdragon, questo è quello che volevamo”. […] Penso che i consumatori considerino il loro telefono come il loro dispositivo inseparabile, la loro decisione di acquisto di elettronica di consumo più importante e siano interessati alla tecnologia che fa funzionare il telefono“. A dimostrazione di queste affermazioni ci sono gli ultimi dati di vendita in Europa, dove il prezzo medio degli smartphone è salito anche perché proprio Samsung ha beneficiato di un aumento delle vendite dei suoi top di gamma della serie S23. Per la prima volta, infatti, i flagship Samsung venduti in Europa non si basano su SoC Exynos bensì sullo Snapdragon 8 Gen 2 for Galaxy, ingegnerizzato da Qualcomm e prodotto da TSMC e che a breve dovremmo rivedere anche con altri marchi. Se Samsung prese questa decisione fu a causa dei problemi con l’Exynos 2200 ma anche con lo Snapdragon 8 Gen 1 prodotto per Qualcomm, due chip che soffrirono la scarsa efficienza della produzione a 4 nm di Samsung Foundry, al punto che Qualcomm corse ai ripari e switchò a TSMC dallo Snapdragon 8+ Gen 1 in poi. Nel frattempo, Samsung avrebbe affinato le sue tecnologie produttive e per l’Exynos 2400 si prospettano migliorie notevoli.
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